Cena di Capodanno dentro la barchessa: il percorso contemporaneo del ristorante Man’Inn

L'esperienza gastronomica di Capodanno proposta dal ristorante Man’Inn, ospitato nella barchessa di Villa Manin in provincia di Treviso, si inserisce in un luogo che porta con sé una storia stratificata.
Le mura quattrocentesche assorbono le voci di un passato lungo, mentre la sala principale espone un volto più asciutto, scandito da arredi essenziali, quadri astratti e un’illuminazione che non spezza la quiete dell’ambiente.
È qui che si muove la cucina guidata da Francesco Donaggio, classe ’97, una gestione giovane che lavora senza rumore, con un’idea di osteria contemporanea costruita su fermentazioni, stagionalità e riduzione degli sprechi.

Il menu di Capodanno segue questa traiettoria senza forzature.
L’ingresso è affidato a un calice di champagne di benvenuto e un raviolo di gambero rosso, ricotta e melograno. Una scelta che introduce con chiarezza l’approccio del locale: tecnica, contaminazione e attenzione al dettaglio.

Gli antipasti aprono un percorso più articolato, a partire dalle tagliatelle di seppia con ceviche di uva fermentata e ravanelli, per poi passare a un carpaccio di manzo arricchito da olandese al tartufo nero, stracciatella e cavolo nero.

Il ritmo del menu si mantiene costante con i primi: un risotto alle cime di rapa, latticello e ragù di lepre che richiama memorie più rurali, seguito dai ravioli ripieni di granseola con beurre blanc alla zucca e carciofi, dove l’influenza nordica convive con suggestioni italiane.

Nel secondo entra in scena il territorio, attraverso l’involtino di ombrina e verza con pilpil al miso e radicchio di Treviso. Una combinazione che racconta l’equilibrio tra ricerca personale e radici locali.
Come dessert una mousse al passion fruit con pan di Spagna alla rapa rossa, crumble al cacao e kiwi.
Come da tradizione, la cena si conclude con cotechino e lenticchie.

Il costo è di 120 euro a persona, con caffè, acqua e coperto inclusi.
Per info e prenotazioni: +390423463810