Altro che crostini gourmet: i cicchetti old style di Venezia

Pubblicato il 28 maggio 2023

Altro che crostini gourmet: i cicchetti old style di Venezia

Tra cucina gourmet e fast food, a Venezia farsi un aperitivo “alla vecchia maniera” è ormai un'impresa. Ma per fortuna c'è lui: il cicchetto, salvavita indiscusso del bacaro tour e della tradizione veneziana.Tra mille versioni e rivisitazioni ne ha passate tante, ma è sempre rimasto fedele alle sue radici: dal latino ciccus, già dal nome si preannuncia come un bocconcino veloce e sfizioso. Proprio quello che serviva agli uomini di mare per limitare gli effetti delle ombre di vino, scolate d'un fiato prima di salpare. E tu sei pronto a partire? Seguimi in questo viaggio tra le calli di Venezia per scoprire che aspetto (e che sapore!) hanno i veri, imperdibili cicchetti.

In Strada Nova


Un posticino che ha riacceso in me la speranza che non è tutto della tradizione isolana è perduto, l'ho trovato nella strada più turistica di Venezia. Strano ma vero, anche nel marasma di Strada Nova, puoi ancora goderti l'autentica cucina veneziana Da Luca e Fred. La vetrina di questo bacaretto è strapiena di cicchetti, che onorano le ricette originali: baccalà mantecato in carrozza, capesante gratinate, polpette di carne e di pesce, folpetti in guazzetto e melanzane fritte ripiene (solitamente con affettati e formaggio).
Da Luca e Fred, Cannaregio, 1518, Venezia – Tel.: 041716170 

A San Marco, dietro Palazzo Ducale


Rimanendo in tema frittini, altro cicchetto che a Venezia ha fatto la storia è la moeca, che dal dialetto veneziano significa "morbida". Si tratta di un piccolo granchio che viene allevato a ridosso della Giudecca, di Chioggia e di Burano e pescato solo nel periodo della muta, quando il suo carapace è particolarmente morbido. Solitamente le moeche vengono nutrite, negli ultimi istanti di vita, con del rosso d'uovo e poi pastellate e fritte. Le femmine della specie masenete vengono invece lessate e condite solo con aglio, olio e prezzemolo.Tanto rari quanto buoni, questi granchietti si possono assaggiare da Trattoria alla Rivetta, per un cicchetto venezianissimo nel cuore dell'isola.
Trattoria Alla Rivetta, Salizada S. Provolo, 4625 - Venezia. Tel.: 0415287302

A San Polo:

Fronte Rio Marin


Tra i cicchetti veneziani più puri e sempre più introvabili ci sono loro: i bovoeti, la versione veneziana dell’escargot, ma più piccola e carina. Anche se a prima vista sono sicuramente meno appetitosi rispetto ai bocconcini di pane farciti, in pochi locali (ma buoni) resistono ancora oggi. Se l’idea di provare un cicchettino in via d’estinzione ti affascina, vai all’Osteria Ae Saracche e assaggialo senza pensarci troppo su.
Osteria Ae Saracche, Fondamenta Rio Marin, 847/D, Venezia – Tel.: 0413099283

Al Merca’ del Pesse


Se c’è una cosa che non può mancare nell’enciclopedia dei cicchetti veneziani, sono i moscardini in rosso. Se non li hai ancora mai assaggiati, la tua prossima tappa è per rimediare. Da I Compari Pulperia questi sapori sono ancora fedeli alla ricetta della nonna: moscardini nostrani in bassa cottura, con polpa di pomodoro Datterino, cipolla di Tropea e un pizzico di peperoncino. Anche folpetti (polpi lessati e serviti tiepidi con sale, pepe, olio e limone) e sarde in saor (fritte e marinate con cipolla, uvetta e pinoli) non sono da meno. Tutti cicchetti per chi non teme i sapori forti e per chi vuole andare oltre il mitico crostino.
Osteria I Compari Pulperia, Campo de la Pescaria, 255/A, Venezia – Tel.: 3292183540

A Castello, in calle


Per un assaggio bello sostanzioso di venezianità, non farti mancare i fiori di zucca fritti, ripieni di mozzarella e acciughe: altro classico intramontabile che conquista tutti i palati. E se non sei ancora soddisfatto, prova anche le melanzane fritte con ripieno di prosciutto e mozzarella. A Castello c’è un posticino dove vale la pena prendere entrambi: si chiama Osteria A La Scuela e con i suoi frittini fa impazzire i Veneziani da generazioni.
Osteria a la Scuela, Salizada de le Gatte 3183/A, Castello – Venezia. Tel. 0415285916

