Si chiama “Verde” il nuovo salad bar tra Isola e Scalo Farini etico e trasparente

Pubblicato il 8 ottobre 2025

Si chiama “Verde” il nuovo salad bar tra Isola e Scalo Farini etico e trasparente

A Milano, tra i quartieri Isola e Scalo Farini, ha aperto Verde, un locale dedicato alle insalate e alla cucina plant-based. Il progetto, inaugurato lo scorso 17 settembre, è di Valentina Suligoj, 32 anni, originaria di Gorizia, proveniente da un percorso formativo ed esperienze professionali nel campo dell’economia e della sostenibilità alimentare.

Dopo gli studi in Bocconi e a Londra, la giovane titolare ha lavorato nel settore della filiera etica e l’interesse per l’agricoltura rigenerativa e la tracciabilità degli ingredienti l’ha portata a sviluppare un modello di ristorazione improntato sulla collaborazione con produttori che adottano pratiche sostenibili.

Il menu propone insalate composte secondo la stagionalità e la disponibilità dei prodotti, come la Barbabietola (radicchio, farro, fagioli del diavolo, barbabietole, frutta secca, cipolla sottaceto e vinaigrette), oppure combinazioni personalizzabili con foglie, cereali, legumi, proteine e condimenti preparati in casa. Le salse e i topping, infatti, sono tutti autoprodotti, inclusi fermentati e parti cucinate. L’ulteriore plus è la trasparenza sulla provenienza delle materie prime: nel menu, infatti, oltre agli ingredienti sono indicati anche i fornitori dei prodotti contenuti all’interno del piatto.

Verde nasce come salad bar per asporto e delivery, con servizio gestito anche tramite cargo bike interna. Oggi è aperto dalle 12 alle 15, ma è già prevista l’estensione anche all’orario serale.

L’intento dichiarato è ampliare progressivamente l’offerta, includendo eventi legati al mondo agricolo e servizi di catering per le aziende della zona.

📌 Verde, Via Via dell'Aprica 2 - Milano

Foto dalla pagina Instagram di Verde.

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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