I bar storici di quartiere a Milano che ci piacciono ancora tantissimo

Pubblicato il 30 settembre 2024

I bar storici di quartiere a Milano che ci piacciono ancora tantissimo

Milano cambia in continuazione. A Porta Nuova ci sono sempre più grattacieli, in Buenos Aires stanno rifacendo la pista ciclabile e i marciapiedi saranno ancora più larghi: diventerà impossibile scorrazzare in auto ma pazienza, saranno felici i residenti e, soprattutto, i commercianti. Poi, hai visto che tocco di internazionalità durante la Fashion week? Senza parlare della Design week. Insomma dai, inutile negarlo, la City sta al passo con i tempi, con i suoi pro e contro, ma sicuramente non se ne sta ferma. Immobile. Eh no, qui ci sono sempre cose da fare. Ecco perché, trovare alcuni locali che restano uguali nel tempo può diventare una sorta di sicurezza. Un porto sicuro, dove il tempo se non si è proprio fermato, almeno ha rallentato, in una sorta di sospensione rassicurante. L’idea è quella di fare un giro nei bar storici di quartiere di Milano, quelli che sono rimasti un simbolo nonostante gli anni che passano e che mantengono un appeal contemporaneo alla stregua di una specie di patrimonio dell’Unesco. Difficile crederci? Ecco, facciamoci un giro in questi bar di quartiere e poi mi dirai!

Bar Magenta

Non si poteva che partire da qui. La faccenda è seria perché ha un retrogusto assolutamente amarcord. Il Bar Magenta mi rimanda indietro nel tempo, agli anni dell’università in Cattolica e ai pranzi o alla birretta all’ora dell’aperitivo finita la lezione. Siamo in via Carducci e l’insegna è sempre la stessa. Ha cambiato qualcosa nel corso del tempo ma conservando una caratteristica che ne esalta il dna: è sempre pieno di gente. Sì ma mica solo turisti. E no, così sarebbe troppo facile. Al Bar Magenta ci sono anche locals, milanesi che si ricordano com’era la città e la guardano oggi con un tocco di malinconica percezione della realtà. Sicuramente è tra i locali storici di Milano,  aperto nel lontano 1907, un punto di riferimento in zona universitaria, quella della Cattolica. Ecco, se penso al Bar Magenta mi viene in mente l’inclusività. Qui sono passati studenti universitari, turisti, intellettuali, manager e uomini d’affari. E se la città cambia in continuazione, il Bar Magenta resta sempre lì.
Bar Magenta - via Carducci 13, Milano - tel. 028053808

Bar Basso

Ci catapultiamo in zona Città Studi. Qui finiamo in un’altra istituzione milanese, se parliamo di bar storici di quartiere, non può mancare il Bar Basso. Un altro pezzo di storia, da bere, di Milano. E gli spunti per raccontarla questa storia sono diversi. Da più di quarant’anni il Bar Basso se ne sta in via Plinio e accoglie la Milano più frizzante. Meta prediletta di designer e architetti, diciamo di creativi in generale, è un punto di riferimento praticamente per tutti. Proprio qui è nato il mitico Negroni Sbagliato, negli anni Settanta. La storia è ormai nota ai più e, per questo, la condensiamo con estrema sintesi: il barman Mirko Stocchetto nel preparare un Negoni utilizzò, pare per sbaglio, dello spumante al posto del gin, come prevedeva la ricetta originale. E dall’errore nacque il Negroni Sbagliato. Amatissimo all’aperitivo perché con una gradazione alcolica minore rispetto al classico e quindi più beverino. E a proposito di aperitivi, al Bar Basso si fa come una volta, con lo Spritz che viene servito in bicchieri giganti. Scordati il discorso happy hour perché qui si beve e basta e può bastare così. Da mangiare, all’aperitivo, arriva al tavolo qualche patatina, due olive e noccioline. Stop. Che bellezza!
Bar Basso - via Plinio 39, Milano - tel. 0229400580

