Corte Legrenzi si rinnova tra cucina coreana e fabbricazione digitale
Pubblicato il 16 novembre 2025
A Mestre, la Corte Legrenzi è in subbuglio. Dopo l’uscita di scena del marchio La Patatina, gli spazi a due piani tornano in attività con un restyling guidato dall’architetto Ji Su Kim. L’apertura, prevista entro dicembre, introduce un ristorante coreano gestito da una proprietà coreana. Non un ibrido generico, ma una proposta che intercetta l’attenzione crescente verso la cultura pop di Seul: serie televisive, k-pop, skincare. In città, offerte simili se ne trovano solo nelle aree commerciali di Zelarino e Marghera, fuori dal centro.
Intanto, accanto al nuovo ristorante, si è acceso The Hub – Human Bits: coworking, fab lab, formazione e un’agenda fitta di attività. È uno spazio condiviso che somma tecnologia, artigianato e sostenibilità. Gli organizzatori parlano di rigenerazione urbana, ma a oggi il dato visibile è il movimento che porta. La sala vetrata su Corte Legrenzi ospita corsi, laboratori ed eventi. Dentro, modellatori 3D, videomaker, grafici, figure di marketing. Al piano superiore, postazioni prenotabili e un tentativo di comunità professionale.
Il calendario annuncia corsi di fabbricazione digitale, iniziative per le scuole, alfabetizzazione informatica, residenze creative per artigiani con partner europei. Per i più piccoli sono previsti laboratori. In arrivo un programma pubblico serale, con eventi a costi ridotti su città, creatività e futuro, sostenuto da un crowdfunding.
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Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta