Voglia di Scozia? Ecco i 4 scottish pub da visitare almeno una volta a Roma

Pubblicato il 11 gennaio 2017

Voglia di Scozia? Ecco i 4 scottish pub da visitare almeno una volta a Roma

Ale anglosassoni, whisky pregiatissimi, musica dal vivo e, a volte, piatti tradizionali come l’Haggis. A Roma la tradizione scozzese rivive al pub

Quella del pub è una tradizione tutta anglosassone, che fonda le sue radici in secoli di storia. Ma non tutti i pub sono uguali, o meglio, non esiste un solo tipo di pub. Ogni nazione dell’arcipelago britannico ha i suoi usi e costumi, compreso il modo di gestire ed arredare una public house. In Italia siamo abituati a vedere soprattutto il pub irlandese, perché è un dato di fatto che l’Irlanda ci piace di più: più romantica, più “simpatica”, più accogliente. Ma posso assicurare che anche la cultura della public house scozzese merita rispetto ed attenzione e noi romani possiamo ritenerci molto fortunati perché abbiamo tre buoni esempi di cosa sia un vero scottish pub in città. Le differenze sostanziali sono la grandezza del locale, che deve essere molto ampio ed accogliente, e poi il bancone che, oltre alle birre, deve contenere un assortimento di whisky degno della nazione maggior produttrice mondiale. Non può mancare poi, in un vero pub scozzese, la tradizione culinaria, specie durante le feste nazionali scozzesi, come il Robert Burn’s Day, quando è obbligo consumare il piatto nazionale scozzese per eccellenza, l’haggis, un piatto tipico a base di carne di pecora, avena e spezie una volta cotto nello stomaco della pecora oggi in budelli naturali. Ecco allora i 4 scottish pub della Capitale da visitare almeno una volta.

La carica dei 300 whisky

Vincitore assoluto per tre edizioni dell’ambitissimo premio internazionale “Best Whisky Bar in the World”, il Bon Bock pub è ancora oggi in Italia (e tra i primi in Europa, senza dubbio) il locale che propone la più fornita e completa carta dei whisky scozzesi. Oltre 300, infatti, le etichette presenti, con rarità assolute per i veri intenditori. Ma oltre al prezioso liquore di malto qui si possono degustare le migliori birre scozzesi alla spina, come la Belhaven. Una menzione d’onore merita la cucina che propone alcune specialità tradizionali scozzesi, come il salmone marinato al whisky, l’haggis, l'haggis, frutti di mare e molto altro.

Il preferito dai giovani

Un vero scottish pub nel cuore del centro storico di Roma, a due passi dal Parlamento, l’Highlander Pub è senza dubbio uno degli indirizzi più frequentati dai giovani stranieri turisti e residenti nella Capitale. Birre, whisky, ma anche cocktail e long drinks ed una cucina che spazia dai piatti della tradizione romana, come l’amatriciana, a quella anglosassone, con un ottimo fish & chips da assaggiare obbligatoriamente. Il posto giusto per stare in compagnia e divertirsi se si hanno meno di 30 anni.

Per chi ama il caos

Sempre in centro, a due passi da Piazza Venezia si trova il Nag’s Head, altro indirizzo amatissimo dai giovani turisti in vacanza a Roma. Le birre sono davvero buone, con una Tennent’s alla spina in assoluto tra le migliori spillate a Roma (ebbene sì, anche le birre industriali se spillate come si deve cambiano completamente sapore e consistenza). La sera è sempre affollatissimo, specie durante il week end, quando è necessaria la presenza di un buttafuori per la troppa ressa. Ideale per chi è alla ricerca di compagnia ed ama la folla.

Per il Terzo Tempo

Il “terzo tempo” è una tradizione inossidabile del rugby e consiste nei festeggiamenti alla fine della partita durante i quali giocatori e tifosi delle squadre che si sono affrontate bevono e mangiano insieme felici e contenti, vincitori e vinti. Il Tam O’Shanter a Prati è senza dubbio l’indirizzo preferito dai tifosi scozzesi per il terzo tempo quando si gioca a Roma la partita del 6 Nazioni di Rugby. Il motivo? Qui si beve bene e si mangia meglio. Tra le birre scottish tradizionali si possono trovare alla spina la Slalom e la rara Gillespie. Per la pappa invece consigliamo la carne dove sono l’hamburger e la bistecca cotta nella birra i nostri piatti preferiti.

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Le Bon Bock Cafè

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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