I migliori ristoranti italiani all'estero: la quarta edizione della guida digitale

Pubblicato il 4 gennaio 2021 alle 10:41

I migliori ristoranti italiani all'estero: la quarta edizione della guida digitale

Pubblicata la quarta edizione della Guida Top Italia Restaurants Special Awards 2021 del Gambero Rosso

Con la fine dell'anno è arrivata anche la tanto attesa pubblicazione della guida del Gambero Rosso dei Top Italian Restaurants Special Awards 2021 contenente la classifica dei migliori ristoranti italiani all'estero. 

I temi della nuova edizione

Raccontano dalla redazione del Gamebro Rosso: "L’origine dei prodotti italiani certificati accende ancor di più la fantasia in un anno del genere. E in un contesto di estrema difficoltà, la ristorazione italiana all’estero sa tenere e rilanciare. Soffrono soprattutto i ristoranti classici d’albergo, ma il trend era già in corso prima dell’epidemia, raddoppiano pastifici, osterie e mini bistrot."

I trend già citati sono solo alcuni fra i tanti che emergono fra le pagine della guida che mette insieme più di 700 locali di autentico sapore italiano, valutati con il classico rating: da uno a un massimo di tre.

La Guida, nella parte finale contiene:
- 18 Tre Forchette (ovvero i ristoranti fine dining)
- 13 Tre Gamberi (le osterie tradizionali e i bistrot)
- 15 Tre Spicchi (le migliori pizzerie)
- 19 Tre Bottiglie (i migliori wine bar e cantine del vino italiano nel mondo)

Fra le città più premiate Tokyo: qui si contano 7 premi speciali. 

Vediamo i ristoranti premiati, per ogni categoria. 

La Pizzeria dell’Anno è quella di Peppe Napoli sta’ ca’’ a Tokyo

La guida le attribuisce una delle migliori margherite assaggiate fuori dai confini italiani. Dietro ci sono il talento e la tenacia di Giuseppe Ericchiello, che ha saputo tenere duro nei momenti più difficili. La lievitazione è lenta, impasto e stesura evidenziano una non comune padronanza tecnica: la pizza è ariosa, soffice, impreziosita con ingredienti d’origine dal sapore certificato. "La cospicua distanza tra Napoli e Tokyo si azzera in un solo morso."

Il Ristorante dell’Anno è quello di Da Vittorio a Shanghai

Il Ristorante dell’Anno affaccia sul Bund a Shangai. "Alla base c’è tutta la serietà e professionalità della famiglia Cerea che ha saputo riproporre fedelmente all’estero, come di raro capita, il know how della storica insegna a Brusaporto. Il merito è di un team perfettamente formato e affiatato, capitanato dalla bravura del giovane chef Stefano Bacchelli. Lo standard qualitativo è altissimo, i punti di cottura fenomenali, tra i piatti da perdere la testa, oltre agli intramontabili paccheri alla Vittorio, un piccione a regola d’arte. E tra pochi mesi si raddoppia con un bistrot all’interno del nuovo museo Ucca."

Lo Chef dell’Anno è Mario Gamba a Monaco di Baviera

Un vero maestro della cucina italiana in Germania Si tratta di Mario Gamba, bergamasco che ha girato mezzo mondo per poi scegliere Monaco come base, aprendo nel 1994 il ristorante Acquarello. Qui, da 26 anni, traghetta un repertorio inesauribile di ricette regionali, riviste con spirito creativo e gusto classico. "Perfetti i fondi, le consistenze, il registro da fine dining come quello delle paste fresche. Quest’anno, inoltre, ha saputo sfruttare al meglio le possibilità del delivery, riuscendo a riproporre con successo e costanza anche le preparazioni più articolate e complesse."

Il premio Carta dei vini dell’Anno va al TentaziOni di Bordeaux

"Finalmente una carta dei vini fatta con amore." È quella del TentaziOni a Bordeaux. "Un delizioso bistrot: una manciata di tavoli, arredi vintage e una cucina di grande pulizia e creatività nei contrasti e sapori. Pochi ingredienti e una mano molto felice, quella dello chef sardo Giovanni Pireddu. La moglie Johanna ha invece redatto una carta dei vini ampia, ma soprattutto di gran personalità e carattere, scritta bene, ricca di produttori artigianali interamente votati al territorio. Le scelte sono coerenti, brillanti, con tanti produttori poco noti: i francesi apprezzano eccome. La carta sa di curiosità e ricerca: un gioiello."

