Giochiamo a tavola con i sapori: le cene degustazione di Roma che val la pena provare

Pubblicato il 12 febbraio 2019

Giochiamo a tavola con i sapori: le cene degustazione di Roma che val la pena provare

Ordinare dal menu alla carta può rivelarsi difficoltoso, specie in quei ristoranti in cui ti ispira qualsiasi piatto, dall'antipasto al dolce. La soluzione? Scegliere il menu degustazione

Ti capita mai di scegliere un ristorante, sfogliare il menu ed entrare in crisi totale? A me sempre: tutto ti sembra buonissimo, vorresti assaggiare quel primo che ti ispira particolarmente ma anche quel secondo sfizioso o quell'altro più sostanzioso. Insomma una tortura psicologica continua dalla quale, tuttavia, puoi fuggire virando verso i menu degustazione. Sono molti gli chef che oggi affiancano alla carta classica, anche l'opzione con le portate più iconiche e rappresentative della loro cucina, spesso a cifre decisamente convenienti; è il modo migliore non solo per sperimentare i sapori ma anche per conoscere fino in fondo l'idea gastronomica di un cuoco, dall'inizio alla fine. Sei curioso di saperne di più? Ecco 5 cene degustazione che ho adorato, secondo me le migliori di Roma. 
  

(De) gustare il pesce a Fiumicino

Una grande cucina di pesce realizzata partendo dai più poveri prodotti del mare: è questa la mission di Host e dello chef Alessandro Capponi capace, insieme alla brava Francesca in sala, di regalarti cene top a dir poco. Per goderti al meglio l'atmosfera e la grande varietà dei piatti ti consiglio certamente la formula degustazione, qui declinata in ben 4 menu diversi. C'è il menu “a scelta dello chef” con 6 portate di pura gioia, oppure il menu “a tua scelta” sempre di 6 portate da decidere liberamente; c'è poi il menu degustazione vegano e vegetariano e, dulcis in fundo, la possibilità di sedersi al "Tavolo dello Chef" e lasciarsi coccolare da 7 piatti e 4 vini in abbinamento illustrati da Alessandro Capponi in persona. 

Il migliore al Pigneto

Per quanto vada sempre con piacere in molti ristoranti del quartiere, c'è un indirizzo che continua a rapirmi il cuore cena dopo cena: sto parlando di Pigneto 1870 e dell'ottima cucina dello chef Andrea Dolciotti. Due i menu degustazione - da 38 o 42 euro - e il bello di scegliere tra antipasti, primi e secondi superbi, preparati in base alla reperibilità della materia prima. Mai la solita scelta quindi: i piatti si alternano e si reinventano di stagione in stagione dando vita a risultati di grande tecnica e maestria.

Trastevere gourmet

Ha aperto da poco ma Zia Restaurant è ormai a tutti gli effetti uno dei ristoranti più acclamati non solo della zona (il sempre meraviglioso Rione Trastevere) ma di tutta la città. In cucina si destreggia, con talento e abilità, il giovane chef Antonio Ziantoni che, dopo la lunga esperienza al Pagliaccio al fianco del grande Antony Genovese, ha deciso di continuare da solo nell'elegante location trasteverina. In questo caso i menu degustazione sono tre: il "Tasting Menù" da 5 portate e il "Tasting Experience" da 7, cui si aggiunge il "Lunch Tasting Menù" di tre portate a 30 euro, bevande escluse, disponibile solo a pranzo.   

Cena degustazione e vista mozzafiato

Ecco un indirizzo per soprendere qualcuno di speciale, non solo con piatti da mille e una cena ma anche con un panorama da sogno sulle cupole di Roma. Il ristorante Mirabelle, insieme alla sua spettacolare terrazza, si trova all'interno dell'Hotel Spendide Royal all'ultimo piano della struttura. Pesce di mare, pasta e fresche specialità regionali della cucina mediterranea vengono realizzate alla perfezione dall’Executive Chef Stefano Marzetti e dal suo team di giovani promesse. Il menu? Ovviamente sono presenti entrambe le possibilità, alla carta e degustazione, con proposte studiate anche per bambini e celiaci.

Degustazioni stellari

Non potevo terminare la rassegna senza parlare degli stellati che rendono grande la cucina d'autore romana: dalla Pergola dell'immenso tre stelle Heinz Beck alle contaminazioni orientali di Francesco Apreda (ristorante Imàgo all'Hotel Hassler), dalle creazioni sopraffine di Roy Caceres (Metamorfosi) alla semplicità di Kotaro Noda nel suo Bistrot 64. Poi ancora Giulio Terrinoni, Cristina Bowerman, Angelo Troiani, Adriano Baldassarre e tutti gli altri big chef. In questi baluardi dell'alta ristorazione i menu degustazione sono la scelta più saggia, per l'esperienza in sé e - per ultimo - anche per il conto finale. 

Foto di copertina: pagina Facebook Host Restaurant
Foto credits: Facebook

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scritto da:

Irene De Rossi

Sono una giornalista nata e cresciuta a Roma, città che, da brava romana, amo incondizionatamente senza se e senza ma. Una laurea, un master e due vere grandi passioni: l'arte contemporanea e il cibo in (quasi) ogni sua forma e consistenza. Adoro andare a caccia di novità e diffido da chiunque non apprezzi il vino, il sushi e il cioccolato.

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