Altro che borgata! Centocelle merita il viaggio… gastronomico

Pubblicato il 11 dicembre 2025

Altro che borgata! Centocelle merita il viaggio… gastronomico

Da periferia irrequieta a distretto culinario affermato: Centocelle è oggi una certezza per chi ama mangiare bene. Un tour fra street bar, street food, panini, taglieri ed enoteche ormai a un passo dal diventare storiche

Quando pensiamo a Centocelle non si può non sentire in sottofondo il rumore del tram che sferraglia. Il 5 (o il 14), sono un vero e proprio state of mind per chi abita in questo quartiere ai bordi di periferia. Se ne vedono più su quelle rotaie che nella sala di un cinema. Non è più “la borgata”, il quartiere arroccato sulla via Prenestina dove è nato Claudio Baglioni, si esibivano i primi spogliarellisti (chi se li ricorda i Centocelle Nightmare?) e dove si avventurava solo chi aveva un po’ più di coraggio. Oggi Centocelle è un esempio di gentrificazione ben riuscita, fra ripopolazione da parte di nuove generazioni di professionisti e un melting pot culturale che racconta di una Roma contemporanea. In parallelo con questa mutazione genetica della popolazione, un nuovo distretto gastronomico si è affermato, attorno a un gruppo di imprenditori che hanno scommesso, qualcuno anche una quindicina di anni fa, su questo quartiere. C’è chi l’ha fatto perché a Centocelle ci era nato, chi ha visto quanto stesse diventando il posto giusto per fare esperimenti gastronomici. Insomma: Centocelle ha imparato a usare il cibo come linguaggio e lo fa con uno stile tutto suo.

Da Frascati con fantasia

Ultimo arrivato in quel di Centocelle, Ninfa Bistrot è lo spin-off di un ristorante di Frascati, il Ninfa Restaurant, dove lo chef Marco Cavada ha portato la sua idea di cucina contemporanea, rendendola più pop con l'aggiunta di drink e pinsa. Materie prime stagionali, prodotti di alta qualità e ricette ricercate che strizzano l'occhio alla tradizione, ma con creatività. Qui si può scegliere di bere un drink e abbinarlo a una pinsa o un tagliere, così come fare una cena classica, in un ambiente informale e accogliente al punto giusto. 
Ninfa Bistrot, Via Tor de' Schiavi, 331 - Tel. 06 69270804

Lo street bar che ha insegnato a bere a Centocelle

Quando si parla di Ru.De Centocelle è d'obbligo un tributo, perché questo street bar è stato il progetto di Marco Zampilli e Cristian Ricci, due bartender dall’anima street, che avevano voluto aprire proprio a Centocelle, perché qui erano cresciuti. Una scelta di cuore, insomma. Marco purtroppo è venuto a mancare pochi mesi fa in un tragico incidente in moto, ma Cristian continua a tenere alto il morale e fa funzionare il progetto Ru.De. Uno street bar dall'anima rude e parecchio grunge, anche se il nome non vuol dire quel che sembra, ma è l’acronimo di Rumors Delete. L’idea originaria era di togliere il rumore di fondo e dar spazio alle emozioni: con un cocktail, un piatto, una canzone. È il posto giusto per chi cerca flessibilità: un aperitivo che diventa cena, un cocktail ben fatto, la musica sempre presente, il coffee brunch elettronico la domenica.
Ru.De Centocelle, Via dei Platani, 39 - Tel 06 87727274 

Un angolo di New York

Ci manca solo la scritta “Where Harry met Sally…”, perché Pastrami a Centocelle è per molti il locale più filologico di Roma in fatto di pastrami newyorkese. Il più simile a quel Katz Delicatessen diventato celebre grazie al film Harry ti presento Sally. Diciamo che qua possiamo fare un Ivano ti presento Jessica, citando un altro film immortale e tornando alla romanità (Viaggi di nozze, per chi non l’avesse capito). Ma torniamo al pastrami, che è una preparazione tipica della tradizione kosher, portata negli Usa dagli emigrati ebrei romeni. “Pastra” vuol dire conservare e indica un metodo di cottura della carne, cucinata a bassa temperatura in salamoia, che ne garantisce succosità e appunto lunga conservazione. A via delle Palme, da Pastrami si trova principalmente il manzo, qualche volta anche tacchino o agnello. Da mangiare al piatto, oppure in un panino o sandwich: ciabattina romana per il primo, pane di segale in cassetta per il secondo. Un panino dall’anima nomade, da godersi senza complicazioni, perfetto per una pausa pranzo o una serata informale.
Pastrami, via delle Palme 31 - Tel 348 8881845

