L'aperitivo colorato di Frida Tapas Bar

Pubblicato il 21 luglio 2021

L'aperitivo colorato di Frida Tapas Bar

A Padova siamo abituati all'aperitivo alla veneta con spunciotti, taglieri e spritz o una bella "ombra de vin", a seconda dell'età. Qualcuno invece osa discostarsi dalla tradizione come Frida Tapas Bar, che propone in pieno centro, in Piazza dei Signori, cocktail d'autore e tapas per tutti i gusti.

Il locale è piccolino ma dispone di un ampio dehor dove puoi sederti con gli amici, proprio di fronte alla Torre dell'Orologio. In vetrina sono esposte alcune delle tapas che puoi ordinare, le polpette rigorosamente fatte in casa e i loro toast. Ogni tanto puoi trovare anche dei fuori menù. Ma non mancano mai le tapas classiche, i mini burger, le mini tartare, i cicchetti gourmet e le polpette, praticamente chiunque può trovare qualcosa che faccia al caso suo.

Certa che tutto faccia al caso mio, ho deciso di ordinare più o meno tutto il menù dopo essermi seduta a un tavolino in piazza. L'atmosfera è magica e chi vive le piazze lo sa bene; la giornata è quasi finita, il sole sta tramontando dietro l'orologio e inizi a rilassarti aspettando il drink. È stata dura scegliere il drink perché mi incuriosivano un po' tutti. Avrei preso il Time Sour, rum bianco con mango e passion fruit ma pensando ai piatti che avrei assaporato da lì a poco ho optato per il signature del locale, My name is Frida, con mezcal, lime, zucchero di canna, menta, soda e angostura. Risulta speziato, amarognolo, fresco e dissetante, una scelta azzeccata che si intonava benissimo anche ai colori vivaci dei bun dei mini burger.


Sono stati proprio loro le prime tapas che sono arrivate, belle da vedere e perfette per l'aperitivo; puoi prenderne una se ti fa gola o tutte e quattro senza che ti appesantiscano, visto che in due morsi il burger è finito. Tre dei mini burger sono di pesce e ho trovato particolarmente azzeccato l'abbinamento del salmone con la menta. Freschissimo! Anche il mini burger di manzo con la senape mi ha fatto esplodere le papille gustative al primo morso.


Subito dopo ho assaggiato la catalana di gamberi con verdure croccanti ed emulsionante al basilico, fresca e delicata, e poi il polpo scottato con patate, anche questo fresco ma con un gusto più deciso grazie alle olive taggiasche e ai pomodorini confit. Davvero buonissimo, non so se l'ho preferito alla catalana di gamberi perché era più gustoso o perché sono follemente innamorata del polpo.


La tapas che credo di aver apprezzato di più è stata la Affumicata, una tiepida crema di patate affumicata con calamari semi crudi. L'affumicatura non era troppo consistente, tant'è che mi è piaciuta moltissimo nonostante io di solito non ami i cibi affumicati, la consistenza vellutata dei calamari semi crudi mi ha fatto impazzire. È tra l'altro una tapas piuttosto consistente anche se può non sembrare, quindi puoi puntare su questa quando vuoi mangiucchiare qualcosa di più sostanzioso.

Anche le frittelline di ricotta, basilico e salvia arrivano tiepide. Si sente subito che sono fatte in casa e la salvia gli dà quella peculiarità e quella freschezza che solitamente non si associa alle frittelle. Ho pensato subito che potrebbero essere perfette come snack da dividere, anche se c'è il rischio di litigarsi l'ultima visto che sono piccoline e una tira l'altra. Nel dubbio, meglio prenderne una porzione a testa.


Avendo finito il cocktail, ho preso un rosè per accompagnare le mini tartare. Quella di manzo è un tocco di classe: viene servita con sopra un po' di burratina e vine grattugiato direttamente al tavolo il rosso d'uovo cotto a bassa temperatura. Inutile dire che fa la sua bella scena, sia mentre viene grattugiato il rosso d'uovo che la presentazione finale della tartare. Da menzionare la particolare bontà delle altre due mini tartare. Quella di salmone è semplicissima con dei semi di sesamo nero che ne accentuano il gusto ed è proprio questo che mi è piaciuto: sapori semplici che si esaltano a vicenda. La mini tartare di tonno invece è più elaborata perché ha sulla superficie un crumble alla mediterranea con pomodori confit essiccati e grattugiati, olive taggiasche e capperi fritti. Un sapore che risulta sia delicato che esplosivo. Da provare!



La tapas di battaglia di Frida è quella che chiamano Terra Bruciata, composta da due fette di mozzarella su crumble di pane alla siciliana con tartare di gamberi rossi e lime. Viene presentata su un piattino e potrebbe confondersi per l'antipasto di un menù di tutto rispetto, sia per l'accuratezza sia per quanto sazia rispetto alle altre tapas.


Come ultimo assaggio ho mangiato i cicchetti proposti da Frida, che non sono però i cicchetti a cui siamo abituati. Se ordini i loro cicchetti gourmet, infatti, ti arriveranno al tavolino delle striscioline di focaccia ben più grandi di quello che ti aspetteresti. Anche gli accostamenti sono singolari: leggendo prosciutto crudo con burrata, guacamole e scaglie di cioccolato fondente potresti sgranare gli occhi, certo, ma ti sfido ad assaggiarlo. Qualcuno invece potrebbe alzare il sopracciglio leggendo capocollo, fichi e formaggio caprino, magari chi ancora non conosce le gioie che possono donare i formaggi uniti alle confetture di frutta. Quando invece arriva il cicchetto salmone, crema di piselli e yogurt, in realtà dai quasi per scontato che la crema verde sia avocado, visto che salmone e avocado potrebbero essere considerati la coppia del millennio. Al primo morso, invece, la crema di piselli ti fa capire di aver sottovalutato i piselli per tutta la vita. Il cicchetto gourmet che chiamano Dolce Salato è una piccola chicca: gorgonzola, mascarpone, mirtilli e miele. Nonostante siano particolari, ho trovato tutti gli accostamenti azzeccati e mi è quasi sembrato che chi li ha pensati volesse inserire un minimo comune denominatore tra tutti: il retrogusto dolce.

Un'esperienza che ti consiglio di provare anche più volte per assaggiare tutto il menù!

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scritto da:

Samantha Capuzzo

Sono Samantha, meglio conosciuta come Sam di Magna Padova. Mi dicono da sempre che non faccio altro che pensare al cibo, così ho deciso che pensare al cibo sarebbe diventato il mio lavoro.

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