Saint Patrick Beer Shop: «vi insegniamo a comprare la birra a occhi chiusi»

Pubblicato il 4 ottobre 2022

Saint Patrick Beer Shop: «vi insegniamo a comprare la birra a occhi chiusi»

Francesco Petruzzelli e il suo team spiegano come scegliere una birra dalla sua etichetta senza sbagliare

Quante volte, invitati a casa di amici, avete voluto fare gli splendidi e, invece della classica bottiglia di vino, vi siete avventurati nel mondo della birra? Scommettiamo che vi è successo. In quei casi, il problema resta sempre e solo uno: che etichetta scegliere? Lo stile brassicolo e i sapori vanno abbinati esattamente come accade nel mondo del vino. Ma essendoci poca formazione sul tema, anche da semplici appassionati, fare la scelta giusta non è facile. Siamo andati da Francesco Petruzzelli, creatore del Saint Patrick Beer Shop di Barletta, per chiedere qualche consiglio pronto all'uso.

Francesco, come possiamo far capire i nostri gusti a chi sta dietro al bancone?

Chi sta dietro al bancone sa quando deve tirar fuori le sue doti da “psicologo”. La prima domanda da fare a un cliente inesperto e se preferisce la birra amara, dolce, secca, acida. In base alla prima risposta, si parte in un percorso che deve portare a capire la preparazione del cliente. Così si passa a vagliare il pasto da abbinare: un pranzo, una cena, l'aperitivo o la semplici meditazione. C'è anche chi beve la birra “solo” perché a sete. Poi chi viene da noi, può comprarla anche per portarla a casa o regalarla. Questa è la terza domanda: è per te o per qualcun altro? Infine, andiamo a indagare la provenienza preferita: c'è chi ama lo stile americano, chi quello belga, chi quello tedesco.

Lattine o bottiglie: cosa cambia?

Prima della pandemia è nata l’esigenza non creata dal mercato, ma dalle aziende brassicole, di immettere delle birre in barattolo. In passato, abbiamo notato che il sapore era contaminato dal metallo. Ma oggi tutto è cambiato. All’interno della confezione non c’è più il contatto tra birra e alluminio: è stato aggiunto un materiale neutro. Inoltre, la grafica delle lattine permette di scatenare il famoso fenomeno dell’acquisto del libro dalla copertina. Diventano quasi oggetti da collezione. Per chi vuole puntare sul vetro, meglio scegliere bottiglie scure. Poi, al gusto, ormai non c'è più alcuna differenza.


Abbinamenti: cosa comprare se a casa vogliamo farci un hamburger, una pizza o un piatto di pasta?

Allora per l'hamburger consiglio una Weizenboch Vitus Weihenstephaner: 7,7% di alcol, con una funzione precisa, esaltare l’affumicatura della carne e pulire il palato anche dalle salse, senape e bbq, ma anche da bacon abbrustolito o uovo fritto.

Per la pizza, scegliamo un abbinamento tradizionale, con una classica Pils o Lager. Tra queste consigliamo La Sud di Baladin: 4,5% di alcol, note latenti di agrumi, che vanno a contrastare acidità pomodoro e mozzarella. Infine, per un piatto di pasta all’arrabbiata consiglio una Black Ipa. Puntiamo sulla Reebers Hopsfull: 7% di alcol, adattabile anche a grigliata mista e tagliere di formaggi. Funge da “estintore”.

E sul dolce?

C'è una birra per tutto. Consiglio di scegliere un tortino al cioccolato da abbinare a una Stout.

Birra pugliese artigianale: quali sono i brand da tenere d'occhio?

Se il birrificio esprime il km zero, vale la pena considerarlo. Il must del territorio pugliese, tra provincia di Bari e Bat, per noi è la produzione di Rebeers.

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scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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