10 agriturismi vicino Bologna dove mangiare bene (anche a buon prezzo)

Pubblicato il 17 agosto 2025

10 agriturismi vicino Bologna dove mangiare bene (anche a buon prezzo)

Immagina. A venti minuti dalle Due Torri l’asfalto lascia il posto al verde. Tavoli di legno, vigneti al tramonto, galline curiose come sottofondo: qui nasce la nostra selezione di agriturismi a pochi chilometri da Bologna. Cucina di stagione, tagliatelle tirate a mano, tigelle farcite senza fretta e calici di Pignoletto che ti rimettono in pace col mondo. C’è chi punta sull’atmosfera artistica e chi sul bio, chi coccola le famiglie con prati e fattorie didattiche, chi invita alle degustazioni in cantina o a una notte vista colli.
Partiremo proprio da Bologna e da lì ci muoveremo come in un piccolo tour tra colli e vallate: verso Castenaso e Pianoro, poi a Zola Predosa e Monte San Pietro, fino a scendere verso la Valsamoggia, sconfinare a Sasso Marconi e risalire verso Castiglione dei Pepoli. Un viaggio che non si fa solo in chilometri ma in sapori, storie e atmosfere da scoprire una tappa alla volta.

Vino e calanchi


La strada che sale verso Monte Paderno sembra portare fuori dal tempo: a ogni curva, il verde si infittisce, finché il profilo dei calanchi appare come un sipario che si apre su una scenografia naturale. Goethe li osservò secoli fa, oggi fanno da cornice al Fienile Fluò, un luogo che è insieme rifugio e palcoscenico. L'odore del pane caldo si mescola all’erba tagliata, mentre dal vigneto arriva il vento fresco della sera.
Un passo dentro e la vecchia stalla diventa un salotto di luci soffuse: tavoli in legno, voci basse, bicchieri che catturano riflessi dorati di Pinot Bianco e Müller Thurgau prodotti in casa. Un cameriere arriva con un cestino di crescentine fumanti, e la tentazione è quella di tuffarci subito prosciutto di Parma e mortadella cotta su pietra. Fuori, tra tappeti e cuscini, il food truck arancione aspetta il tramonto, quando il cielo si tinge di rosa e i calanchi sembrano prendere fuoco.
La cena è un viaggio nello stesso territorio che si intravede dalla terrazza: gnocchetti con finferli e tartufo estivo, carrè di Mora Romagnola con crema di Parmigiano 36 mesi, filetti di cervo accompagnati dalle verdure dell’orto. Ma qui il pasto è solo l’inizio: quando la luce cala, il paesaggio diventa parte di uno spettacolo diffuso, tra suoni, luci e racconti che si fondono con l’odore dell’erba e della terra umida. Dopo cena si può restare per vivere esperienze immersive che uniscono arte e natura, camminando tra gli alberi, ascoltando storie e lasciandosi guidare in un dialogo silenzioso con il paesaggio.

Fienile Fluò
📍
Via di Paderno, 9 – Bologna (BO)
📞 051 589484

Tagliatelle sul torrente


Il Setta scorre a pochi passi, il suo mormorio si mescola al profumo di legno e pasta fresca. Il Mulino degli Elfi, tra Ca’ di Landino e Baragazza, è un salto indietro di secoli: le vecchie macine salutano chi entra, la sala al piano alto conserva il tetto di castagno e le pareti in sasso, come quando qui si stoccava il grano. Ci si siede senza scegliere: il menù fisso a 30 euro arriva come un racconto in più capitoli. Antipasti di salumi e crostini caldi, tagliatelle al ragù o ravioli fumanti, poi baccalà in umido, agnello al forno o tagliata di manzo. A volte c’è cacciagione con polenta, a volte parmigiana di melanzane. Vino, dolci fatti in casa e caffè fanno da cornice a un pasto di confine, tra Emilia e Toscana. Fuori, nel frattempo, l'acqua continua a scorrere.

Agriturismo Mulino degli Elfi
📍
Via Alambra 18/20 – Castiglione dei Pepoli (BO)
📞 0534 898149

Luz e Folhas


Non è un nickname da social, ma un luogo reale: Rio Verde è il punto in cui la collina bolognese si tuffa nel bosco e si allunga fino a un torrente che sembra uscito da un film d’avventura.
Prati, alberi secolari e frutteti ti avvolgono appena scendi dall’auto. Qui non si viene solo per mangiare bene, ma per vivere una giornata intera: trekking, mountain bike, tiro con l’arco tra sagome 3D, orienteering o persino sci di fondo su pista sintetica. C’è chi sceglie una passeggiata tranquilla e chi rientra con le scarpe infangate e un sorriso enorme.
La cucina gioca in casa: orto biologico a due passi, uova freschissime, zafferano coltivato in azienda e produttori locali selezionati. Il menù cambia con le stagioni, ma tra tagliatelle al ragù, gnocchi con porcini e brasato al Sangiovese si rischia di alzarsi dal tavolo solo per finire direttamente in veranda, con vista sulla valle.
E quando il sole cala, succede la magia: la collina si riempie di lucciole e il Rio Verde si tinge d’oro. È il momento in cui capisci che qui la natura non è solo sfondo, è parte del gioco.

