Alcune gelaterie di Bologna amatissime dai bolognesi

Pubblicato il 3 agosto 2025

Alcune gelaterie di Bologna amatissime dai bolognesi

Cremoso, vegano, ipercioccolatoso, al parmigiano o al caramello salato. A Bologna il gelato è diventato una cosa seria. Altro che “una palla al volo”: qui si parla di vere e proprie boutique della felicità, laboratori densi di gusto dove ogni coppetta è un esperimento, un ritorno all’infanzia, una botta di serotonina che profuma di nocciola o pistacchio di Bronte. Il rito del gelato non conosce stagioni: si consuma all’uscita da lezione, nella pausa tra due esami, al tramonto in centro o in una notte d’estate con gli amici. E la città risponde: tradizione, sperimentazione, porzioni da guinness o gelaterie super curate da fotografare prima di assaggiare. Abbiamo selezionato le otto tappe imperdibili: un mix tra quelle storiche, quelle con la coda fuori anche d’inverno e quelle che devi ancora scoprire.
Spoiler: ci ringrazierai.

Cremoso sotto i portici


Dal 1998, sotto i portici di via Galliera, al numero 49 c'è un micro-laboratorio dove si lavora solo d’estate, solo in piedi, solo per chi ama il gelato vero. Niente tavoli, niente distrazioni: solo coppette e coni serviti a mano, in fila, come in una panetteria d’altri tempi. Ogni gusto nasce nel retrobottega: zucchero di canna biologico, latte in polvere, proteine e una chicca tutta loro, il cuzu – una radice giapponese usata nelle diete – che alleggerisce il gelato senza togliere densità. Il pistacchio è il re della casa: lavorato a freddo, non pastorizzato, con pasta grezza e granella che scrocchia sotto i denti. E poi le granite siciliane, dalla ricotta di pecora al solito pistacchio, sempre tostato e mantecato a regola d’arte. Il cono piccolo parte da 2,50 €. Se esiste un gelato che non si scorda, si trova qui. Ma solo da marzo a ottobre.

Gelateria Galliera 49
Via Galliera 49/B, Bologna
Tel. 051246736

Stefan cel Mare


Gianni Cavallari faceva il programmatore informatico. Poi un giorno ha mollato tutto per aprire una gelateria. Con sua moglie Marzia e il figlio Mattia, ha trasformato un piccolo locale in via Santo Stefano in un tempio del gelato artigianale. Oggi, la loro Cremeria Santo Stefano è una delle più amate in città, e anche tra le più rispettate d’Italia: 22ª nella classifica delle migliori gelaterie artigianali d'Italia 2025. Il gelato è un omaggio alla crema in tutte le sue declinazioni: dalla “Sette Chiese” all’uovo alla “Delle Zitelle” con mascarpone e pinoli, fino alla crema libanese con fiori d’arancio, mandorla e pistacchio. I gusti cambiano ogni mese, le file non si accorciano mai. Il cono parte da 3 €,. Ciò che paghi è la consistenza vellutata nell’aroma che resta in bocca anche dopo. L'aria rarefatta da speziale provenzale ti fa cadere l'occhio anche tra macarons, cioccolatini, torte gelato e persino maritozzi. Una gelateria minuscola. Ma c’è tutto.

Cremeria Santo Stefano
Via Santo Stefano 70/C, Bologna
Tel. 051227045

Rivoluzione silenziosa


8 dicembre 1994. Mentre Bologna si copriva di nebbia e il Natale si avvicinava, Marina Marchiori e Giacomo Schiavon spalancavano per la prima volta la porta della Sorbetteria Castiglione, a due passi dal Torresotto. Era inverno, non era il momento giusto, e quei locali avevano ospitato per decenni la storica pasticceria Benfenati. Ma loro avevano un’idea chiara: cambiare tutto. Aprirono il laboratorio alla vista, chiusero le vaschette in pozzetti termici, fecero del cioccolato nero e del pistacchio verde la loro firma. E Bologna, dopo lo shock iniziale, se ne innamorò. Oggi quella stessa gelateria è un punto fermo della città: laboratorio a ciclo continuo, ingredienti selezionati, 12 gusti registrati – tra cui Michelangelo, Cremino Ludovico, Dolce Emma – e la linea Sanissimo, priva di lattosio, glutine, uova e zucchero raffinato. Prezzo medio? Circa 3,20 €. Lucio Dalla adorava il Moretto alla gianduia, un gelato su stecco nato da vecchi stampi per babà trovati in un armadio dimenticato. La Sorbetteria è tutto questo.

Sorbetteria Castiglione
Via Castiglione 44/D-E, Bologna
Tel. 0510391207

Dal seme al cono


Stefino nasce a Bologna nel 1998 da un’intuizione di Stefano Roccamo, romano trapiantato sui colli emiliani: produrre un gelato etico, sostenibile, completamente biologico. Quella che all’inizio sembrava una missione da integralisti è diventata un modello replicabile, con tanto di laboratorio centralizzato e punto vendita nella vivace via Luigi Serra, nel cuore della Bolognina. Roccamo ha rinunciato agli ingredienti industriali, perfino a quel 5% non certificato che la normativa biologica consente. Usa latte crudo di stalla a 6 km, baobab senegalese per addensare i sorbetti, e riso germogliato veneto al posto della soia. Il laboratorio a vista racconta un’altra cosa rara: la filiera. Oltre ai gelati classici, preparati con pochi grassi e poco zucchero, c’è un’intera linea vegan, con gusti sempre nuovi che ruotano secondo stagione. Anche coni e coppette sono gluten free e biodegradabili. La certificazione bio è solo il punto di partenza: qui si lavora con coscienza, ma senza spocchia. Il cono piccolo parte da 2,80 €. Il gusto è denso e se ti resta in bocca è solo una buona notizia.

