Le eccellenze made in Salento: stelle, forchette e riconoscimenti ai nostri talenti.

Pubblicato il 27 novembre 2018

Le eccellenze made in Salento: stelle, forchette e riconoscimenti ai nostri talenti.

In un mondo in cui è sempre più difficile districarsi nel mare di offerte che quasi si equipareggiano, bisogna pur riconoscere le eccellenze. Tra formati innovativi e vecchie trattorie, il riconoscimento oggettivo del merito è diventato sempre più raro lasciando spazio alla customer experience e ai feedback personali, il più delle volte sinceri, ma non sempre. Ecco perché - anche se sono dell'opinione che un amico che ti dice “Vacci in quel posto che è figo” sarà sempre più potente di qualsiasi strategia marketing avanguardista - abbiamo deciso di parlarvi di alcuni dei locali che si sono contraddistinti per merito oggettivo. Il Salento cresce tanto, sotto ogni aspetto, e com'è ovvio che sia vista la nota tradizione culinaria, crescono anche i vestali della cucina salentina d'eccellenza, o in generale chi sa operare in questo mondo, distinguendosi dai grandi numeri.

Via Acaja, 2 – Lecce


Se è vero che i riconoscimenti servono per obiettività e conferimento merito, allora significa che tra i nomi che citiamo ci saranno i prossimi Bottura. Con estrema gioia facciamo i nostri complimenti a Floriano Pellegrino e Isabella Potì: i giovani, bravi e propositivi chef di Bros', vincitori della prima Stella Michelin in Salento (so proud of you, guys!). Già da tempo circolavano rumors che sono stati confermati proprio in questi gioni durante la celebrazione all'Auditorium Paganini di Parma. Al di là degli ovvi e ormai riconosciutissimi livelli eccelsi, quello che mi colpisce di questo posto è l'energia e la forza. Le belle idee devono essere sempre accompagnate all'audacia per esprimerle (Goethe lo diceva meglio di me, ma il senso resta questo). Nessuna ispirazione o influenza che non sia quella che proviene dalle proprie intuizioni e dalle suggestioni che l'amore per questa terra consiglia. Floriano incoronato da Forbes come uno tra i talenti under 30 più influenti d'Europa (sì, avete letto bene), e Isabella tra le 20 pastry chef migliori per il Gambero Rosso. Lontano dai ghirigori barocchi e dall'horror vacui dei fronzoli delle facciate leccesi, il Bros' si concentra su esperienze culinarie tout court grazie anche a un design iper minimal e contemporaneo. 

Litoranea Santa Maria di Leuca Otranto, km 5 - Gagliano del Capo


Se cibo e cocktail sono senz'altro parte fondamentale di un'esperienza, lo è senza dubbio e per grande parte la location. Se ne parla tanto, se ne scrive molto: la narrazione dei luoghi prende sempre più piede, e viene chiamata Placetelling. Significa raccontare quello che si vede e si avverte in un preciso luogo, le suggestioni che vengono a galla e le intuizioni più recondite che invece teniamo per noi. Questo e molto altro è un luogo: motivo per cui si è scelto di istituire un premio anche per le migliori location. Food and Travel Magazine 2018 Italia Awards, una importantissima manifestazione che ogni anno si tiene in Sardegna – che in fatto di luoghi ha solo da insegnare – ha assegnato a Gibò – Luxury Club & Weddings - il premio di migliore location. E basta dare uno sguardo alle pagine social per comprenderne le ragioni. Tutto è studiato nei dettagli, complice la scenografia naturale: dal lavoro di light design a quello prettamente decorativo. È per questa ragione che Gibò è stata scelta come cornice per il proprio giorno indimenticabile (per i meno romantici precisiamo che ci riferiamo alla ricorrenza del matrimonio) da tanti personaggi celebri che ne hanno apprezzato la portata emozionale.

Parliamo ora di uno dei riconoscimenti più rinomati e ambiti d'Italia: le forchette rilasciate da Gambero Rosso. Lecce e provincia vantano ben 5 ristoranti premiati con due forchette.

