Oriente Day a Padova: lo spirito dell’Est sbarca al Parco degli Alpini

Pubblicato il 17 giugno 2025

Oriente Day a Padova: lo spirito dell’Est sbarca al Parco degli Alpini

Due giorni tra canti medicina, bazar etnici e costellazioni familiari. Al Parco degli Alpini di Padova, Oriente Day (21-22 giugno) si propone come un contenitore di pratiche e suggestioni che rimbalzano tra Asia e America, con escursioni nell’olismo, nello yoga e nella cucina vegetariana.

Non è solo l’Estremo Oriente a farla da padrone: accanto al Kokedama giapponese e alla danza del ventre, trova spazio anche il Villaggio Indiano di Aquila Chiazzata, tepee incluso, per un’immersione nella spiritualità dei nativi americani. Un pastiche culturale che rifiuta la rigidità dei confini e punta piuttosto a creare uno spazio dove l’esperienza conta più della coerenza filologica.



Il festival mescola workshop a numero chiuso – tra i più gettonati quelli su sessualità consapevole e riequilibrio energetico – con lezioni aperte di yoga e meditazione. Il 21 giugno, Giornata mondiale dello Yoga, si comincia presto con Hatha Yoga e Saluto al Sole. Domenica tocca al Nidra, versione supina e guidata della disciplina.

Sul versante musicale, da segnalare la serata "Oriental Vibes Night", tra trance dance e percussioni, e il live arabo-andaluso dei Venice Oriental Ensemble.

Ampia l’offerta gastronomica: food truck con piatti dal sud-est asiatico e alternative veg, in coerenza con l’approccio olistico dell’evento.

I numeri raccontano una formula già collaudata: oltre 70.000 visitatori in dieci anni e fino a 5.000 presenze per edizione. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro (7 in prevendita); i workshop richiedono un contributo extra, con formule cumulative disponibili.

Nessuna pretesa di autenticità assoluta, ma piuttosto un’occasione per scivolare fuori rotta, provando – tra un massaggio energetico e un mochi – a guardare l’Occidente da un altro angolo.

Per il programma completo e i biglietti, vedi il sito ufficiale

Oriente Day
Parco degli Alpini, Padova
 

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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