Agriturismo Rio Verde 
📍
Via Mongardino, 8 – Sasso Marconi (BO)
📞 051 6752513

Cartolina


In Valsamoggia la strada si arrampica tra vigne e calanchi, poi si apre su un cortile che sembra un fermo immagine d’estate: il blu della piscina, il frinire delle cicale, il profumo di legna e pane. Ca’ Isotta non è il solito agriturismo da cartolina, ma un’azienda agricola viva, dove l’orto è a due passi dalla cucina e il vino arriva dalle botti di casa.
Qui la giornata scorre lenta: si nuota, si prende il sole, si chiacchiera all’ombra con un calice di Pignoletto. Quando ci si siede a tavola, l’atmosfera resta la stessa – semplice, conviviale – e i piatti raccontano la stagione più che il menù: pasta tirata al mattarello e carni cotte come si faceva un tempo.
Il resto lo fanno i dintorni: sentieri che portano a castelli e acetaie, passeggiate tra filari e borghi, e quel silenzio di campagna che a fine giornata vale più di qualsiasi spa.

Agriturismo Ca’ Isotta – Fattoria Didattica
📍
Via della Provvidenza, 577 – Zappolino, Valsamoggia (BO)
📞 051 6703113

Comunismo in collina


Sul crinale di Sasso Marconi c’è un agriturismo che sembra un cantiere vivo: in cucina le mani impastano tortelloni, nei campi si raccolgono erbe aromatiche, in falegnameria il legno prende forma tra risate e segatura. È Il Monte, anima agricola e sociale di COpAPS, dove il pranzo diventa l’ultimo capitolo di una storia iniziata tra boschi e officine. Qui si lavora sodo per trasformare piante, miele e frutta in piatti stagionali e genuini, ma anche per trasformare fragilità in opportunità. La pasta fresca arriva dai laboratori dei Centri Socio-Occupazionali, il vino dai colli, le tigelle da mani che hanno trovato nel lavoro dignità e orgoglio. Fuori, un tappeto verde e il profilo del Contrafforte Pliocenico invitano a camminare; dentro, profumo di cucina e rumore di piatti pieni. Mangiare al Monte significa entrare in un meccanismo che gira senza sosta: agricoltura biologica, inclusione e accoglienza fuse in un’unica, grande tavolata.

Agriturismo Il Monte
📍
Via Castello 59  – Sasso Marconi (BO)
📞 051 845406

Nobile Corte


Ci sono “corti” che evocano castelli e dame, e poi c’è quella che ti accoglie tra filari di vite e il silenzio del Parco dell’Abbazia di Monteveglio. A pochi chilometri da Bologna, questa tenuta biologica è un piccolo regno a misura d’uomo e di natura: 12 camere affacciate su colline morbide, arredate metà in chiave rustica, metà moderna, dove la colazione non è un rito ma un manifesto — torte, marmellate, pane e caffè come se la giornata iniziasse sempre di domenica.
Il cuore batte nei vigneti, con il Grechetto Gentile a guidare una squadra che dal Pignoletto DOCG arriva fino ai blend senza solfiti, affinati in terracotta come ai tempi degli Etruschi. Qui un calice è la continuazione di un piatto — lasagne, rosette, battute al coltello — che parla il dialetto emiliano e sposa i sapori dell’orto.
E poi ci sono le degustazioni: 3 o 5 calici, salumi, formaggi e tigelle che diventano racconto del territorio.

Agriturismo Corte D’Aibo
📍
Via Marzatore, 15 – Monteveglio, Valsamoggia (BO)
📞 051 832583

Orto y Pasiòn


La Roverella non è solo un albero robusto che affonda le radici nella terra: qui affonda anche la fantasia in cucina. Un agriturismo che mescola campagna e mondo, dove il menu segue le stagioni ma si lascia contaminare da tecniche e sapori di latitudini lontane. Si parte dal territorio e si vola oltre, senza confini, senza rigidità. Nel menù degustazione da 40€ (5 portate), potreste trovare pane a pasta madre con crema di carote al timo, gazpacho di cocomero e cetriolo fermentato, hummus di rapa rossa con ceci croccanti, fino a empanadas di zucchina e basilico o dolci come pesca, avena e cioccolato. In cantina, solo vini naturali scelti con cura: etichette locali e internazionali che raccontano storie di vigne libere. Dal 2023 è tra le migliori osterie d’Italia secondo Slow Food, e basta una cena per capire il perché.