A Cannaregio:

Sul ponte


A Venezia sin dai tempi dei mercanti, l’aperitivo non è aperitivo senza un mezo vovo duro co’ l’aciugheta. Noto e scelto solo dai pochi veri intenditori, l’uovo sodo con l’acciuga e una puntina di maionese è ingiustamente sottovalutato dai molti. Puoi provare questa combo magica a Cannaregio, proprio sul ponte accanto alla Chiesa di Santa Maddalena. Lì c’è la Vecia Carbonera, una cantina bella grande che si presta per le compagnie numerose. Oltre a questa specialità, nella vetrina dei cicchetti trovi i classici crostini della tradizione: quelli farciti con i sapori di mare come sarde fritte, baccalà mantecato e alici con un ricciolo di burro.
Cantina Vecia Carbonera, Rio Terà de la Maddalena 2329, Cannaregio,Venezia -Tel. 041710376

in zona Casinò


Sempre a Cannaregio, a due minuti dal Casinò, c’è La Corte 1642: il bacaro perfetto per darsi alla polentina col salume. Perché Venezia non è tutta pesce e cipolla, ma anche affettati saporiti che ben si accompagnano con un cubetto di polenta grigliata o un crostino di pane scottato. Immagino che solo l’idea di un bocconcino di soppressa o di porchetta trevigiana, magari con del radicchio marinato, basti per convincerti.
La Corte 1642, Cannaregio, 1642, 30121 Venezia – Tel: 0414766026

In rio terà San Leonardo


C’è tramezzino e tramezzino, noi Veneziani lo sappiamo. Quello che merita di essere nella lista dei veri cicchetti, deve avere due caratteristiche fondamentali: dev’essere paffuto e mega farcito. Come quelli che trovi da H2NO, altra tappa per il tuo bacaro tour 100% veneziano. Anche di fronte a questa vetrina sarà difficile limitarsi a provare solo i tramezzini ma, se ti fidi dell’esperta, ordina almeno i due classici evergreen: quello con tonno e cipolline e quello con pancetta, gorgonzola e radicchio.
H2NO, Rio Terà S. Leonardo, 1815, Venezia – Tel.: 0419346774

In Fondamenta degli Ormesini


Fin’ora ti ho parlato dei tipici cicchetti da bacaro tour. Ma i bocconcini allo scottadito, in qualche localino come Oficina Ormesini, si sono rivelati perfetti anche per cene da fare colpo. Un cicchettino già amato dai mercanti, perché sfizioso e “di casa”, sono i canestrei e i peoci gratinai: cappesante e cozze nostrane che le mogli degli uomini di mare pulivano amorevolmente saltavano in padella e insaporivano con olio, aglio e prezzemolo, prima di cospargerli di pangrattato e cacciarli in forno. Polpa dal sapore di mare e panatura croccante: da semplice cicchetto a piatto di portata, che oggi puoi mangiarti anche in una cenetta coi fiocchi.
Oficina Ormesini, Cannaregio, 2689, Venezia – Tel.: 3483415910

Alla Giudecca

Il vecchio detto veneziano: “queo che no sofega, ingrassa” valeva l’invito a mangiare qualsiasi cosa, per quanto poco invitante potesse apparire. Comprese le seppe in nero, quella poltiglia color petrolio spesso accompagnata dalla polentina bianca o gialla. Ma i nostri nonni avevano ragione: se vai oltre l’apparenza, scopri con piacere che quel viscidume in realtà non è che del saporitissimo sugo al pomodoro e che il famoso nero di seppia è solo un colorante naturale insapore(!). Ora che forse ti intimorisce di meno, il mio consiglio è di provarlo da La Palanca, magari al tavolino fronte canale.
La Palanca, Fondamenta Sant'Eufemia, 448, Venezia – Tel.: 0415287719
 
Foto tratte dalle pagine FB e Google Places dei rispettivi locali.
Foto di copertina tratta dalla pagina FB de I compari
Foto di H2NO di Chiara Rigato

  • APERITIVI MEMORABILI

scritto da:

Micol De Pisi

Nata e cresciuta nella terra dell’Arte e della Cucina per eccellenza, eccomi qua! Un’esteta golosa, 100% italiana, sempre affamata di Bellezza e di nuove succulente avventure. Amo la calma dei monti, ma vivo nella frenesia e nella mondanità della città.

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