Quando la passione diventa professione: ecco Bruno della Terrazza Sorriso

Pubblicato il 16 luglio 2018

Quando la passione diventa professione: ecco Bruno della Terrazza Sorriso

Fino a dieci anni fa lavorava nel commercio. E se la cavava pure bene. Ma c’era una vocina che continuava a sussurrare nell’orecchio di Bruno Bego: innamorato pazzo della buona cucina e soprattutto del mondo del vino, Bruno non riusciva a pensare ad altro. Fu così che decise di tentare il grande salto, e di trasformare in professione quella che al tempo era “solo” una grande, immensa passione. Oggi fa il maître e il sommelier alla Terrazza Sorriso, il ristorante fronte mare più “in” di Jesolo Lido. Qui, seduto a pochi metri dalla spiaggia, tra un calice di prosecco e due assaggi di crudo ho tentato di carpire a Bruno i segreti di questo locale, aperto dall’Hotel Villa Sorriso di Piazza Brescia appena un anno fa, e già diventato un locale amatissimo.

Bruno, che filosofia seguite alla Terrazza Sorriso?
Guarda, secondo me ogni ristoratore dovrebbe dare al cliente ciò che vorrebbe lui se fosse un cliente: stare bene, sentirti coccolato, venire consigliato, essere seguito e naturalmente mangiare e bere bene. Questo è il principio-cardine a cui tengo. Il cliente deve uscire da una serata nella nostra Terrazza esclamando “Ma che bene sono stato!”
 
Un “messaggio” che deve partire nella cucina, naturalmente.
Chiaro. Qui c’è una ristorazione semplice a livello di ricette, ma ricercata a livello di materia prima e di servizio. L’attenzione al cliente si traduce nell’attenzione ai dettagli.
 

Parlando di menù, quest’estate come vi caratterizzate?
L’idea per l’estate parte sempre dagli antipasti: sette od otto antipasti stagionali, tutti di pesce crudo o cotto tranne uno. E poi qualche bella insalata, che non può mai mancare.
 
I vostri piatti di crudo?
Gamberi rossi siciliani, scampi nostrani, tartare di tonno, carpaccio di branzino nostrano, salmone marinato.
 
Cotto?
Capesante e canestrelli di Caorle gratinati al forno.
 

Veniamo ai primi, vostro fiore all’occhiello già l’anno scorso.
Dunque. Premesso che offriamo sempre almeno un primo piatto a base non di pesce, tutti gli altri sono specialità di mare. Dai risotti di pesce agli spaghetti con vongole e bottarga, passando per i tortelloni fatti in casa con ripieno di ricotta e limone saltato con scampi freschi e fiori di zucca freschi. Diamo molta attenzione alla selezione della pasta. Ad esempio per i nostri spaghetti al nero usiamo lo spaghetto di semola di grano duro Benedetto Cavalieri. Le penne invece sono quelle di Felicetti, che facciamo allo scoglio con cozze e gamberi.
 
Per quanto riguarda i secondi? Immagino occhio di riguardo al pesce fresco.
Certo, in primis il branzino, che con la sua delicatezza soddisfa un po’ tutti i gusti: il nostro branzino sfilettato croccante, passato in piastra qualche minuto, che viene servito con verdurine alla julienne, assieme a quinoa e soia. E poi altri pesci dell’adriatico sempre lavorati, sfilettati e piastrati, e serviti con riso nero venere. Ci piacciono i filetti, come il tonno in crosta di pistacchi e mandorle, servito con verdure scottato. Non manca naturalmente il fritto misto di mare, in diverse configurazioni. E poi il pesce alla griglia, scampi in primis.
 
E se voglio mangiare carne, posso?
Eccome! Tagliata di manzo o filetto di manzo: sempre e solo tagli di carne pregiata, dall’angus irlandese ad una fassona piemontese super selezionata.
 

Ok, basta così con la cucina. Parlami un po’ della cantina, visto che sei sommelier!
Volentieri. Anche quest’anno abbiamo scelto di non esagerare con l’assortimento, per maturare la nostra carta dei vini un po’ alla volta, in base alla clientela che viene alla Terrazza Sorriso. Col tempo abbiamo capito che il cliente del nostro ristorante è attratto anzitutto dalle bollicine e dai bianchi: di conseguenza quest’anno abbiamo sviluppato soprattutto queste due categorie di vini, restando però fedeli al territorio.
 
Vini veneti, quindi.
Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige, Lombardia, qualcosa dal Piemonte, dalla Liguria e anche dal centro-italia.
 
La bollicina e il bianco fermo che qui vanno per la maggiore?
Bollicine sicuramente prosecco, prosecco DOCG superiore di Valdobbiadene. Bianco fermo, un vino che ci caratterizza moltissimo è il Tocai del Lison: un vino autoctono di questa zona e del Friuli.
 
E se voglio bermi un rosso?
Beh, abbiamo più di qualche buon rosso! Abbiamo tagli bordolesi come il cabernet e il merlot, nelle varianti barricate o meno, freschi o meno freschi; vini riserva, rossi dei colli asolani, rossi veneziani e trevigiani… Insomma, la scelta non manca neppure col vino nero, infondo.

Chiudiamo in bellezza, anzi in dolcezza. In un locale così non posso mancare i dolci fatti in casa.
Ci mancherebbe! Abbiamo dessert classici, preparati dallo chef Christian, come il tiramisù e la creme brulé. E poi creazioni dedicate alla stagione…. Ad esempio quest’estate, consiglio di concludere una cena da noi con due dessert estivi di nostra invenzione: l’insalatina di fragole con ricotta dolce e cioccolato bianco, oppure il cremoso allo yogurt con mango e papaya freschi a pezzettoni e un pizzico di polvere di wasabi.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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