Trattorie e stelle: i ristoranti preferiti da Diego Rossi di Trippa Milano

Pubblicato il 27 gennaio 2021 alle 13:19

Trattorie e stelle: i ristoranti preferiti da Diego Rossi di Trippa Milano

Ieri sera, 26 gennaio 2021, la “piucheconosciuta” giornalista di Amica Sara Porro ha fatto un’ora di diretta Instagram con uno degli chef più audaci e di talento del panorama italiano: Diego Rossi della Trattoria Trippa di Milano.
Il nome sarà sicuramente già noto ai più e le due bandierine che si stagliano nella mente della gente sono: frattaglie (bleah) e “è impossibile prenotare” (ah forse non fa tanto schifo ora, eh?).
L’intervista di Sara Porro, della durata di un’ora circa, tocca diversi temi partendo dall’esperienza di Diego per poi soffermarsi sulla sua idea di ristorazione: personale, etica e, come sottolinea spesso, godereccia.
Diego diffida pacatamente dei talent, è grande sostenitore del “fare gavetta” in più ristoranti, ma soprattutto ama in maniera viscerale cibo e convivialità. È uno chef fuori dagli schemi “militari” della brigata di cucina che durante questi periodi di chiusura non cucina, non pensa a piatti, ingredienti e pignatte, ma dopo anni di un lavoro duro si dedica alla lettura, ai giri in bicicletta e a un relax che, per chi nella ristorazione non ci ha mai lavorato, difficilmente può comprenderne il gusto. 

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Venendo a noi, all’argomento che ci interessa per riempire le nostre pance vuote dopo mesi di cucina casalinga (ahimé casalinga perché ce la dobbiamo fare in casa davvero), parte la domanda la cui risposta molti attendono: quali sono i ristoranti preferiti di Diego Rossi?
La giusta premessa di Sara Porro, condivisa dall’intervistato, è che gli chef o ti consigliano un amico o uno un po’ meno bravo di lui tendenzialmente. Ma uscendo dalla città dove ha la sua trattoria propone nomi davvero interessanti, alcuni di livello, alcuni più “alla mano” (che vorrebbe dire che non sono di livello? Né io né Diego Rossi siamo d’accordo). 
Lui specifica chiaramente che non gli va di dire chi è bravo e chi no, di consigliare i ristoranti, ma la “scarrellata” che propone esce con passione. Il mio parere personale è: sharing is caring! Io sinceramente apprezzo molto che un professionista condivida, filtrando con la sua competenza, i colleghi che fanno un buon lavoro. Mi permetto di riepilogare alcuni dei ristoranti citati dallo chef con qualche personalissima parola chiave o citazione dei locali che possa aiutare l’epifania di chi legge. 

Milano:
Trattoria del Gallo, Gaggiano (MI): “la trattoria dei Milanesi”
Rovello 18: osteria stellata di famiglia

Lombardia:
Lido 84, Gardone Riviera (BS): rigatoni cacio e pepe in vescica
Caffé La Crepa, Isola Dovarese, (CR): pianura Padana + il gelato

Piemonte:
Condividere, Torino: “condividere” di nome e di fatto
Repubblica di Perno, fraz. Perno di Monforte d'Alba (CN): le Langhe delle nonne

Liguria:
La Brinca, Ne (GE): si sente che è la preferita di Diego Rossi: “la vera cucina dell’entroterra ligure”

Friuli Venezia Giulia:
La Subida, Cormons (GO): bersi il Collio

Emilia Romagna:
La Capanna di Eraclio, località Ponte Vicini, Codigoro (FE): il delta del Po dal 1922
Osteria del Mirasole, San Giovanni in Persiceto (BO): “rassicurante come l’abbraccio di una mamma”
Ai Due Platani, Parma: “i tortelli più buoni della storia” (Diego Rossi)

Dulcis in fundo, se tutto va bene, in febbraio aprirà un’osteria (che non è una trattoria, occhio: in osteria si va per bere) in via Melzo a Milano e l’ispirazione l’ha avuta in primis da Il Tabarro di Parma e anche dall’Osteria Mulin Vecio a Gradisca d’Isonzo (GO). Non vediamo l’ora.


Immagine di copertina dalla pagina Facebook di Trippa - Milano

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scritto da:

Lorenzo Conato

Lavoro in redazione, ma la mia testa è sempre in cucina. Appassionato di cucina e mangiatore compulsivo. Cerco di coniugare i due aspetti a casa, ma finisco sempre in qualche ristorante dove si spende troppo (quant'è troppo?). Se è grigio non mi piace: le cose o sono bianche o sono nere. Non perdiamoci a discutere delle mezze misure.

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