  Via Vito Fazzi, 15 - Lecce



Partiamo da quello che porta il nome della chef, Alex. Ok, qui si parla d'eccellenza nel vero senso della parola. Crudi di pesce che valgono la pena (e la felicità) di spostarsi da qualunque zona del Salento voi proveniate, provare per crederci. La cucina è ricercata e curata nei dettagli – mise en place favolosa -, ma senza perdersi in virtuosismi di sorta ed esercizi di stile. Tutto è, invece, molto immediato e diretto a migliorare il rapporto e l'esperienza dei clienti, quasi più ospiti. Ingredienti studiati e abbinati in modo audace, mai azzardato, per dare vita a un equilibrio tra tradizione e innovazione difficile da raggiungere, grazie a contrasti forti, ma delicati. Servizio attento e gentile, mai invadente.

 

Via 47 Reggimento Fanteria, 5 - Lecce



Passiamo a uno dei fiori all'occhiello del capoluogo leccese e non solo per il livello culinario. Parliamo ovviamente del Nazionale, una location molto fine, dal design urban e discreto che evoca le suggestioni retrò e vintage. Si contraddistingue, senz'altro, per carattere e versatilità. Pensato per regalare un'esperienza sensoriale ai propri clienti, il Nazionale vi accoglie sia a pranzo che a cena, con un menù di cui vi consigliamo 3 dei piatti proposti: spaghettone cotto nel latte di mandorla (colatura di alici, pistacchio, arancia e ricotta), carbonara con uova bio e guanciale stagionato (sì, amo i carboidrati nel caso non si fosse capito) gambero viola, orata sashimi (soia, liquirizia, wasabi e cous cous di miglio).

Via Elisa Sansonetti, Str. di Servizio - Gallipoli


Si potrebbe pensare che a Gallipoli si vinca facile già grazie a una location che di per sé merita tutte le stelle e le forchette del mondo. Ma questo non impedisce a chi lavora nella città bella di impegnarsi quotidianamente e lavorare duro per rendere una città come Gallipoli interessante sotto ogni punto di vista. È ovvio che non è difficile trovare un buon posto in cui cenare bene e a base di pesce fresco. Ma attenzione: qui non si parla di mangiare bene, ma di vivere esperienze percettive indimenticabili. Motivo per cui due forchette son state riconosciute al Vigneto del gusto. Location incantevole , atmosfera intima e discreta e cucina studiata nei dettagli grazie all'esperienza di Franco Tornese, chef del Vigneto. Non un semplice ristorante, ma una valida offerta a gastronauti, foodies ed enoturisti. Un'attenzione particolare per educare i clienti alla reperibilità dei prodotti e alla stagionalità, nel pieno rispetto dei ritmi naturali.

 Via dei Bacini, 89 - Porto cesareo



Porto Cesareo è una delle località più rinomate del Salento: questo significa che per eccellere bisogna confrontarsi con tanti e tanti competitors. Ma c'è chi non ha timore di questo perché è convinto che investire nel proprio territorio sia una missione a cui non si può rinunciare. Con 25 anni di lavoro e impegno alle spalle, Aqua Restaurant (Le Dune Suite Hotel) si agigudica due forchette grazie a tanta esperienza, pur non perdendo in freschezza e originalità. Un menù da capogiro (seppia scottata al nero con cime di rapa su letto di polpa di riccio, per dirne una) e soprattutto location da sogno: pranzo o cena vista mare è un'esperienza che vale la gioia fare.


È arrivato il momento di nominare anche un paio dei tanti vincitori di una forchetta. Per il momento abbiamo scelto di parlarvi di Lemì e Le Macare.

Via Vittorio Emanuele II, 16- Tricase


Il primo si trova a Tricase, nel profondo Sud Italia, erede di segreti e custode di preziose ricette che si tramandano come in passato, nei sapori che hanno il profumo della terra in cui siamo cresciuti. Lo chef Ippazio Turco conosce molto bene i colori e le suggestioni salentine tanto da potersi permetterse twist di innovazione e modernità senza mai allontanarsi dall'autenticità degli ingredienti che impiega. La piazzetta che ospita il Lemì ha il preciso scopo di sottolineare il contrasto tra la semplicità e la genuinità dell'idea e la ricercatezza e l'estro dell'esperienza culinaria.

