10 bistrot di cui innamorarsi in Veneto
Pubblicato il 8 settembre 2018
Il mio primo approccio con il bistrot fu da manuale. Parigi 2006, prime timide sigarette "au menthol" - faceva più bohemienne - baguette farcita, calice di sauvignon blanc e crêpes al Grand Marnier.
A distanza di 12 anni, sono ancora un'assidua frequentatrice di bistot, non parigini - mica si può avere tutto - ma veneti. Cos' hanno in comune i bistrot nostrani con quel legnoso, caldo, vezzoso ma pratico bistrot di Pigalle? Per rispondere, farò riferimento alla definizione di "bistrot": un'osteria, un locale di dimensioni ridotte dove bere vino, sorseggiare caffè, mangiare qualche piatto di cucina da soli o in compagnia.
Al bistrot ci si sente sempre a proprio agio con la dolce metà, gli amici fissi, le conoscenze fortuite. Tutto si muove rapido - dal termine russo “bystro” che significa veloce - ma l'impressione è quella di godersi un momento di quiete sospeso nel tempo. Ecco 10 bistrot speciali di cui innamorarsi in Veneto: scegli la tua top 5!
Un angolino di Mestre a pochi passi da Piazza Ferretto ma abbastanza defilato per stare tranquilli. Social table, predilezione per prodotti ricercati e biologici, un accogliente portico dove sorseggiare il vino in totale quiete o accompagnati da musica dal vivo.Da Oltre il Giardino, in cucina vige la filosofia del piatto unico.
Molto poco mainstream, Sullaluna è un bistrot veneziano sognante, ma legato alla terra: all'interno del locale novel illustrate e libri di cucina ma soprattutto pane cotto a legna, verdure, formaggi pregiati, proposte vegane e gelati bio.
In pieno centro a Mirano, Integrale è un locale con il pallino del green (ingredienti bio, spuntini veggie e aperitivi alternativi) e un'attenzione particolare alla ricerca di ingredienti e accostamenti. Sorpresa gradita: brunch tutti i giorni!
Claudia, la mente e il cuore del Clafè Bistrò di Padova è un architetto. Sarà per questo che il locale si regge su un'armonia perfetta di accoglienza e rigore, gusto e salute, proposte di carne e vegetali. Da provare le combinazioni con riso venere per tutti gusti e le esigenze.
Metti piede al So' Rivà di Padova e verrai subito attratto dal suo stile moderno e semplice, quasi nordico. Ma l'apparente austerità, si scioglie come neve al sole al banco dei dolci, sempre fornito di brioches, mini cakes e pastine, e davanti al menù, stagionale e suddiviso per i vari momenti della giornata. Una coccola per qualsiasi ora del giorno...
Non siamo un ristorante! Romina e Daniele del Giardino Bistrot tengono molto all'identità del loro locale, famoso per le proposte dolci e salate fatte in casa e spesso adatte anche vegetariani e vegani. Un piccolo gioiello trevigiano per il mordi e fuggi di qualità, ma anche per momenti rilassanti in compagnia di interessanti artisti ospiti.
Treviso, mai come ora, è una fucina di idee che mettono alla ribalta il multitasking con grazie e sentimento. M1ka, con i suoi 3 piani che accostano cibo e gourmet, arte e moda, design e professionalità, laboratori d’arte e mestieri, è l'esempio perfetto dello spirito imprenditorial-sognante di Treviso. Vietato perdere il lightlunch con open sandwich.
Un interior studiato nei mini dettagli che coniuga le atmosfere fumose dei tradizionali gentlemens club londinesi a un design moderno e funzionale. Piatti espressi, cigar room e cellar, ma anche te delle cinque rigorosamente Babington's. Il Salotto Bistro è nel cuore di Verona.
Il Dulcamara di Verona racchiude in sé tante anime - quelle del take away, del bar diurno, della caffetteria e del ristorantino bioloigico e vegano - riassumibili in una sola parola: bistrot. Dal salato al dolce, ogni piatto è preparato con cura e amore, perché per il Dulcamara il cruelty-free è una filosofia di vita.
L'idea di bistrot di Bruno e Marilisa Zemin, storici ristoratori vicentini, abbraccia la cucina semplice dai sapori mediterranei, unita a un arredamento minimal e moderno. Per un'esperienza "buona come quella di casa" con tutti i plus di un servizio rapido e un'atmosfera piacevolmente lounge, dirigiti al Cliòn Bistrò.
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Immagine di copertina dalla pagina facebook di @ilsalottobistro
scritto da:
Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.
Sabato 23 e domenica 24 marzo, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
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