Quanto ci piace mangiare nei bistrot dell'Appio Latino

Pubblicato il 7 novembre 2024

Quanto ci piace mangiare nei bistrot dell'Appio Latino

Una delle zone che meglio riesce a racchiudere in sé tutte le infinite sfumature della città Eterna è il quartiere Appio-Latino. Un’ampia area che si estende da San Giovanni fino all’Appia antica. Questa zona, oltre a raccontare con i suoi scorci la storia di Roma e permettere di respirare la sua essenza, nasconde dei veri e proprio tesori enogastronomici, ovvero i bistrot. Questi piccoli locali intimi e accoglienti, dove ogni dettaglio, dall’arredamento al menù, è curato con la massima attenzione, rappresentano una vero e proprio momento di fuga dalla frenesia della città. 
Che tu viva in questo quartiere o sia semplicemente di passaggio non importa, i bistrot sono sempre pronti ad accoglierti con il loro inconfondibile calore e con piatti della tradizioni, rivisitati in un’ottica contemporanea. Questa zona è ricca di opzioni, e districarsi tra la vasta scelta di bistrot può sembrare un’impresa. Ma non temere ci siamo qui per guidarti, come un moderno filo di Arianna, attraverso un labirinto di sapori e atmosfere, indicandoti i migliori bistrot, dove poter vivere un’esperienza culinaria indimenticabile.

Sapori di casa e creatività in Via Latina


A pochi passi da uno dei polmoni verdi della Capitale, il parco della Caffarella, c’è un locale che profuma di casa. Stiamo parlando di SU.GO Bistrot, un ambiente piccolo e intimo con le sedie tutte di un colore diverso, che ti permette di rilassarti e di respirare aria di famiglia. Questa atmosfera si percepisce anche nei piatti, si passa infatti dalle classiche polpette al sugo, nonna style, a piatti più “ignoranti”, come la mozzarella in carrozza pomodoro e basilico: una vera esplosioni di sapori, che ti fa risvegliare le papille gustative. Alla parete sono appesi numerosi quadretti, ma quella su cui devi concentrarti è la lavagnetta sulla quale si trova la proposta dei bun che varia stagionalmente. Ora trovi quello con i gamberoni e quello col baccalà, altri con la carne, un'alternativa vegetariana, una vegana e una gluten free. Spaziali i fritti. Oltre alla già citata mozzarella: supplì al telefono, crocchetta di patate al grana, polpette di porco sfilacciato con orange BBQ e tanto altro. Ottima idea accompagnare la mangiata con i tanti cocktail e spritz, anche rivisitati. 
SU.GO Bistrot, Via Latina 77 C; Roma – Tel. 3756126928

La tradizione giapponese nel cuore di Roma


Se vuoi assaggiare la vera cucina giapponese, non ti serve prendere un aereo e arrivare a Tokyo, ma ti basta andare in Via Mario Menghini. Stiamo parlando di Umami. Una trattoria giapponese che permette di addentrarsi realmente nella tradizione enogastronomica del sol levante. Il loro intento è quello di proporre pietanze autentiche ricche di gusto, tradizione e creatività. Inizia il pasto con i loro appetizer, si passa dalla radice di loto fritta o il tofu infarinato e fritto, servito su un brodo di dashi e guarnito con erba cipollina e katsoubushi. Il loro piatto forte è lo tsukemen: un brodo caldo, denso e saporito, di pollo e maiale accoglie i germogli di soia, le uova sode, il cipollotto e, soprattutto le polpette di pollo. È, però, sui fuori menu che Umami esprime il suo meglio, se ne hai l’opportunità assaggia i loro nigiri con il pescato del giorno oppure gli uramaki di foie gras con mela verde, lamponi e salsa teriaki. Non puoi non accompagnare a queste prelibatezze dell’ottimo sake. Immergiti nella tradizione orientale
Umami – Trattoria Giapponese, Via Mario Menghini 99; Roma – Tel. 0689138094