Agriturismo La Roverella
📍
Via San Martino, 1 – Zola Predosa (BO)
📞 338 8329620

Sotto un cielo buono


Guardare le stelle non è solo un invito. Quello che oggi accoglie gli ospiti con sorrisi e piatti generosi, nel 2004 era un rudere divorato dalle erbacce, senza luce né acqua. Cristina D’Errico e Luca Savoia hanno trasformato quell’angolo dimenticato di Monte San Pietro in un agriturismo che respira la tradizione e sa parlare anche il linguaggio della creatività. Il menù pesca a piene mani dai prodotti dell’azienda agricola e da eccellenze locali: maccheroncini al cinghiale, tagliata di manzo ai porcini, mascarpone con granella di fondente e nocciole. Non ci si limita a mangiare: ci si prende il tempo per stare bene, tra passeggiate nel bosco, tramonti che scaldano la pelle e bambini che corrono liberi. Ogni tavolo racconta una parte del viaggio, dalle prime cene di prova con gli amici fino a oggi, con un’anima rimasta la stessa: quella di un posto nato per essere condiviso.

Agriturismo GuardaStelle
📍
Via Pradalbino, 20/1 – Monte San Pietro (BO)
📞 392 6256320

Impero del Vino


Qui non parliamo del classico agriturismo, ma di un vero regno sulle colline di Pianoro: il Podere Riosto, 16 ettari di vigneti, una cantina all’avanguardia e una storia che sembra uscita da un romanzo. È qui che vive la leggendaria Vite del Fantini, pianta secolare salvata da un manipolo di appassionati e oggi protagonista di vini unici come lo spumante rosé For You e il Vecchio Riosto. Un patrimonio che si respira in ogni calice, dal Pignoletto al Barbera, fino a etichette rare.
L’esperienza non si ferma al bicchiere: l’agriturismo offre camere e appartamenti tra natura e panorami, ma anche un ristorante dove il territorio incontra l’eleganza. Il menù alla carta sfodera classici bolognesi e specialità di casa: crescentine e salumi, flan di Riosto, tagliatelle al ragù, lasagne, arrosti in salsa di Barbera e il tenero filetto di manzo all’aceto balsamico.
E se il vino è il filo rosso, il Wine Club è la chiave per entrare nel cuore del podere: anteprime, degustazioni, eventi e l’accesso privilegiato a un mondo dove ogni vendemmia è una festa e ogni brindisi, un pezzo di storia.

Podere Riosto – Agriturismo I Calanchi di Riosto
📍
Via di Riosto, 12–24 – Pianoro (BO)
📞 342 1065882

Ultima sosta


Il nostro tour piega a est, lungo il corso dell’Idice: a Castenaso l’ultima fermata ha un nome scritto in faccia al viaggio. La Sosta dell’Idice è prima di tutto un B&B da vivere: stanze curate, ritmo lento, una colazione “seria” che riempie il tavolo — torte intere, pane, confetture, salumi, tazze allineate come alla partenza di una gara. Fuori ti chiama la piscina: bordo ampio, acqua azzurra, il campo che fa da orizzonte. Qui il pomeriggio scorre tra un tuffo e due chiacchiere, poi si rientra a tavola.
La cucina parte dal territorio e non si vergogna di vestire bene i piatti. Antipasti fritti (anelli di cipolla, crocchette, chips con crema), bocconi di latticino fresco su pesto d’erbe con pomodorini e cialde di Parmigiano; tortelli ripieni saltati con erbette e listarelle di guanciale; tagliata scottata in padella; una millefoglie di polenta e funghi adagiata su fonduta; persino un boccone di pesce lucidato in salsa verde. Non è una carta “infinita”: cambia con la stagione, resta concreta e ben impiattata.
La casa lavora anche in ottica green (energia e acqua gestite in autonomia) e gli spazi fanno gola per feste e matrimoni, ma il cuore resta questo: dormire bene, svegliarsi meglio e avere la piscina a due passi. Per chiudere il giro senza fretta, con Bologna a un soffio e l’idea che la “sosta” sia, in realtà, il modo migliore per ripartire.

La Sosta dell’Idice
📍
Via XXI Ottobre 1944– Castenaso (BO)
📞 333 853 9116

In copertina Agriturismo Rio Verde
Foto tratte da Instagram

  • MANGIARE ALL'APERTO

scritto da:

Lorenzo Trisolini

Classe ’94, curioso per natura e sempre con lo zaino pronto. Dopo una laurea a Bologna e un’esperienza in Australia, ci sono tornato sei anni dopo, scoprendo una città che sa sempre sorprendermi. Osservo, ascolto e racconto quello che vale la pena vivere

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