Arcella: la Brooklyn de noialtri. A spasso nel nostro pezzo di Grande Mela

Pubblicato il 16 novembre 2023

Arcella: la Brooklyn de noialtri. A spasso nel nostro pezzo di Grande Mela

Sono tornata da qualche mese da un magico viaggio nella Grande Mela - soprannome che sembra avere una storia non certa e diverse versioni estremamente bizzarre - da cui mi porto a casa moltissime emozioni, un torcicollo dovuto all’incessante desiderio di guardare “all’insù”, un conto decisamente in rosso e un paio di Air Jordan (sia benedetto il cambio euro-dollaro). Una città che assomiglia più ad un mondo a sè, una versione di vita, architettura, usanze, profumi e colori che certo, ti sembra aver già visto mille volte nei film (spoiler: non sembra, è proprio così) ma che sono veramente diversi da quello a cui noi tutti siamo abituati. Certo, sugli aperitivi diciamo che “ne hanno di pastasciutta da mangiare” ma soprattutto in alcuni quartieri sanno il fatto loro. 

Una cosa che mi è rimasta impressa e che ora cerco anche qui a casa mia? La possibilità di conoscere, scoprire, addentare una cucina diversa ogni 200 metri e beh, quando cerco questo io vado all’Arcella chè è un po’ la nostra Brooklyn: popolosa, oggi incredibilmente riqualificata, piena di vita, cultura (anzi, multi-cultura) e ovviamente cucina.

“Tengo ‘o core italiano”

Sono sicuramente molti - forse infiniti - i piatti celebri della cucina italiana che, famosi in tutto il mondo, hanno reso le nostre tradizioni culinarie non solo invidiatissime ma anche molto copiate. Se l’altro giorno infatti leggevo che la parola “tiramisù” è la quinta parola italiana più conosciuta al mondo, allora mi sento di dire che “tramezzino” dovrebbe essere circa all’ottavo posto. A new York non è ancora arrivato in pompa magna, anche se di locali (italiani o italianizzati) che lo propongono ce ne sono, ma ecco, come li fa Corner Bar è difficile trovarne. Che tu scelga il piccantino o quello con wurstel, cheddar, cipolla caramellata e salsa bbq (molto American style tra l’altro) o il classicone partenopeo alla carbonara beh, l’aperitivo prende subito un’altra piega. 
Corner Bar, Via Cattaro 20, Padova - Tel. 3516694354

Sua maestà il burger

New York è costosa, questo lo dicono sempre tutti e lo ribadisco pure io. Ci sono però molti modi per risparmiare, primo fra tutti evitare l’acquisto di bottigliette di acqua monouso che (oltre ad essere estremamente inquinanti) sono veramente molto costose e pure inutili visto che con una borraccia riuscirete tranquillamente a sopravvivere ricaricandola nei vari punti di acqua potabile gratis (o nei musei). Il secondo metodo, quello che più preferisco, è scordarsi per dieci giorni della solita “cucina variegata mediterranea” e sposare la tipica cucina americana: quella dell’hamburger. Per trovare all’Arcella un po’ di America tocca andare nella ghost kitchen dei ragazzi di The F*****g Burger che con i loro smash burger e i bun artigianali ti faranno volare (ma senza jet lag). Prodotti ordinabili tramite le classiche piattaforme. 
The F*****g Burger, Via Tiziano Minio 25B, Padova - Tel. 3516276793

Per la cucina vegetariana 

Se c’è una cosa che mi ha enormemente sorpreso di New York che - chiariamoci - non è “l’America” ma solo una sua piccolissima parte, è l’enorme presenza di opzioni vegetariane e vegane ad ogni prezzo: dal fast food al costosissimo ristorante passando per le diverse catene di supermercati, qui l’attenzione è molto altra. Poi chiaramente si perdono in imballaggi di plastica e bibite monouso ma dai, un passo alla volta. Un locale che funzionerebbe a Brooklyn ad esempio è l’Osteria di Fuori Porta, un po’ perchè ricorda le osterie tipiche italiane (che a New York, come tutte le cose che profumano d’Italia, vanno tantissimo) e un po’ perchè ama utilizzare prodotti di stagione e più possibilmente a km0. Insomma, qui ci si può sentire un po’ Oltreoceano, con il grande benefit che un piatto di quinoa con broccoli, carote, finocchi, feta e berberis non costa trentotto dollari più tasse più mancia. 
Osteria di Fuori Porta, Via Tiziano Aspetti 7/A, Padova - Tel. 049616899