Una vista panoramica su Roma Sud


Anche Roma sud adesso ha una panoramica sullo skyline della Capitale, si tratta di The Roof Foodlab & Co. È un piccolo scrigno segreto che si trova in via Sessuola numero 5, all’incrocio con via Faleria. Basta entrare nell’edificio di nove piani, che solitamente ospita studenti o lavoratori in trasferta, e salire fino all’ultimo piano, dove si trova la terrazza, The Roof, che oltre a permetterti di godere di una vista incredibile su tutto il quartiere Appio-Latino, ti concede di gustare delle prelibatezze, dalla colazione al dopocena. Il menu è stato ideato dalla collaborazione tra lo chef Gianluca Pienzi, suo fratello Francesco e la chef Roberta Virgilio. Questo gruppo di cuochi ha realizzato un menu adatto a ogni momento del giorno, si passa dai cornetti, semplici o ripieni, ai pancakes con sciroppo d’acero e salsa ai frutti rossi oppure dalle uova alla benedict con erbe di campo e salsa bernese all’avocado toast. È obbligatorio assaggiare il loro club sandwich con roastbeef e senape (uova, pomodoro, lattuga, coleslaw, roastbeef di manzo, maionese e senape). Gli chef danno, però, il loro meglio sui dolci. Infatti, non puoi non perderti il ricotta, pomodoro e basilico o il menta e cioccolato.
The Roof - Foodlab & Co., Via Sessuola 5; Roma – Tel. 3452960600

Piatti veggy ricchi di gusto a due passi da piazza Re di Roma


Se sei vegano non devi temere di restare digiuno, perché nel quartiere Appio Latino ci sono delle gustose alternative veggie. In una delle stradine che partono da via Appia Nuova, si trova una piccola botique che propone pietanze di origine vegetale sfiziosi e creativi. Stiamo parlando di VEG-Joy. In questo bistrot puoi assaggiare ricette che provengono da culture differenti. Appena si varca la porta di questo locale non si può non notare la lavagnetta sulla quale viene scritto il menu, che cambia in base hai prodotti offerti dalla stagione. Non ti far ingannare dalle dicerie, vegano non significa meno gustoso. Questi piatti, infatti, sono ricchi di sapore e restare delusi è impossibile. Ti consigliamo di provare il loro hummus di ceci, la crema di borlotti, gli involtini orientali di verdure, le polpette di tofu e broccoli, il tempeh agli agrumi e i veggy burger gourmet. I piatti, però, che devi obbligatoriamente assaggiare sono lo spiedo autunnale con seitan artigianale, polenta biologica croccante e patate il tutto inondato da un burro veg aromatizzato o i tacos ripieni.
VEG-Joy, Via Vasto 4; Roma – Tel. 0689134914

Un bistrot in bilico tra innovazione e tradizione


A pochi passi da Piazza Zama, c’è un bistrot che come un funambolo si tiene in bilico su quel sottile filo che sperara la tradizione e l’innovazione. Stiamo parlando di Sacro e Profano. Il nome rispecchia profondamente la loro proposta. I titolari ritengono, infatti, che le ricette della cucina italiana siano sacre e non si tocchino, allo stesso tempo però alcune ricette vengono “profanate”, perché sottoposte a una reinterpretazione. Quando si apre il menu, infatti, ci si trova davanti a una scelta ardua, ovvero optare per la tradizione (Sacro) o per l’innovazione (Profano). Non temere, non c’è giusto o sbagliato perché tanto il risultato è lo stesso, qualsiasi opzione ti porta a essere soddisfatto. Assaggia il maritozzo salato ripieno di picchiapò o lo gnollok (gnocchi di patate conditi con ristretto di pomodoro, pesto al basilico e crema di formaggio). Soprattutto non farti scappare i salti in bocca alla romana, la coda alla vaccinara o la porchetta di maialino da latte. Se sei un amante della zucca non puoi perderti i ravioli mantovani con zucca, mostarda, amaretti e parmigiano, serviti in una semplice salsa di burro e salvia.
Sacro e Profano, Via Siria 16; Roma – Tel. 065513618

Foto copertina: Umami. 
Foto interne prese dalle pagine Intagrame e Facebook dei locali.

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scritto da:

Matteo Cicarelli

Scrivere e raccontare storie sono sempre state le mie passioni fin da bambino, crescendo ho ampliato i miei interessi dedicandomi all’arte, al cinema, alla comicità, allo sport, ai libri, ma soprattutto all’enogastronomia. Ogni volta che assaggio un piatto non leggo gli ingredienti, ma chiudo gli occhi per tentare di indovinarli. Non c’è niente di meglio che sorseggiare un ottimo vino mentre si legge un bel romanzo.

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    Via Latina 77, Roma (RM)

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