La passione e il gusto delle origini, l'ambizione di far del buon cibo e dei cocktail raffinati un arte, l'ambiente moderno ma avvolgente e un atmosfera che sa essere sempre diversa, in base ai momenti e alle situazioni. A come animazione, T come tapas, I come intrattenimento, "Pi" come pizza e "Ko" per cocktail: Atipiko è una realtà recente in quel di Soffiano, tranquilla zona residenziale di Firenze, lanciata da giovani che hanno messo a sistema esperienze pluriennali fra mixology, cucina ed eventi. Un'esperienza unica: più che un ristorante, uno stile di vita.

Esperienze diverse, connubio ideale. Originario della provincia di Avellino, Michele Salierno è un organizzatore di eventi, con esperienze nel campo dell'animazione e della ristorazione. In Atipiko, ha coinvolto il fratello Giuseppe. Da Stigliano, paese della provincia di Matera famoso per un apprezzato pistacchio e il recente fiorire di murales artistici, arrivano invece Vincenzo Pasciucco e Marco Barisano. Vincenzo è un esperto di mixology con trascorsi a La Menagère. Marco ha appreso l'arte dei lievitati e della pasticceria nella pizzeria di famiglia, fino a elaborare un prodotto che va incontro ai gusti della piazza conservando una propria identità.

Atipiko sa attirare al primo sguardo. Con il suo grande bancone e la parete illuminata con luci dinamiche, il cui colore e la cui intensità variano in base all'orario e alla situazione, creando l'atmosfera perfetta per ogni evento. L'arancione per Halloween, ad esempio. O i toni soft dopo le 23, quando la cucina chiude e Atipiko si declina in lounge bar. Qua e là elementi di design, come le sedute alte che richiamano il bancone, l'astronauta e la scimmia di Seletti. Gli outift e divise di lavoro, che si legano con i colori al locale, sono a cura di In vestimi di Rocco Colangelo, a Stigliano.

La sala principale è all-around per aperitivo, cena ed eventi. Sulla destra, la saletta ristorante con la grande parete vetrato retroilluminata con inserti verdi, che richiama quella dell'altra sala e cui rimandano anche le sedie. Simbolo del locale è la decorazione a parete in pietra di Gorgoglione (Only stone di Giovanni Sansone / Growinart srl), dipinta da Giovanni Di Sisto, raffigurante una donna che guarda al futuro e piena di rimandi alla storia del locale. L'ambiente polifunzionale è anche ideale per meeting, cene aziendali e feste informali con buffet, con opzioni variabili fra 25 e 35 euro.

Atipiko è un posto dove passare una serata piacevole con gli amici o conoscerne di nuovi, grazie alle serate dedicate agli eventi con musica live e non solo. Una serata che inizia all'insegna delle tapas e dei drink, per poi proseguire fra tartare, pizze (classica, fritta, padellino, Pinsa) e panini, accompagnati da drink che spaziano dai vini ai cocktail, la cui carta cambia ogni tre/quattro mesi con gusti e colori caratterizzanti.

Allo spritz sono dedicati il "Giovediamoci" e una lista ad hoc sul menu, nelle varianti Limoncello, Italicus, Seven, Aperol, Campari e le novità Bellini, Garibaldi e Cynar. I "Classici atipici" sono rivisitazioni di grandi classici. Il Gin Fizz si veste di un colore sempre nuovo: dal blu al viola e ora verde smeraldo, conferito dall'utilizzo del melone verde accanto a gin, limone, zucchero e albume. I Signature di Vincenzo dipendono dall'ispirazione e giocano su una serie di abbinamenti di sapori e dalle proposte della cucina, in particolar modo dai dessert fatti in casa. Per tutto novembre ci sono in carta Lampone e cioccolato, Rosa canina e zenzero, Mango e mandorla.

Le tapas dell'aperitivo hanno radici spagnole, ma anche un legame con la precedente esperienza di Vincenzo a La Menagère. Le top seller sono il Tacos croccante con tartare di tonno e il Bao con gamberi fritti, salsa agropiccante e misticanza, cui farà compagnia questo autunno quello con il pulled pork. Aria di casa (lucana) fra gli aperitivi, con il caciocavallo e la salsiccia nel tagliere che celebra origini e presente e con la montanara a base di salsiccia e crema di patate, che si aggiunge a quelle con pomodoro e mozzarella e Carbonara.

È pronta a sorprendere anche la pizza, una napoletana contemporanea cui Marco ha dato un tocco personale: bordo pronunciato ma croccantezza maggiore del modello di riferimento, un ideale compromesso con il "palato" fiorentino. Viene cotta a bassa temperatura, a 360 gradi rispetto ai "classici" 380 e oltre due minuti di cottura, è molto alveolata e si scioglie in bocca pur essendo più croccante della napoletana contemporanea.

Tra le più gettonate c'è La Lucana con pomodoro, fior di latte, salsiccia piccante, caciocavallo silano e olio extravergine del Frantoio Marsico. E, per i buongustai, occhio qua e là ai peperoni cruschi di Senise. Bassa e croccante, come da manuale, la pinsa. Fatto in casa anche il panino bun per gli hamburger di manzo e il pulled pork.

Guardano alla stagionalità i dolci. Accanto al tiramisù classico e al pistacchio di Stigliano, dessert che lasciano il ricordo senza appesantire il palato, i semifreddi cambiano forma e gusto in base a quello che propone il mercato. E il piacere del caffè è firmato da Cokito, azienda familiare della provincia di Cosenza.

Oltre ai cocktail studiati e sempre nuovi, da Atipiko si brinda anche con una scelta di vini interessanti quanto accessibili. Ci sono i celebrati bianchi campani, dalla Falanghina al Greco di Tufo, ma anche il Pinot Grigio e i Traminer della friulana Rauscedo. Ci sono bollicine di qualità e ci sono i rosati italiani e spagnoli, senza dimenticare rossi come l'Aglianico beneventano e il Chianti (anche Riserva) con cantine nuove e mai scontate. Il resto lo fanno l'atmosfera, le persone e le serate di un posto pronto ogni volta a coinvolgere e stupire.