Un tuffo in Giappone 

La cucina giapponese è amata e apprezzata ormai in tutto il mondo e in particolar modo lui, il ramen, è un degno alleato di quel clima newyorkese freddo come il Polo Nord, ma con le lucine ai palazzi perchè il capitalismo prima di tutto. Il ramen qui è una cosa seria, lo mangiano in tutti i modi e in tutte le versioni, pure camminando verso l’ufficio o al parco mentre il cane gioca con i suoi amici cani (o scoiattoli, dipende). A me all’Arcella piace molto Ramen Shifu perchè è pop e colorato, in pieno stile “manga” e, se chiudi gli occhi, hai la sensazione di poter essere ovunque nel mondo. 
Ramen Shifu, Viale Arcella 17C, Padova - Tel. 0496887284

Ravioli mon amour 

Anche se Chinatownn non è proprio a Brooklyn, New York nella sua totalità ha una passione sfrenata per la cucina cinese e in particolar modo, ma questa è una indagine condotta da me medesima, per i ravioli. Qui i ravioli si mangiano a tutte le ore del giorno, ebbene sì colazione compresa, e sono ottimi anche perchè con una manciata di dollari ed un servizio spesso take away ti permette di avere una merendina perfetta. All’Arcella vabbè, lo sapete, c’è solo un faro nella notte per me se parliamo di ravioli ed è ovviamente Xiang DimSum che tra le altre cose starebbe benissimo in una delle viette di Buswick. Vini naturali, wonton fritti, shuijiao, xiaomai o bao e stai “‘na crema”. Chissa come si dice in americano stare “‘na crema”.
Xiang DimSum, Via Tiziano Aspetti 43, Padova - Tel. 0492324245

Per la birra al pub

Ebbene sì, quella che è nel nostro immaginario comune una pratica tipicamente londinese è invece consuetudine pure a New York. Il perchè è presto immaginato: avendo importato pressochè tutto e avendo una “storia” molto meno lunga e radicata degli europei, ad esempio, molte sono le usanze che sono state letteralmente “prese” da altri. Questo vale anche per la birra al pub solo che invece di guardarsi la partita di rugby qui ci si guarda Law and Order e, invece ci spararsi un Fish & Chips qui si mangia letteralmente di tutto, tacos piccanti compresi. Se la birra nella Grande Mela è spinata senza schiuma (cosa che ancora oggi mi fa venire i brividi) e viene spesso bevuta con la cannuccia (sì, lo giuro) al Mc Gregor’s Pub viene invece presentata a regola d’arte. Tutt’attorno, un pub che racconta la storia, la stessa che non si può comprare, replicare o copiare! 
Mc Gregor’s Pub, Via Guido Reni 2, Padova - Tel. 0499563392

Per un calice di vino, rigorosamente naturale 

Il vino è una mia grande passione, ecco perchè dieci giorni a New York sono stati per me un grande sacrificio. Qui infatti il vino (ma gli alcolici in generale) arrivano ad avere prezzi letteralmente folli, soprattutto quando ci si reca in una delle enoteche “in” e alla moda tra Soho, Noho, West Willage e sì, Brooklyn compresa. Mattoni a vista, tipico stile parigino una selezione di bottiglie - principalmente italiane e francesi - che con lo stesso prezzo all’Arcella ti fanno comprare una vigna intera. Certo, non ci sono vigne all’Arcella lo so, ma ci siamo capiti. Altra tips per risparmiare è quella di scordarsi di bere alcol o sfruttare al meglio gli “happy hour” che ti fanno risparmiare qualche monetina per poi tornare a casa e fiondarsi da Pablo di Versi Ribelli a spendere tutto quel gruzzolo. Qui bottiglie e mescita naturale, cicchetti particolari con hummus e altri prodottini di stagione e prezzi da wow! 
Versi Ribelli, Via Tiziano Aspetti 23, Padova - Tel. 3313882147














Foto interne tratte dalle pagine FB o Google dei rispettivi locali.
Foto di copertina tratta dalla pagina FB di Ramen Shifu

  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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