Te lo ricordi il cinema Hesperia a Treviso? Ora c'è il Gallery Restaurant, coraggiosa ed intrigante scommessa del centro trevigiano

Pubblicato il 8 novembre 2017

Te lo ricordi il cinema Hesperia a Treviso? Ora c'è il Gallery Restaurant, coraggiosa ed intrigante scommessa del centro trevigiano

Abbiamo intervistato Tony e Tudor, i due giovani gestori di questo nuovo ristorante e cocktail bar in Piazzetta Crispi

L’incantevole centro storico di Treviso è una bomboniera sospesa nel tempo… Una bomboniera che però ribolle di idee e spunti sempre nuovi. Perlomeno è così in fatto di locali, e il Gallery Restaurant ne è l'ultima dimostrazione. Accanto alla Loggia dei Cavalieri, in Piazzetta Crispi, dentro la galleria ricavata dove un tempo sorgeva il magico cinema Hesperia, ha da poco aperto questo ristorante dalla triplice anima: cucina mediterranea verace, steak house con carni pregiate da mezzo mondo, e premium cocktail bar provvisto di dehors all’aperto. Il Gallery è il progetto di Tony Sposito e Tudor Dordoi: due personalità esplosive e complementari, capaci di dar vita ad una delle più coraggiose ed intriganti scommesse di Treviso centro. Noi di 2Night abbiamo voluto scambiare due chiacchiere con loro…
Ciao ragazzi, ci raccontate un po’ come siate arrivati sin qui?
Tony – Entrambi abbiamo da sempre lavorato nel mondo della ristorazione, prima nelle rispettive famiglie e poi come professionisti indipendenti. Ci siamo conosciuti al Privilege di Silea, dove abbiamo lavorato assieme; poi ci siamo separati. Prima di lanciarci nell’avventura del Gallery, io ho fatto il direttore allo Jamy, qui a Treviso, e Tudor il responsabile di sala in un importante locale a Caorle. Ed ora eccoci qui.
 
Qual è il vostro segreto in cucina?
Tony - La qualità degli ingredienti e la passione. Il che significa selezionare prodotti di pregio e saperli preparare con amore, come ho imparato a Napoli, nella mia terra natìa.
Giusto, ma detto così sembra abbastanza ovvio. Ci fai un bell’esempio?
Tony – Come no! La nostra prima specialità è la carne. Nella carne la bontà delle materie prime è la cosa più importante: puoi essere il migliore chef del mondo, ma se non hai carne di qualità il piatto difficilmente sarà valido. Io non uso condimenti, né olio, né spezie: cerco di valorizzare il gusto autentico della materia prima, perché la carne che scegliamo è già di per sé meravigliosamente saporita.
 
Voi siete anche cocktail bar, oltre che ristorante.
Tudor - Assolutamente. Prepariamo una grande varietà di cocktail, non solo da aperitivo o per il dopocena, ma anche da abbinare alla cena stessa.
Tudor, in che genere di cocktail sei più forte?
Tudor - In estate polpe fresche, cocktail estivi a base di frutta fresca preparata al momento. D’inverno sono più mixologist, amo preparare macerazioni: dagli Americani ai Negroni, da cocktail particolari a base di gin a drink affumicati con aromi naturali d’ogni genere.
 
Interessante. Partiamo dall’aperitivo. Cosa mi proponi?
Tudor - Magari un americano speciale, l’”Americano Vellutato”: bitter bianco (“Berto” bianco), vermouth “Del Professore”, buccia d’arancia e buccia di limone, estratto di bitter (ad esempio di angostura), e tè cinese.
E per quanto riguarda i cocktail “da cena”? Qualcosa da abbinare alla carne?
Tudor - Il Basilico Frozen: gin, succo di limone, bitter ginger, basilico fresco e tonica. Questo cocktail si abbina alla nostra superba tagliata di costine Ocean Beef neozelandesi col pistacchio di Bronte Se invece mangi la tagliata con la salsa chimichurri, ti abbino ad esempio l’Italian Mule, che sciaqua via, dopo ogni boccone, la nota piccante del piatto di carne.
 
Allora ora una cocktail after-dinner, per finire la serata.
Tudor - Ginger House Beer: radici di zenzero, succo di limone, zucchero liquido, Schweppes Lemon, ginger beer. E' analcolico, ma ti fa volare lo stesso... Provare per credere!

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Gallery

    Piazza Francesco Crispi 7, Treviso (TV)

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