Il mio pranzo alla Birraria La Corte a Venezia: tradizione e creatività

Pubblicato il 25 febbraio 2020

Il mio pranzo alla Birraria La Corte a Venezia: tradizione e creatività

In visita a Venezia?  Immergiti nella cucina veneziana, una delle più varie al mondo, grazie alle numerose influenze che l’hanno arricchita durante i secoli.
Difficile, però, scegliere il locale adatto, dato il numero elevato di ristoranti in città.

 Birraria La Corte è un locale dove gustare sia i piatti veneziani della tradizione, che ricette innovative e pizze molto buone.
 
Aperta dal 1999, grazie alla famiglia Zambon, venezianissima, si trova nel bellissimo Campo San Polo.
 

All’arrivo puoi notare l’insegna originale dell’Ottocento: il locale fu la sede di un antico birrificio delle truppe asburgiche, ma prima ancora, nel 1600, era la stalla per i tori usati per l’antico gioco della Caccia dei Tori.
 
Con grandi finestre e un esteso plateatico affacciati su uno dei campi più belli di Venezia, la posizione invidiabile della Birraria La Corte è solo il primo dei tanti motivi per venire in questo eccellente ristorante.  Io ho pranzato in pieno inverno, in un giorno infrasettimanale, ma nel locale c’erano molto veneziani e turisti.
Stile moderno, molto luminoso e spazioso: ci sono 150 posti a sedere all’interno e 120 nel plateatico.

Seguita da due camerieri gentilissimi e super veloci, ho pranzato a uno dei tavoli con la vista sul campo.
 
Parlando con Guido Zambon, uno dei proprietari, capisco che per la famiglia Zambon è importante poter presentare ai propri clienti una vera cucina di tradizione, con il risultato che il costo degli ingredienti passa in secondo piano nella creazione dei loro piatti, dando primaria importanza alla qualità e alle eccellenze di prodotti italiani.
Con orgoglio Guido mi spiega che nel ristorante utilizzano solo ingredienti freschi: alimenti congelati, conservanti, glutammato monosodico e qualsiasi altro potenziatore alimentare – tutto "assolutamente vietato" nella loro cucina.
 
Un’occhiata al menu e vedo che molti ingredienti sono presidi slow food. Per le pizze vengono usati esclusivamente pomodori San Marzano e mozzarella Fior di Latte d’Agerola, ma ci sono anche le alici di Menaica, le verdure freschissime da Sant’Erasmo, il pomodoro Piennolo Vesuviano Rosso, l’Nduja di Spilinga, le cipolle Rosse di Tropea. Il pesce viene dal Mercato di Rialto. Un’entusiasmante gamma di piatti e pizze, sia rustici che raffinati.
 
Le pizze, dai nomi dei ponti e calli veneziane, hanno  varianti creative come la Mandola (Fior di Latte d’Agerola, Crema di Cavolo Viola, Zucca, Mandorle), la Bragola (Provola d’Agerola, Cime di Rapa, Salsiccia fresca di Mora Romagnola) e tantissime altre combinazioni molto interessanti.
 
La carta dei vini è molto varia, con una ricca selezione di vini anche biologici e biodinamici e una grande attenzione per le birre artigianali. Scelgo un Manzoni bianco di Reassi.

Parto con un’Insalata Invernale di Frutta e Verdura: un tripudio colorato di Radicchio Tardivo, Finocchio Marinato, Carote Speziate, Cavoletti di Bruxelles, Pera, Ribes, Noci Tostate con una Riduzione d’Arancia.
 
Il piatto racchiude i migliori sapori classici invernali: un abbinamento perfetto fra verdura, frutta fresca e secca, ricca di vitamine e gusto. Porzione molto abbondante che soddisfa davvero tutti i cinque sensi e che vorrei poter mangiare tutti i giorni. 

Scelgo poi degli Gnocchi di Ricotta su Fonduta di Pomodoro Bio con Scaglie di Ricotta Salata, Olio Evo al Basilico e Pomodori Confit, una delicata alternativa ai classici gnocchi di patate: qui sono fatti in casa e li ho trovati molto leggeri e saporiti.
Il sugo di pomodoro fresco al basilico, il condimento mediterraneo per eccellenza, è semplice e gustoso e vien assolutamente voglia di fare la scarpetta.

Restando nel tema vegetariano, provo il Tris di Burger Vegani: Bulgur, Zucca e Champignon; Cous Cous e Spinacetti; Fagioli e Carote con salse Mayo abbinate e Verdure al Vapore.
 
Non sono vegana, ma amo provare le versioni vegane di alcune ricette nei ristoranti che visito, perché dimostrano la grande creatività e l’attenzione dello chef verso i suoi clienti. Questi mini burger sono, senza dubbio, i migliori burger vegetariani che io abbia mai assaggiato: ottimo sapore e perfetta consistenza – abbinamento delle salse superlativo.

Termino con un dolce fatto in casa, una Bavarese di Marroni e frutti di bosco: un gusto unico e delicato, dolce perfetto per una fresca e golosa conclusione di un pranzo assolutamente speciale.
 
Staff attento, veloce e molto preparato nel consigliare sia i  piatti che i vini.

Un locale definitivamente da provare a Venezia per gustare piatti di qualità, con ingredienti eccellenti e tanta creatività!


 

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Birraria La Corte

    Sestiere San Polo 2168, Venezia (VE)

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