Per la categoria Ristorante Emergente: Mono a Edimburgo

"Finalmente qualcosa di innovativo." Un bel ristorante che, nel tempo, ha saputo evolversi e crescere. "Frutto dell’entusiasmo di una coppia affiatata di giovani chef lombardi, Andrea Pruneri e Simone Croci, alle spalle importanti esperienze in Scozia e in Francia, e l’esperienza di Joseph Crolla. Il menu mette insieme il meglio dei prodotti locali e italiani, in una sana e stimolante sperimentazione, in un percorso degustazione rock, perfettamente ritmato. Altrettanto valida la carta dei vini: giovane, fresca e super fruibile. A meno di due anni dall’apertura, la crescita è netta. E c’è ancora spazio per salire, appena il locale riaprirà i battenti."

Per la categoria Nuova Apertura dell’Anno: Cori Pastificio Trattoria a San Diego

Per la categoria "Nuova apertura dell'anno" troviamo Cori Pastificio Trattoria a San Diego. "Accursio Lota, originario di Menfi, ha fatto una carriera brillante in California, prima come chef del ristorante Solare per poi aprire lo scorso gennaio un Pastificio a sua misura. Si va dagli arancini alle paste ripiene perfettamente tirate, classici come la parmigiana e una carta di vini snella, con piccoli produttori e tanti vini gastronomici proposti a prezzi estremamente onesti. Accursio ci ha messo il cuore, u cori in dialetto siciliano, e si sente eccome."

Premio Guardiano della Tradizione: Da Emma a Montreal

"Il premio che ogni anno riserviamo alla più autentica tradizione ci conduce in Quèbec, tra i pentoloni della cucina del ristorante Da Emma." A condurlo l’energica e inimitabile Emma Risi, che nel 1992 si trasferì qui con il marito Lorenzo Aureli. "L’accento è squisitamente romano, i piatti e le ricette non sono mai cambiati. Cavalli di battaglia? La pasta e fagioli, le polpette al sugo (solo vitella, urla con orgoglio Emma!), l’abbacchio al forno o una cacio e pepe per variare sul tema. Una cucina di gesti e consuetudine: semplice, autentica e saporita. Come raramente si trova in Nord America."

Tutti le assegnazioni

Tre Forchette
8 e ½ Bombana, Hong Kong
Acquarello, Monaco di Baviera
Acquerello, San Francisco
Aromi, Praga
Braci, Singapore
Buona Terra, Singapore
Cioppino’s, Vancouver
Da Vittorio, Shanghai
Dono Alfonso 1890, Toronto
Fiola, Washington
Il Ristorante Luca Fantin, Tokyo
Il Ristorante Niko Romito, Dubai
Lumi, Sydney
Mancini, Stoccolma
Mosconi, Bruxelles
Pastamara, Vienna
Senza Nome, Bruxelles
Terra, Copenaghen

Tre Gamberi
Angelini Osteria, Los Angeles
Belotti – Ristoranti e Bottega, Oakland
Dilia, Parigi
Fico, Hobart
Gianni, Bangkok
Icaro, Tokyo
Passerini, Parigi
Pausa, San Mateo
Pianeta Terra, Amsterdam
Ruvida, Lisbona
TentaziOni, Bordeaux
Tipo 00, Melbourne
Torno Subito, Dubai

Tre Spicchi
‘O Munaciello, Miami
50 Kalò di Ciro Salvo, Londra
Al Taglio, Sydney
Bijou, Parigi
Bottega, Pechino
Futura, Berlino
Leggera Pizza Napoletana, San Paolo
Luigia, Ginevra/Dubai
Montesacro Pinseria, San Francisco
Napoli Sta Ca’, Tokyo
nNea Pizza, Amsterdam
Ribalta, New York
Song’ e Napule, New York
Spacca Napoli, Chicago
The Pizza Bar on 38th, Tokyo

Tre Bottiglie
1889 Enoteca, Brisbane
A 16, San Francisco
Ai Fiori, New York
AltoVino, San Francisco
Casa d’Angelo, Miami
Enoteca Italiana, Bangkok
Gallo Nero, Amburgo
Garibaldi, Singapore
Giando, Hong Kong
L’Avventura, Stoccolma
L’Enoteca di Mr. Brunello, Copenaghen
Marea, New York
Manifesto, Dublino
Osteria del Becco, Città del Messico
Piccola Enoteca, Zhubei City
SaittaVini, Dusseldorf
Sistina, New York
Terroni Bar Centrale, Toronto
Trattoria Popolare, Oslo

La Guida Top Italian Restaurants Special Awards 2021 è disponibile a questo link. 

Photo Credits: pagina facebook Mono Restaurant, Edimburgh

 

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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