Una nuova vita per Giacomuzzi 1805, il bar più antico di Mestre

Pubblicato il 22 giugno 2025

Una nuova vita per Giacomuzzi 1805, il bar più antico di Mestre

Calle del Sale, Mestre. Tra saracinesche che resistono e insegne che spariscono, ce n’è una che torna. Quasi senza far rumore, è tornato a vivere Giacomuzzi 1805, il bar più vecchio della città, chiuso nel 2020 dopo anni di gestioni altalenanti e una pandemia a fare da chiodo finale.

A riaccenderne la storia è Chiara Benvegnù, nipote di Luigi, l’uomo che tra gli anni Cinquanta e Settanta lo aveva trasformato in punto fermo della vita mestrina. Oggi però si muove dentro spazi più contenuti e in una nuova direzione: Chiara ha ottenuto la licenza da bar e ristorante, affidando la gestione a due donne con un contratto d’affitto.


L’obiettivo dichiarato: un locale inclusivo. Niente effetto nostalgia, niente salti indietro. Al contrario, una zona gioco per bambini, uno spazio dedicato alle madri che allattano, parcheggi per passeggini e una zona per i cani. Wi-fi, certo. Ma anche una cucina con proposte vegane, a segnare una rottura con il passato.

Giacomuzzi non si presenta come un revival, ma vuole dare senso a un’insegna storica senza cercare di replicarne il mito. Non c’è la presunzione di essere “come una volta”, né l’ambizione di reinventare nulla. È un luogo che sceglie di stare al passo, e non è mica così poco.

Giacomuzzi 1805
Calle del Sale, 6 - Mestre (VE)

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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