Pubblicato il 16 novembre 2025
Noventa di Piave. La tappa veneziana della Burger Battle 2026 ha incoronato due vincitori: Tatiana Maccacaro di BurgeRino a Verona e Antonino Contino di Hungry Dogs a Ravenna. La sfida, ospitata nella sede di Cattel Spa, distributore per il canale Horeca, ha visto professionisti e operatori del settore osservare un confronto che punta a elevare l’hamburger a piatto gourmet.
Tatiana Maccacaro ha presentato “Insanity Burger”, un panino con hamburger di Angus cotto a temperatura media, cialda di Grana, stracciatella, melanzane fritte in panko aromatizzato al basilico, riduzione di pomodoro al Tabasco Chipotle e caviale di basilico, servito nel pane Lepjnia Bun con patatine Scoops Skin On. La combinazione gioca sulla diversità di consistenze e sapori, dal morbido dei formaggi al croccante delle melanzane, con un tocco piccante della salsa.
Antonino Contino ha puntato su “Enea”, un burger di Black Angus 100% ben rosolato, con pancetta affumicata del Trentino, cheddar stagionato nove mesi, salse Onion relish Develay, Carolina e proprietaria “Hungry Dogs”, accompagnato da lattuga, cipolla di Tropea, cetriolini e pomodorini BBQ, il tutto racchiuso in un Burger Bun Brioche tostato con patatine Urban Fries. Il risultato è un equilibrio tra note dolci, affumicate e acide, costruito con attenzione alle cotture e agli abbinamenti.
A giudicare le creazioni una giuria composta da giornalisti enogastronomici, che ha premiato la capacità dei vincitori di dare complessità alla semplicità: ingredienti comuni reinterpretati con precisione tecnica, controllo delle temperature e combinazioni di sapori e texture.
Altri partecipanti hanno lasciato segnali interessanti con proposte originali come “Flower Burger”, “Salmon Royal 3.7”, “CavoloCheCinghiale” e “In nome del padre”.
I vincitori di Venezia si qualificano per la finale nazionale di febbraio al Beer&Food Attraction di Rimini, dove i sei finalisti del tour 2026 si contenderanno il titolo di miglior hamburger gourmet d’Italia.
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Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta
Non serve andare a Central Park per un wow effect assicurato.