Gelateria Stefino 
Via Domenico Zampieri 4/2C, Bologna
Tel. 0510418945

Estro gelato quotidiano


La trovi sempre aperta, anche d’inverno, anche la sera tardi. La Cremeria Mascarella, nel cuore della zona universitaria, è una certezza per chi cerca gusto e varietà, senza stagioni e senza formalismi. Qui si serve non solo gelato, ma cioccolata calda, muffin farciti, biscotti al gelato e torte al cucchiaio. Ogni giorno è un piccolo esperimento: tra i gusti stagionali spuntano meraviglie come la ricotta di pecora con fichi all’aceto balsamico o la crema allo zafferano, dorata e pungente, perfetta con il pistacchio salato. I classici non mancano — crema bruciata, fior di latte, fondente intenso — ma i nomi raccontano altro: c’è il Vermeer (zabaione, meringhe e pasta brisè) e il Guercino (fondente, pere e pan di Spagna). A voler essere precisi: la vaschetta costa 25 € al kg, ma non è questo il punto. Il punto è che, qui, un cono diventa un’opera d’autore, da completare col gusto del giorno o da chiudere con una granita alcolica allo spritz. Provatelo, prima di cena. Poi magari saltate la cena.

Cremeria Mascarella
Via Mascarella 30/B, Bologna
Tel. 3517025799

Arianna non ti salva


In via San Vitale, a un passo dalle Due Torri, c’è una bottega che non ha insegne urlate né coni extralarge. C’è solo un nome inciso con grazia: Il Gelatauro. E dentro, Giovanni Figliomeni, calabrese trapiantato a Bologna, che da oltre venticinque anni fa gelato come fosse calligrafia. Nessun additivo, nessun trucco: solo ingredienti puri, combinati con rigore quasi filosofico. Il laboratorio profuma di mandorle siciliane, cacao boliviano, bergamotto calabrese, vaniglia di Haiti. Ogni gusto è un racconto: il Principe di Calabria, con fior di latte, pan di Spagna e gelsomino, o la zucca alla cannella, tributo gelato ai tortelli emiliani. Il tè verde non è in polvere: è infuso, foglia dopo foglia. Persino il gelato allo zenzero viene da radici australiane cristallizzate con pazienza. Qui il cono parte da 2,70 €, ma ci si lascia sedurre facilmente da granite al gelsomino, creme al pistacchio di Bronte, gelati al cannolo o cioccolato al 70%. E poi ci sono i dolci da forno: girelle alla crema, biscotti al caffè, cantucci allo zenzero, lievitati che parlano di infanzie e forni di famiglia.

Il Gelatauro
Via San Vitale 98/B, Bologna
Tel. 051230049

Juan


A Bologna tutti conoscono Gianni. E non solo per il gelato. Gianni De Simoni, pesarese classe 1959, è uno di quei personaggi che non hanno bisogno di presentazioni: pesarese trapiantato a Bologna nel ’66 – dove si spostò “per colpa dell’estate troppo corta” – la sua prima gelateria l’ha aperta in via Montegrappa (ancora oggi quartier generale) nel 1976, dopo aver lasciato Riccione e un passato da muratore. I suoi gusti hanno nomi che sembrano titoli di racconti: “Che fatica farlo”, con mini bignè alla Nutella, o “Bacio della suocera”, e ancora “Crema dei desideri”.
Ogni nome nasce da un’idea, un aneddoto, una battuta appuntata nella notte. E ogni giorno, nella sede storica e negli altri punti vendita sparsi per l’Italia, si producono fino a 200 chili di gelato. Gianni oggi lavora con il figlio Davide e sogna una nuova apertura a Firenze o Verona. Nessun mito da star, nessuna vetrina gourmet. Solo il desiderio, tenace, di continuare a fare un gelato semplice, buono e personale, come quelli di una volta.

Gelateria Gianni
Via Montegrappa 11/D, Bologna
Via San Vitale 2/A
Tel. 051233008

Ctrl+Alt+Gelato


Un tempo scriveva software. Ora mantecati. Andrea Bandiera ha lasciato la tastiera nel 2004, in piena crisi da burnout informatico. Niente più debug: Bologna meritava un gelato serio. Così nasce Cremeria Scirocco, diventata negli anni una delle più rispettate d’Italia, anche secondo il Gambero Rosso. Bandiera lavora con latte crudo locale, frutta secca Pariani, cioccolato Valrhona, nessun colorante o additivo. La carica batterica del suo gelato è più bassa del 30% rispetto alla media, grazie a un processo maniacale di produzione. E i gusti? Albicocca e rosmarino, “due mandorle e gorgonzola”, il mitologico “Lassi Mango” con yogurt, cardamomo e mango Alphonso. Ogni ricetta è un progetto, mai casuale. Da Scirocco trovi anche ghiaccioli oltre il 50% di frutta, gusti vegani o gastronomici su misura (min. 3 kg), e semifreddi come il tiramisù fatto con pan di Spagna senza glutine e caffè Lelli. Prezzo medio: 3,50 €. E il nerd che fu? Esiste ancora, ma oggi sviluppa app per gelatieri. Perché da queste parti, anche l’algoritmo profuma di nocciola.

Cremeria Scirocco
Via Agostino Barelli 1/C, Bologna
Tel. 3453132947

In copertina: ​Sorbetteria Castiglione

 

  • VACANZE IN CITTÀ

scritto da:

Lorenzo Trisolini

Classe ’94, curioso per natura e sempre con lo zaino pronto. Dopo una laurea a Bologna e un’esperienza in Australia, ci sono tornato sei anni dopo, scoprendo una città che sa sempre sorprendermi. Osservo, ascolto e racconto quello che vale la pena vivere

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