Dove bere la migliore birra a Napoli
Pubblicato il 25 settembre 2015
In questo caso parto avvantaggiata. Ho molti amici esperti di pub di Napoli dove bere la migliore birra. L’abbinamento del panino caldo con birra fredda è vincente e il sabato sera quando devo scegliere dove andare mi rivolgo al mio team di esperti e so che non sbaglio.
Se sei un esperto di birra, avrai subito capito a cosa allude il nome del locale Nove Gradi. Nove sono i gradi considerati ottimali per servire la migliore birra. Questo pub offre un'ampia selezione di birre alla spina, da quelle in bottiglia a quelle in bottiglia. Due su tutte: la Tennent's Super e la Lupulus.
Che dire Babette è come la Disneyworld delle birre, ne trovi davvero di tutte e di più, compresa quella aromatizzata alla pesca, provenienti da diverse capitali europee.E per i più golosi come me, impossibile perdersi la birra al miele e vedrai che dopo averla bevuta tutto ti sembrerà più dolce.
In gergo tra i miei amici, il Manneken è meglio noto come la Birreria belga, qui infatti in attesa che si liberi un tavolo si può bere una buona birra direttamente al bancone. In particolare ti consiglio vivamente di provare la gamma Leffe e la richiestissima Tennent's, per veri intenditori.
Qui al Beckett pub, la birra non è solo servita semplicemente nei boccali ma utilizzata anche come ingrediente. Sì hai capito bene, in questo pub vengono servite originali verdure pastellate nella birra che sono buone e fanno bene. Per quanto riguarda le birre invece devi assolutamente provare l'hy cuvee e la trappe quadruple.
Per mia natura sono attratta dai locali dai nomi originali e Birra e Bollicine lo è, non solo nel nome ma anche nella varietà delle tante birre che ha a disposizione che arrivano da tutto il mondo, sia in bottiglia che alla spina. E una volta che sei lì e ti vedi arrivare la tua bella birra fredda e in boccali spillati direttamente dal titolare, allora capisci che sei nel posto giusto.
Foto copertina dalla Pagina Facebook del 9 Gradi
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scritto da:
Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.