Via Mariana Albina, 140 - Alezio


Non poteva mancare nella nostra lista uno dei posti che se anche non avesse forchette o riconoscimenti, sarebbe senz'altro degno di menzione. Le Macare di Alezio, a cui è stata riconosciuta una forchetta, si caratterizza per una fedeltà ossequiosa alla cucina salentina: ingredienti e prodotti freschissimi e preparati nel pieno rispetto della reperiblità sia pure con echi che risentono dei nuovi trends e di nuove intuizioni.

Via Paladini, 44 – Lecce


Il vero sabor de Cuba: questa è la definizione che il Colonial dà di se stesso. Un viaggio nei profumi e nei sapori esotici. Cocktail bar dalle suggestioni tropicali, il Colonial si affaccia su una delle stradine del centro storico leccese più frequentate. Cocktail caraibici alcolici e non . Divanetto, maioliche, finestre, specchi e rampicanti che vi faranno immergere nell'atmosfera dell'arcipelago caraibico. Una selezione vastissima di oltre 300 eitchette di rum, le calde note musicali in sottofondo: tanto basta per guadagnarsi – meritatamente - la menzione nella lista dei migliori rum bar d'Italia. La prestigiosa premiazione è avvenuta in occasione della sesta edizione dello “ShowRum – Italian Rum Festival”, uno dei più importanti eventi al mondo e primo in Italia dedicato al rum e alla cachaca, organizzato da Leonardo Pinto, esperto di rum a livello internazionale. Due giorni in cui si sono alternati che hanno visto coinvolti 10 mila partecipanti, 50 paesi, 400 etichette e 9000 litri di rum versati.

Altri due locali del capoluogo leccese sono stati selezionati e inseriti nella prima guida dedicata ai bar d’Italia in cui è possibile trovare un ampio assortimento di rum e personale qualificato.

Via Paladini 17 – Lecce


Sulla stessa stradina su cui si affaccia il Colonial, ma pochi passi oltre, troviamo un'eccellenza salentina. Avete presente quel sentimento di nostalgia che ci coglie anche quando in un posto non ci siamo mai stati? I tedeschi avranno sicuramente una parola per indicarlo. Infatti esiste ed è Fernweh. Ed è esattamente quello che il capoluogo leccese ha avvertito quando, non ancora avvezzo al cocktail bar, ne ha sentito subito l’esigenza e la mancanza. Pionieri del concept, Diego e Andrea hanno probabilmente il monopolio della drink list a Lecce. Quando hanno aperto il loro locale, Quantobasta (dai locali abbreviato in QB), era impensabile una proposta di soli drink, senza cucina, senza stuzzicherie, senza neanche finger food. Solo cocktail di altissimo livello in uno spazio compatto e ridotto, in cui non c’è possibilità di seduta, ma che offre una drink list infinita e di grandissimo livello e la possibilità di bere immersi un'atmosfera tipica dei ruggenti American Twenties. Quanto basta, appunto, per partecipare al temporary rum affianco alle Scuderie del Colle (Roma).

Via 140° rgt fanteria, 11 – Lecce


Ora è il momento dell'eccellenza in fatto di bar et similia. La Guida Bar d'Italia 2018 del Gambero Rosso, la guida che riunisce più di 1300 indirizzi  dislocati in tutta la penisola, ha assegnato il premio Bar dell'Anno, contest promosso da Illy, al 300mila Lounge di Lecce, punto di riferimento del capoluogo leccese.
Premiato “per l'innovativa visione imprenditoriale, la qualità dell'offerta complessiva anche della mixology, la ricerca della materia prima e sensibilità ai temi sociali e di sostenibilità ambientale”. Il bar leccese conferma dunque un primato già raggiunto 5 anni fa.


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scritto da:

Federica Miggiano

Ho iniziato prima a scrivere poi a parlare e camminare. Mi piace l’inchiostro, ma non ho tatuaggi. Da bambina volevo fare la ballerina, poi sono finita a studiare Filosofia. Nel tempo libero mi chiedo cosa voglio fare da grande. Amo il cinema, la fotografia, la musica live e i carboidrati.

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