L’Uomo che è Tornato a Casa – Un anno dopo. Alberto e la sua Locanda Ponte Stella “Al Borgo”

Pubblicato il 10 ottobre 2019

L’Uomo che è Tornato a Casa – Un anno dopo. Alberto e la sua Locanda Ponte Stella “Al Borgo”

L’interno è più rifinito di quanto non lo fosse mai stato prima. Il giardino appare rinnovato e rinfoltito, e non a caso già quest’estate ha regalato grandi soddisfazioni, a pranzo come alla sera. L’illuminazione, poi, tutta nuova, conferisce a questo storico locale di Casale sul Sile un look che strizza un occhio alla tradizione ed uno al futuro. Insomma: quest’anno Alberto “Kruz” Crosato ha ulteriormente arricchito la sua creatura, la Locanda Ponte Stella “Al Borgo”, tanto nell’estetica quanto nella sostanza. La sostanza di una pizzeria che teme pochi confronti, di una steak-house con i controfiocchi, di una birreria con cucina assolutamente unica a Casale sul Sile. E, ciliegina sulla torta, si è trovato tempo e modo di ammodernare e climatizzare pure le 5 camere della locanda, con servizio bed&breakfast. Sono tornato dal buon Alberto a domandargli cosa voglia di più dalla vita…!

Alberto, eccoci qua, un anno e mezzo dopo l’apertura. O meglio la riapertura…
Eh sì, possiamo proprio dirlo. Ho riaperto qui al Ponte Stella perché questo è il mio personale locale storico.
 
Racconta un po’, ché i cenni di storia ci piacciono sempre tanto.
Un tempo si chiamava Il Gambero, ed era stato fondato da una famiglia che poi l’aveva lasciato a me, dipendente, 25 anni fa. Io lo tenni 12 anni, portandolo ad alti livelli sia in termini di qualità che di afflusso di persone. Ma la vita stressante che mi procurava non mi consentiva di godermi la mia giovinezza e così decisi di dedicarmi ad altro, seppur parzialmente a malincuore perché mi ci ero affezionato. Feci però grandi esperienze in giro per il mondo (Santo Domingo, Messico, Filippine, Malesia, Grecia, Irlanda, Belgio). Poi intrapresi una nuova attività a Treviso centro per 10 anni, l’ex Ugly Man, un pub che chiamai “Kruz”, mio soprannome all’estero. Però alla fine la passione per la cucina si è ripresentata. Quando si è presentata l’occasione di riprendere il Ponte Stella qui a Casale sul Sile, l’ho colta al volo senza pensarci troppo.
 
Specialità della casa numero 1: pizza napoletana.
Assolutamente sì. Napoletana verace, impasto lievitato 48 ore con Lievito Madre da grano antico Risciola, e farine 100% No-OGM, a km zero del Molino Rachello di Musestre, macinate lentamente a pietra.
 

Non a tutti, nel trevigiano, piace questo tipo di pizza, così verace.
Ma noi insistiamo: c’è gente che viene da fuori provincia apposta per mangiare la nostra pizza napoletana. Fermo restando che chi non ama la pizza alta e soffice, può scegliere quella con impasto Kamut integrale biologico, bassa e croccante.
 
Kamut autentico, di cui voi siete licenziatari, giusto?
Giusto. Il Ponte Stella può usare, panificare e utilizzare il marchio del più famoso grano khorasan biologico, per un impasto alternativo, sottile e croccante, che non si gonfia. Come dicevo, è un’eccellente alternativa alla pizza col cornicione alto.
 
E per chi voglia stare super-attento alla linea ma concedersi comunque una pizza?
Mi chiede l’impasto a base di soja, facciamo anche quello (durante la settimana). Supersottile e supercroccante. E poi abbiamo introdotto la Mozzariso, per i vegani, più una mozzarella senza l’enzima del latte, priva di lattosio, perfetta per chi è intollerante. Ognuno qui trova la “sua” pizza, insomma.

Oltre ad implementare la pizzeria, hai potenziato anche la cucina... Naturalmente di carne!
Quest’anno abbiamo migliorato in particolare la lista degli hamburger: ora abbiamo due tagli, classico black angus da 200 grammi, e poi il nuovo taglia magnum da 300. Naturalmente protagoniste della griglia restano sempre anche le nostre fiorentine e costate di angus irlandese e fassona piemontese.
 
Qualche novità pure nella snackeria?
Occhio che non è semplice snackeria… Lo chiamo “street food chic” e ci tengo molto. Devi provare il club sandwich con pane speciale ai 7 cereali!

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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