Street Food a Padova: a te la lista di tutto ciò per cui vale la pena ingrassare
Pubblicato il 22 marzo 2019
Se la tartaruga è un esemplare in via d'estinzione, la colpa è dello street-food padovano. Lì dove una volta sorgeva un fiero six pack, ora tramonta una morbida pancetta. Ce ne siamo pentiti? Assolutamente no: esiste del cibo per cui vale la pena mostrare con fierezza le proprie rotondità e si chiama street-food.
Perché mi pare che su questo punto siamo tutti d'accordo: accarezzare un paio di bicipiti d'acciaio non sarà mai più godurioso di dare un morso al panzerotto filante. E se al panzerotto preferisci il fisico scolpito, è il momento di trovare lo street-food per cui sei disposto ad allentare la cintura di un buco senza voltarti indietro.
Ci siamo passati tutti: un fine settimana a Napoli e si torna con il "mal di pizza fritta". Dove ritrovare tutto il sapore della pizza farcita e cotta in olio bollente tipicamente partenopea, su al nord? Ordina al navigatore di portarti in Via Crescini 99 e gusta una delle pizze fritte di iDon. Impasto a lunga lievitazione, pizzaiolo di antica scuola napoletana e solo ingredienti freschi: un biglietto di sola andata per il cuore di Napoli.
Che tu le voglia mangiare in aperitivo, a cena, sul posto, a casa o passeggiando, il punto di riferimento per lo sferico e saporitissimo street-food è Rumori Polpetteria. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di concepire così tanti tipi diversi di polpetta (di carne, di pesce, vegetariane, vegane, dolci, gourmet) e di avere una voglia matta di provarli tutti. Per fortuna, Rumori ha visto oltre i nostri desideri più reconditi...
Alzi la mano chi non è cresciuto con l'appuntamento fisso della pasta a pranzo. Ebbene, la tradizione (e la voglia!) rimangono ma a cambiare è il tempo a disposizione. La soluzione sta nel magiare una box di bigoi cucinati espressamente con il sugo che preferisci, da Bigoi. Se hai la fortuna di poterti fermare, risucchia lo spaghetto ad occhi chiusi, assaporandolo al massimo, altrimenti mangia passeggiando, ma con gli occhi aperti.
Quando dopo l'aperitivo la fame ti assale, daPrette rappresenta il paradiso dello street-food. Ordina il tuo panzerotto e addentalo ancora fumante mentre sbuca dal sacchettino di carta. Spenderai tre Euro al massimo potendo scegliere tra gusti come parmigiana, speck e patate, gorgonzola e pancetta, e orticello.
Appena rinnovato nel look, ma invariato nella sostanza tanto cara ai padovani, il Bar dei Osei è il regno del paninetto con la porchetta. Uno spritz in piazza, seduti al tavolo a godersi lo struscio, la piacevole compagnia, ma soprattutto il tradizionalissimo pane e porchetta di uno dei bar più antichi della città. In alternativa, l'altrettanto noto tramezzino con le verdure.
La pizza storica di Padova si cuoce nel padellino, in forno a legna e si trova da Orsucci, poco distante da Prato della Valle. È disponibile in tre misure e i gusti più apprezzati sono anche i più semplici: margherita, marinara e marinara con l'acciuga. Se non hai mai provato la pizza stesa sui legami di alluminio a corta lievitazione che conquista i padovani dal 1922, il momento per farlo è ora.
Fritte al momento, anzi, fritte due volte come vuole il metodo olandese. I coni di patate fritte di Idem con Patate sarebbero golosi anche senza aggiunte ma come resistere ai 18 tipi di salsa che inondano abbondantemente la distesa di patatine che ti appresti a divorare? Una "ciccionata" del nord Europa che non ci facciamo mancare qui a Padova.
Orfani della pita e del souvlaki di tutta Padova unitevi. Al Suvlaki Greco puoi contare su una quindicina di panini pita e altrettanti piatti alla griglia e al forno tipicamente greci tra cui scegliere. Come se non bastasse, ci sono anche i dolci (come il baklava), vini e liquori tipici. Un peccato di gola che profuma di vacanza ... cosa c'è di meglio?
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Immagine di copertina di Suvlaki Greco
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.