La mia cena al Birrone tra birrini, birrette e birrone. Ma non solo...

Pubblicato il 26 ottobre 2022

La mia cena al Birrone tra birrini, birrette e birrone. Ma non solo...

Da circa un anno ha aperto Birrone a Padova, in zona Piazza de Gasperi e a due passi dalla stazione.

Birrone nasce in provincia di Vicenza con qualche sede sparsa qua e là e ad oggi è un birrificio agricolo. In questo modo, Birrone si produce gran parte delle materie prime che quindi partono da loro e arrivano direttamente al cliente.

Di fronte al locale c'è un simil campo da basket che funge anche da parcheggio, colorato e mantenuto bene grazie alla riqualificazione avvenuta lo scorso anno.

All'esterno del locale ci sono alcuni tavolini, utilissimi durante la stagione più calda. L'interno è molto spazioso e può ospitare anche gruppi numerosi, si presta quindi a eventi come ad esempio le lauree e le feste di compleanno.


Il banco è lunghissimo, con le spine bene in vista e la tap list a schermo dove sono segnalate le birre disponibili. La sera in cui ci sono stata era esaurita la Cannapils, peccato perché ero curiosa di assaggiarla. Non mancherò quindi di tornare più avanti.


Sono capitata durante la serata con Il Cervellone, un gioco a quiz che anima la serata al Birrone ogni martedì sera. Il mio tavolo non ha vinto il gioco ma ci siamo divertiti tutti molto! Mi raccomando però: se hai mal di testa, meglio evitare di passare il martedì.

Al tavolo c'è un qr code dal quale si può leggere il menù e ordinare direttamente dalla webapp. Le proposte sono varie: ci sono gli immancabili fritti e sfizi, come li chiamano loro, ma anche tantissime bruschette che chiunque è passato al Birrone ha assaggiato almeno una volta, burger e club sandwich, tostoni, secondi e pizze gourmet.


Nel menù puoi leggere anche che la birra piccola viene chiamata "birrino", la media "birretta" e la grande "birrone". Mi è scappato un sorrisone mentre ordinavo un birrino - so che molte persone ritengono quasi immorale ordinare una birra piccola ma, a mio modesto parere, questo mi permette di berne più di una diversa e averla sempre fresca. Furbo, no?


Per iniziare abbiamo preso un mix di antipasti composto da classici naggy di pollo, anelli di cipolla croccanti, olive ascolane e qualcosa di più particolare come i japapenos, gli arancini alla romana e dei lingotti al gorgonzola e baccalà. Il fritto è tutto croccante e non unto, anche se mi sono resa conto subito che la porzione è piuttosto abbondante per due sole persone. Se prendi anche altro, ti consiglio di dividerlo almeno in tre. I jalapenos li amo, anche se preferisco quelli verdi con il cheddar; da Birrone, invece, hanno quelli rossi con il formaggio tipo philadelphia. Una cosa molto particolare che non ho mai trovato sono i lingotti al gorgonzola e baccalà; il gusto è molto delicato e i due sapori si sentono appena. Non è cremoso nonostante sia presente il gorgonzola, la consistenza all'interno è più simile a quella del baccalà. Il tutto è accompagnato dalla salsa Birrone, ovvero una maionese alla birra fatta con la loro Punto G, una bock ambrata che la rende più gustosa e più leggera della classica maionese.


Con gli antipasti abbiamo iniziato anche due birrini: una SS46, classica bavarese stile helles e quindi molto leggera e poco luppolata, e una Oktobierfest, profumata e maltata, studiata apposta per il periodo e che ricorda molto le birre tedesche da cui prende ispirazione.

Per continuare avrei tanto voluto prendere una bruschetta, anche perché la scelta è davvero varia. I gusti sono molto simili a quelli che troveresti in una classica pizzeria. Avrei preso volentieri porchetta e porcini, oppure sopressa e Asiago, o quella con le patatine fritte. Sì, esatto: sono una di quelle persone che mangia la pizza con le patatine fritte. Anche il tagliere mi faceva l'occhiolino, anche perché oltre agli affettati sono presenti anche formaggi e giardiniera.

Un piatto che non vedo spesso l'ho trovato tra i secondi del Birrone, ovvero i wurstel tirolesi. Mi piacerebbe tornare anche per le ribs marinate alla birra, se devo essere sincera.


Alla fine però abbiamo scelto una pizza gourmet e un burger, anche perché ero molto curiosa di assaggiare i panificati che preparano in casa. La pizza, chiamata Teo fa i capricci, mi ha conquistata per la particolarità degli abbinamenti: formaggio filante, cheddar, gorgonzola e crudo dopo cottura. Il cheddar viene messo sulla superficie dell'impasto steso e si fonde, insieme agli altri formaggi, formando una sottile crosticina sulla superficie. Il gusto è davvero particolare e apprezzo molto che il crudo venga aggiunto a fine cottura. Con il primo morso capisci a cosa mi riferisco quando parlo di "crosticina"; il cheddar si è sciolto in forno ma si è solidificato dopo essere uscito, facendo sembrare la pizza quasi fritta. Diciamo che il gusto si fa ricordare ed è sicuramente diverso dal solito.


Anche il burger con pulled pork è molto diverso dai soliti pulled pork. Quello del Birrone viene preparato con sfilacci di stinco alla senape, con aggiunta di Asiago, cipolla caramellata, coleslaw e salsa barbecue, servito con patate fritte fragranti, in stile rustico e con la buccia. Lo stinco risulta molto più morbido e meno sfilacciato di un classico pulled pork e il gusto è più delicato, meno speziato. Anche la salsa barbecue è molto meno pungente e comunque contrastata dalla dolcezza della cipolla, mi sento quindi di consigliarlo a chi apprezza gusti particolari ma non troppo spinti. Anche il burger e le patatine sono serviti con la salsa Birrone.


Ad accompagnare questi piatti abbiamo continuato con altri due birrini, entrambi più spinti dei precedenti: una Brusca, pilsner che ho trovato leggermente più amara di quanto ci si aspetta da una pils ma comunque maltata, e una Birrettipa, non troppo luppolata e non troppo amara.


Simone, che è il volto - anzi, la figura! - del Birrone nonché fondatore, ci ha consigliato di assaggiare i loro dolci, prodotti da una fattoria partner di Vicenza, La Greppia. Che dire: li abbiamo adorati, tanto che ce ne stavamo portando a casa un paio. Sì, perché li portano al tavolo all'interno del loro vasetto. Abbiamo assaggiato la crema catalana e la panna cotta ai frutti di bosco, anche se avrei preso volentieri quella al caramello. La crema catalana era davvero cremosa, con la goduriosissima crosticina in superficie che è quasi un peccato rompere con il cucchiaino. 

Per la prossima volta, conto di assaggiare il gelato in lattina al gusto Moscow Mule o Mojito. Chissà come sono!

Birrone Padova
Indirizzo: Via Trieste, 5c - Padova
Telefono: 3889380507

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  • RECENSIONE

scritto da:

Samantha Capuzzo

Sono Samantha, meglio conosciuta come Sam di Magna Padova. Mi dicono da sempre che non faccio altro che pensare al cibo, così ho deciso che pensare al cibo sarebbe diventato il mio lavoro.

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