Incroci in musica: la nuova voce fuori dal coro nel panorama musicale veneziano

Pubblicato il 30 settembre 2025

Incroci in musica: la nuova voce fuori dal coro nel panorama musicale veneziano

Sabato 4 ottobre inizia a Venezia una nuova rassegna musicale: Incroci in musicaL’iniziativa nasce da Università Ca’ Foscari Venezia, Fondazione di Venezia e Fondazione Università Ca' Foscari, con la collaborazione di Veneto Jazz.

Sorella di Incroci di civiltà, festival letterario ormai noto all’interno del panorama culturale veneziano, si articola in sei appuntamenti, ospitati all’interno di importanti scenari: a Venezia centro storico il Teatro Goldoni, il Teatro la Fenice, l’Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino, a Marghera l'M9 – Museo del ’900.

Si affiancano e susseguono musicisti provenienti da diverse parti del mondo, con diversi generi musicali, per un dialogo interculturale tra sonorità lontane.
Ai momenti di concerto seguono talk di approfondimento con gli stessi artisti. 

Inaugura la rassegna, sabato 4 ottobre, il sassofonista e compositore norvegese Jan Garbarek (in foto), figura di spicco nel panorama jazz internazionale. Insieme al suo gruppo, Jan Garbarek Group, e con la collaborazione musicale del percussionista indiano Trilok Gurtu, si esibisce a partire dalle 20.00 al Teatro Goldoni. 

Qui sono acquistabili le prevendite. Gli studenti possono comprare i biglietti a prezzo ridotto di 10 euro, alla biglietteria del Teatro Goldoni.

Di seguito gli appuntamenti successivi:

Domenica 9 novembre 2025 - ore 18.30.
Sale Apollinee - Teatro La Fenice   
L’antidote (Redi Hasa, Rami Khalifé e Bijan Chemirani)
Violoncello, pianoforte, oud e percussioni
Musica contemporanea persiana con sonorità mediterranee e influenze jazz e elettroniche.

Venerdì 14 novembre 2025 - ore 20.
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
Mano Manjari / Partho Sarothy 
Voce violino, sarod, percussioni
Musica originale e tradizionale indiana.

Venerdì 12 dicembre 2025 - ore 20.
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
Riccardo Tesi - Elastic 4tet 
Organetto, chitarra, percussioni, voce e arpa
Musica originale e tradizionale del centro e sud Italia.

Venerdì 23 gennaio 2026 - ore 20.
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Namritha Nori / Evren öNtaş Ensemble - Traces And Roots   
Voce, oud, bağlama, saz, contrabbasso, batteria/percussioni
Musica originale, greco-anatolica e sefardita.

Venerdì 30 gennaio 2026 - ore 20.
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Momi Maiga Quartet 
Voce, kora, violino, violoncello e percussioni 
Musica tradizionale senegalese con influenze di jazz e musica classica europea.

Venerdì 13 febbraio 2026 - ore 20.
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino 
Miras Silk Road Collective
Voce, liuti dutar, rawap e baglama; viella ghijak, tamburo a cornice dap
Repertorio tradizionale degli uiguri detto On Ikki Muqam.

Costo dei biglietti dal secondo al sesto concerto: 
15€ (intero), 10€ (ridotto), 5€ (studentesse e studenti di ogni ordine e grado)

Giovanni De Zorzi, direttore artistico di Incroci in musica, nonché docente di Ca’ Foscari, musicologo e musicista, ha risposto ad alcune delle nostre domande e curiosità.

- Com’è nata l’idea di questa rassegna musicale?

- L’idea era da tempo nell’aria ed era evidente un vuoto a Venezia: con Incroci vorremmo portare in città generi musicali poco o per niente rappresentati, secondo un’estetica di musica come incontro di culture. - Cosa pensa del panorama veneziano riguardo alla musica, alla concertistica? - Venezia è una città fortunata perché animata dalle attività di istituzioni musicali prestigiose come Teatro La Fenice, Fondazione Cini, Biennale Musica, Fondazione Querini Stampalia, Fondazione Levi, Conservatorio Benedetto Marcello. A queste si affiancano le varie proposte di privati come Veneto Jazz, partner di Incroci in musica, oppure di Asolo Musica, o di Musikàmera. Complessivamente c’è una grande offerta, per una città di circa quarantamila abitanti, che riesce a richiamare un vasto pubblico che proviene dall’area urbana, dalla regione, dall’Italia e spesso da provenienze sovranazionali.

- A che pubblico punta Incroci in musica?

- Prima di tutto agli studenti: ad oggi manca in Italia un’educazione musicale nelle scuole di base che, invece, puntiamo a dare. Pensiamo di far conoscere musiche poco note a quelle generazioni che ascoltano musica principalmente grazie a Spotify e Youtube, piattaforme che appartengono a pochissime majors e che veicolano musica, spesso molto commerciale, secondo algoritmi. Secondo noi, e secondo la ricerca etnomusicologica, in un singolo brano di musica, di qualsiasi genere sia, è immanente una intera cultura musicale che ci piacerebbe far conoscere agli ascoltatori, anche grazie agli incontri, aperti al pubblico e agli studenti, che si terranno il giorno dopo i concerti.

- Qual è la musica ‘più rara’ che potremo ascoltare?

- Ritengo quella tradizionale degli uiguri - minoranza turcofona del nord-ovest della Cina (ndr) - il 13 febbraio 2026.

- E si prevede di continuare con Incroci in musica nei prossimi anni?

- Sì, e questo è solo l’inizio. Ne ascolteremo delle belle!


In copertina: foto del Teatro Goldoni proveniente dalla sua pagina FB. 

 

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scritto da:

Martina Vascellari

Letterata / Clubber / Street food addicted

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