Bar Picchio

In Porta Venezia il bar di quartiere storico è senza dubbio il Bar Picchio. Una sorta di vera e propria istituzione, in via Melzo, sembra una baretto distratto e un poco trasandato, in realtà è un “place to be”, amato soprattutto da una clientela giovane, con un piglio un poco hipster, anche se ormai il termine pare meno utilizzato per descrivere l’alternativo con un tocco vintage. Ecco, qui lo spunto retrò lo si ritrova praticamente dappertutto, con il risultato di trasmettere quel senso di informale familiarità. L’aperitivo è il momento in cui poter bere un cocktail o una birra, qui non si va troppo sul complicato, gustandosi anche qualche piatto di pasta fatto in casa, con focacce e patatine. Si mangia e si beve, senza spendere un granché. C’è sempre chiasso, un clima assolutamente festoso e tanta gente che arriva ed esce, come dovrebbe essere in ogni bar di quartiere che si rispetti. Negli anni si è ritagliato un ruolo anche modaiolo nell’eclettica Porta Venezia che lo rende una meta in cui poter incontrare anche qualche volto più o meno noto che passa di qui per una sosta veloce. Aperto tutti i giorni, dalla mattina a tarda sera, resta chiuso solo la domenica per riposare. Esattamente come si faceva una volta.
Bar Picchio - via Melzo 11, Milano - tel. 0229531433

Camparino in Galleria

Crocevia di storia e moda. Camparino in Galleria, ci spostiamo a due passi dal Duomo, è un altro bar storico assolutamente da menzionare, se stiamo parlando della tradizione milanese. Collocato proprio nel salotto buono di Milano, da qualche anno si è rifatto il look per restare al passo con i tempi. Più che un restyling si è trattato solo di qualche tocco per non risultare sciupato agli occhi di chi si ferma per bere il solito aperitivo firmato Campari in Galleria. Al bancone, arredato proprio come un tempo, tra un tripudio di specchi ed eleganza, costa meno rispetto alla rinnovata sala al primo piano, con vista sulla Galleria. Qui si può anche ordinare qualche piatto dalla piccola cucina. Ma il meglio di sì lo tira fuori restando al piano di sotto. Una volta si beveva il Rabarbaro Zucca ghiacciato e il bar si chiamava Bar Zucca. Oggi c’è una versione moderna con il Campari che si affianca al rabarbaro, con un retrogusto alle erbe. Il passato che si rinnova nel presente, senza mai rinnegare la sua storia. Uscendo in Galleria, il Duomo a pochi passi è ancora più bello.
Camparino in Galleria - Piazza del Duomo 21, Milano - tel. 0286464435

Bar Quadronno

Restiamo in centro, non troppo distante dell’Università Statale e Crocetta. Il Bar Quadronno è aperto dal 1964, quindi in fatto di storia può tranquillamente dire la sua, ed è una sicurezza se si parla di panini. Adesso, una volta si chiamava senza troppi problemi “paninoteca”. Ora occorre essere un po’ più sofisticati ma certamente qui si può trovare la stessa fragranza, intendo quella del francesino farcito con ogni amenità e riscaldato alla piastra, di un tempo. È aperto fino a tardi, per concedersi un paninozzo quando scatta quella fame della madonna ad una certa, nei primi anni di attività era apprezzato anche per il suo panino con il salmone affumicato. E no, io non c’ero ancora ma me lo hanno raccontato. Sembra una banalità pensare a un panino farcito con ogni squisitezza gourmet ma alla fine degli anni Sessanta il panino era semplicemente una michetta farcita con salame o prosciutto. L’innovazione di allora stava proprio in questo. Il cavallo di battaglia? Il “Praga completo”, preparato con prosciutto di Praga, Brie e patè di selvaggina. Se ne sta nel menù dalla notte dei tempi. Storico.
Bar Quadronno - via Quadronno 34, Milano - tel. 0258306612

Foto di copertina dalla pagina Fb di Bar Basso 

  • VITA DI QUARTIERE
  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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