L'osteria dall’anima contemporanea

Con l’inconfondibile pavimento in palladiana anni quaranta a terra, Menabò Vino e Cucina è stato uno dei primi locali che hanno scommesso su Centocelle, con un manifesto di semplicità e comfort. È l’indirizzo che tutti vorremmo avere sotto casa, dove si mangia e si beve bene, senza fronzoli, ma con estrema cura nel servizio e nei piatti. È l’osteria che sa di casa, dove non c’è la nonna, ma un sommelier che ti accoglie chiedendoti cosa ti piace bere e “azzeccando” sempre l’abbinamento. I piatti raccontano un legame con la cucina di una volta, ma sono resi attuali da un’esecuzione curata e una sensibilità contemporanea, nonché da qualche guizzo globetrotter.
Menabò Vino e Cucina, Via delle Palme 45 - Tel 06 64016739

Il tempio della carne contemporanea

Fassangue è carne e basta, ma trattata con cura, modernità e zero fronzoli. Tutto inizia con la macelleria Caputo, nome noto a Centocelle da oltre sessant’anni. Qui “transitano” le carni di animali provenienti da allevamenti non intensivi, selezionate in tutto il mondo, che poi finiscono nel piatto. Tutto si trasforma, ma poco, perché qui la carne è interpretata in pietanze crude, che spaziano dalle tartare ai carpacci, dai sushi rolls al sashimi. Ma rigorosamente di carne.
Fassangue, via delle Palme 76 - Tel 06 52728824

Il pollo fritto che mette le ali

Legs è il posto giusto per chi ama il fritto e non teme il colesterolo. In quello che fino a qualche anno fa è stato un ristorante che ha tirato la volata a Centocelle, Mazzo, gli stessi proprietari hanno deciso di aprire qualche anno fa questo format da asporto a tutto pollo. Fritto, croccante, saporito, deciso nelle speziature: un pollo che mette le ali! Un’idea di street-food reinterpretata con personalità, in modalità take away o delivery, ma c'è anche qualche posto a sedere (specialmente col caldo, quando si può approfittare dello spazio fuori). Sovracoscia o alette? Da mangiare assolute o nel burger? E per gli aficionados di Mazzo, c’è una gradita sorpresa in menu che deroga dalla regola del pollo: la trippa fritta (di manzo ovviamente)!
Legs, Via delle Palme 44 - Tel 06 94539904

Il meglio del Lazio nel piatto

 

 La rivoluzione della bottega di salumi, formaggi e altre prelibatezze, provenienti rigorosamente dal Lazio. Il progetto Dol, con le Pro Loco che sono disseminate in vari quartieri di Roma, oramai vanta quindici anni di attività ed è nato proprio da questo locale di Centocelle, con l’obiettivo di dare valore al meglio della produzione del territorio. D’altra parte, Dol è l’acronimo di Denominazione di origine laziale. Qui da sempre si mangiano i taglieri (prendete nota di quel che vi è piaciuto e poi fate scorta in bottega), le pizze al padellino, ma anche una cucina semplice e familiare, il cui riferimento è la lavagna, perché si cucina quel che c’è.
Pro Loco Centocelle, Via Domenico Panaroli 35 - Tel 06 24300765

Il giusto peso alla pizza romana

 


Un altro che ha scommesso con decisione su Centocelle è da sempre Jacopo Mercuro, il pizzaiolo che ha dato il giusto peso alla pizza romana, guidandone la riscoperta. 180grammi Pizzeria Romana è infatti non solo il nome della sua pizzeria, ma anche il peso del panetto di pizza romana (meno della napoletana, che si aggira sui 250g). Quel che basta per potersi permettere non solo una pizza, ma anche uno dei buonissimi fritti che Jacopo prepara, con panature croccantissime che hanno fatto scuola. La prenotazione è d’obbligo, anzi, bisogna perseverare perché questo locale ha talmente successo che la lista d’attesa è sempre lunghissima. Ps. a Centocelle c’è anche l’asporto di 180 grammi. Se avete un amico che abita lì vicino è la soluzione più easy.
180 grammi, via Genazzano 32 - Tel 347 9998983

Il gelato per tutti

Concludiamo con un indirizzo dolcissimo, ovvero quello di una gelateria che è diventata un’istituzione del quartiere. Parliamo di quella di Geppy Sferra, maestro gelatiere che porta la sua arte anche nelle scuole, per formare i consumatori di domani e permettere loro di riconoscere un vero gelato artigianale. Zero additivi, prodotti di stagione e attenzione alle intolleranze: il gelato di Geppy Sferra è buono e inclusivo.
Gelato d’essai da Geppy Sferra, Via Tor de' Schiavi 295 - Tel 06 89232228


Foto interne tratte dalle pagine FB e IG dei rispettivi locali.
In copertina: 180 grammi Pizzeria Romana. 

  • VITA DI QUARTIERE
  • I MIGLIORI
  • PRANZO

scritto da:

Alessandra Tibollo

C’è chi faceva le figurine dei calciatori, chi, come me, farebbe quelle degli chef, dei pasticceri e dei bartender. Così, da oltre 15 anni faccio la bargiornalista gastronomica e sono diventata l’amica a cui tutti chiedono “mi consigli un posto per…”

IN QUESTO ARTICOLO
×