​Organizzalo tu un tradimento in lockdown

Pubblicato il 29 novembre 2020 alle 08:00

​Organizzalo tu un tradimento in lockdown

Tranquilli, si tradisce con più ansia, ma come prima: nella pausa pranzo e online, in sicurezza.

Tempi duri per tutti, solita tiritera, tempi durissimi per chi già prima non poteva contare su una relazione priva di adrenalina e imprevisti. E il gusto sta proprio lì, potrebbe obiettare qualcuno, certo, verissimo, ma alla fine “l’happy ending” - concedetemelo - compensava tutto. Ora no, tra zone gialle, arancioni e rosse non si sa più nemmeno da dove iniziare e molti gettano la spugna o, peggio, cercano altrove; online.

Se nelle zone gialle si tradisce come prima, ma nella pausa pranzo. In quelle arancioni l’amante bisogna sceglierlo nello stesso comune e non si può portarlo al ristorante. In quelle rosse ci si muove per comprovati motivi di lavoro e di salute, eppure anche in queste zone c’è chi continua a tradire.

«Per alcune persone —soprattutto nelle zone rosse— l’adulterio è anzi percepito come una specie di roulette russa. Per loro è come fare sesso non protetto. A spingerli è il fascino del proibito: vogliono farlo proprio perché è vietato» spiega Alex Fantini, ideatore del portale Incontri-ExtraConiugali.com


In tempi di Coronavirus, molti cercano l’amante con meticolosità guardando al futuro e molti altri ancora ricorrono al web per fare sexting e distrarsi un po’ in attesa di poter concretizzare la loro scappatella. Altri ancora non si lasciano influenzare dalle regole e non si accontentano di rimanere nell’ambito virtuale. Tra gli audaci, vi è chi semplicemente non crede che vi sia alcun rischio ad incontrare una persona al di fuori del proprio ambito familiare, chi sente forte il desiderio di ribellarsi rompendo le “regole” delle zone rosse e chi vuole avere la sensazione adrenalinica dell’azzardo di esporsi al virus. Si, astenersi dal fare commenti scontati, c’è chi ama il rischio all’eccesso, non stupiamoci.

E poi ci sono anche i cari vecchi pantofolai, quelli che hanno fatto impennare il dato sul calo del desiderio in questo 2020. La mia libido la metto in standby e mi dedico ai dolci, vedi un po’… tu chiamala, se vuoi, compensazione, ma non solo subentra anche la paura, l’incertezza e quindi uno stato d’animo generale che mal si predispone a nuove storie o tradimenti, già di per sé un vero e proprio Tetris organizzativo.

Secondo MioDottore oltre due italiani su cinque (42%) per ora non hanno intenzione di cercare attivamente l’anima gemella.

- Quasi un quinto degli italiani in questo momento sperimenta l’approccio via app e social network (24%), mentre più di uno su dieci (11%) rivaluta i propri amici single;

- Le chat rappresentano un filtro che mette a proprio agio (42%) e fa osare di più (19%);

- La mascherina è il nuovo terzo incomodo: per l’88% dei rispondenti è proprio questo accessorio fondamentale a minare il dating.


Ma come è possibile, allora, fare nuove conoscenze? Se per molti si tratta di una vera mission impossible, altri sfoggiano piani di riserva: tra questi trionfano le iscrizioni ad app di incontri o l’uso dei social media e l’evergreen delle presentazioni tra amici o amici di colleghi; da non sottovalutare anche i corsi e i workshop online, utili per estendere la propria rete di conoscenze. Inoltre, per più di un italiano su dieci questo è il momento per rivalutare la propria cerchia di contatti più stretti, guardando con altri occhi anche chi, prima del lockdown, non si aveva considerando minimamente. E da friendzone all’altare è un attimo!

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