Un video per dire grazie agli operatori socio-sanitari
Pubblicato il 29 dicembre 2020 alle 16:32
Medici, infermieri, volontari e operatori sanitari stanno compiendo grandi gesta in questo periodo di lotta alla pandemia che ormai va avanti da mesi e mesi. Per rendere omaggio e ringraziare tutti coloro che si sono impegnati fino allo stremo delle forze il produttore musicale e musicista Pascal Basile ha dedicato un videoclip disponibile su YouTube. 
Il video è girato in una notte di coprifuoco nel centro di Bologna. Sullo sfondo, le note de “La sera dei miracoli”. Protagonista del video la ballerina Elisa Burgoni travestita da operatore sanitario dei reparti Covid. Elisa è volontaria della pubblica assistenza e ha già espresso il suo desiderio di studiare scienze infermieristiche il prossimo anno. 
La ballerina (riferimento subliminale a Balla Balla Ballerino) ci guida per le strade e le piazze simbolo della città, una città deserta, attonita, solo apparentemente immobilizzata ma di una tale bellezza da galvanizzare la rinascita sociale col nuovo anno.
La danza si conclude in Piazza Maggiore, intorno a un pianoforte in una cornice già di per sé mozzafiato.
Il brano scelto, La sera dei miracoli di Lucio Dalla, già di per sé straordinario ed evocativo, diventa così  il vettore manifesto per Bologna, per la sua cultura e la sua sensibilità civica e civile.
Un messaggio di speranza e solidarietà umana lanciato proprio dalla Città di Bologna,   unitamente alla Regione Emilia Romagna e alla Fondazione Lucio Dalla, attraverso la musica di uno dei suoi figli prediletti, la bellezza dei suoi luoghi, la sua tradizione, la sua cultura, il grande senso civico che contraddistingue i suoi cittadini. 
"In questo periodo storicamente così difficile, abbiamo deciso di imbarcarci sulla nave de "La sera dei miracoli" di Lucio Dalla e renderla portavoce di un ringraziamento doveroso e sentito a tutto il personale sanitario che da mesi vive in trincea per combattere una guerra a quel nemico invisibile."
Ed ecco il video: 
scritto da:
Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.