La Baia, storia di pescatori amanti del polpo

Pubblicato il 8 agosto 2020

La Baia, storia di pescatori amanti del polpo

Intervista a Marco Cofano, proprietario

Nasce nel 1970 da un'idea del pescatore del posto, un chiosco fatto di canne e assi di legno stagionato nel quale propone il Panino con Polpo arrosto. 
Ambiente informale, relax assicurato, freschezza degli ingredienti del pescato e brezza marina che accarezza il volto. La Baia è il posto per chi vuole gustare le prelibatezze del luogo con musica di sottofondo e una birra ghiacciata.
Non solo panino con polpo, ma anche cartocci di frittura di mare e pesce alla brace.

Com'è nata l'idea della Baia?


La storia è veramente molto lunga e nasce nel 1970 da un'idea di mio padre, pescatore del posto, che quando tornava da pesca amava fare dei gozzovigli con gli amici; quindi accendeva un fuoco in spiaggia e arrostiva il pescato. Una sera, gli venne l'idea di arrostire il polpo, cosa mai sentita prima per l'epoca, e preparò questo miscuglio di olio, aceto, limone ed erbe nostrane e lo mise tra due fette di pane: da quel giorno, nacque il nostro panino col polpo. Ovviamente, poi col tempo, questa ricetta si è evoluta e il pane e diventato la rosetta classica. Quindi, tutto ebbe inizio grazie a mio padre ed essendo la nostra una famiglia molto numerosa, man mano che crescevamo, ognuno di noi ha avuto un ruolo importante nella riuscita della Baia.

Come mai la scelta di questo stile così marinaresco?


Mio padre si stabilì con questo chiosco in riva al mare, dove di giorno vendeva il pesce che lui pescava e di sera vendeva il famoso panino col polpo alla brace. Quindi, è inevitabile che lo stile del locale abbia preso l'impronta del mare.

Quali sono i piatti forti del tuo menù?
Ovviamente i piatti forti del nostro menù sono quelli a base di pesce crudo e l'immancabile panino col polpo alla brace. Ma non mancano la frittura di mare e tranci di pesce alla brace.

Da cosa deriva il successo della Baia?
La storia iniziale della Baia è durata fino all'anno 1993, quando abbiamo acquistato anche un terreno qui accanto dove nasce il ristorante "La Baia" che abbiamo gestito fino al 2013 e poi ho lasciato a mio nipote. Io mi sono staccato dall'attività ristorativa, per potenziare le mie origini, ritornando a questo chiosco iniziale e reinventandolo in chiave moderna. Quindi, il successo della Baia deduco derivi dai nostri sacrifici e nel potenziamento che abbiamo voluto offrire alla nostra storia e, ovviamente, dal panino col polpo alla brace: un must per il posto.

Quali sono i principi della tua cucina?


I principi della mia cucina sono basati sulla classicità, sulla storia e sulla tradizione: così come è nato il panino col polpo, 40 anni fa, così lo si può gustare oggi. Ho clienti storici che lo hanno assaporato quando avevano solo vent'anni e oggi, a sessant'anni, continuano a ordinarlo. Quello che ci contraddistingue, infatti, è l'intingolo che noi utilizziamo per bagnare il polpo: una ricetta segreta di mio padre che viene tramandata da anni e che rende il nostro panino unico.

Tre caratteristiche della Baia
Entusiasmo, passione e amore. Ritengo che chiunque abbia queste caratteristiche, tutte le mattine si svegli con lo stesso entusiasmo per affrontare la giornata ed essere sempre al top per i propri clienti.

Il tuo motto
"Ognuno ha nella vita, quel che si merita"

C'è qualcosa che non sopporti nella tua attività?
Assolutamente no! Ma sinceramente, non tornerei più a gestire un ristorante, sono fiero di questa attività.

Un'esperienza legata al posto
Tutta la mia vita è legata a questo posto. Sono cresciuto nella "Baia" con mio fratello e quando ho iniziato a lavorarci avevo solo sei anni e ancora oggi, con mio padre svolgo l'attività di ormeggio, custodia barche e tante altre attività legate al mondo del mare. Avevamo un piccolo gabbiotto con due lettini (quello che ora è il chiosco del panino col polpo alla brace), dove la stagione dormivamo e il mattino dopo, molto presto, accompagnavamo la gente sulle barche. Di ricordi ne ho veramente tantissimi.

Cosa c'è di unico nel tuo locale?
Il panino col polpo alla brace

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scritto da:

Anna Rosa Montalbò

33 anni da Polignano a Mare, giornalista pubblicista freelance, collaboro con testate giornalistiche cartacee e online da 15 anni. Proprietaria di Italy SWAG agenzia di comunicazione di Mola di Bari, Food Blogger italiana associata AIFB, madrina del progetto C'ena una Volta e dell'#iomangioacasa. Ho conseguito la qualifica come SEO Master, Eccellenze in Digitale di Google e Social Media Strategist esperta in FB ads e grafiche e infografiche. Specializzanda in criminologia psichiatrica forense. Amo sperimentare nuovi sapori e colori, per me la cucina non è nulla di scontato, anzi è scienza e matematica in un piatto.

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