Un giro incredibile tra i locali più artistici di Milano

Pubblicato il 8 aprile 2025

Un giro incredibile tra i locali più artistici di Milano

La rivoluzione intesa come celebrazione del cambiamento positivo, dell’innovazione e delle scoperte. Ecco il tema di “Push the Button”, il contest artistico-culturale alla prima edizione che celebra la street art. Un’opportunità per giovani talenti che possono esprimersi attraverso l’arte urbana. La data da segnarsi è il 25 ottobre 2025, quando cinque artisti verranno invitati a Garage21, a Milano, per la finalissima, dove esprimeranno la loro visione dal vivo. Chi vince? Potrà realizzare un’opera sulla facciata della sede di Milano dei City Angels, l’associazione che ogni anno aiuta le persone senza dimora in via Taccioli, a Milano.

Per partecipare occorre proporre una propria opera, compilando l’iscrizione via web (https://ptb-pushthebutton.com/#iscrizione), entro il 27 luglio 2025. La partecipazione è gratuita. Le cinque opere più belle saranno selezionate per la finale di ottobre quando gli artisti dovranno poi realizzarle con bomboletta o con pennello. Un’opportunità per mettersi alla prova e dare libero sfogo alla propria creatività, fondendo l’arte con lo spirito urbano di Milano. Adesso la voglia di fare un giro alla scoperta di qualche chicca artistica è elevatissima. E se poi venisse fame o una irresistibile sete? Niente sbatti, basta fermarsi in questi locali molto artistici proprio appena finito il giro alla mostra e continuare a fare in modo che la magia non si rompa. Che bellezza!

Al Gam (Palestro)

Appena posso mi faccio un bel giro nei giardini di via Palestro, lato Villa Reale. sì, mica c’è solo quella di Monza. Bisogna fare un giro per rendersene conto. Per capire l’importanza, basti pensare che qui passò Napoleone Bonaparte, con la moglie Giuseppina, nel 1796. Ma fu anche la dimora del maresciallo Radetzky, sì lo stesso del celebre locale in Moscova e pure quello della marcia. Dai, non dirmi adesso che non l’hai mai sentita. Di fianco c’è anche il Gam, la Galleria d’Arte Moderna con il suo bar. LùBar ha un’anima sicula, come i proprietari, dei bellissimi interni e degli esterni che sono a metà tra un giardino e una serra. Tutto molto bello, perfettamente artistico. Un’ambientazione davvero fiabesca che merita senza dubbio una visita, prima o dopo quella alla Villa Reale.
LùBar - via Palestro 16, Milano - tel. 0283527769

Alla Fondazione Prada (SouPra)

Ci spostiamo a SouPra, South of Prada, uno dei quartieri più frizzantini del periodo che si crede la nuova NoLo, ma non ditelo ai Nolers che sennò si arrabbiano. Dentro la Fondazione Prada, in largo Isarco, c’è il Bar Luce che pare un locale di un film. Mica un caso, perché il designer è il regista americano Wes Anderson, sì proprio quello dei Tenenbaum, che ha ricreato un’atmosfera molto vintage, che pare di stare in un bar dell’Italia anni Sessanta. Dopo una visita alla Fondazione Prada, ci si può fermare qui per un caffè per un pranzo con un panino gourmet. C’è una sorta di magia che si respira stando seduti che risulta difficile spiegare a parole. La potenza dell’arte!
Bar Luce - Largo Isarco 2, Milano - tel. 0256662611

Saliamo fino al sesto piano della Fondazione Prada, sulla terrazza del Ristorante Torre. Vista che unisce un approccio nostalgico molto industrial dello Scalo, a una prospettiva aperta che abbraccia tutta Milano. Location che io prediligo per un aperitivo con vista, ma si può mangiare anche al ristorante che a cena propone risotto o uno spaghettone al burro e acciughe del Cantabrico, per proseguire con calamari in tempura oppure un secondo Torre in condivisione, che varia in base alla disponibilità della stagione. Tanta arte, come le opere sulla cappa del caminetto nella zona bar di Lucio Fontana, per non dimenticare mai che siamo in un ambiente che non smette neanche per un istante di guardare e far guardare l’arte. Un sollievo appaganate per la vista.
Ristorante Torre - via Giovanni Lorenzini 14, Milano - tel. 0223323910

In Triennale (Parco Sempione)

Il Parco Sempione è uno dei miei posti del cuore. Sarà perché per andare in ufficio passo sempre di fronte alla Triennale oppure perché quando arriva la primavera è ancora più bello trascorrere la pausa pranzo sull’erba del parco. La Triennale ha sempre un programma di mostre che riesce ad accontentare praticamente tutti. Dopo la visita artistica c’è tempo di fare un aperitivo, basta salire al quarto piano alla Terrazza Triennale. Ovviamente vale la pena stare nei tavoli all’esterno, tanto adesso la stagione lo permette. Ottimi i signature cocktail per l’aperitivo che, da qui sopra, è assolutamente con vista.
Terrazza Triennale - viale Emilio Alemanga 6, Milano - tel. 3346778784

Alla Pinacoteca di Brera

Dopo una visita alla Pinacoteca di Brera, ci si può fermare al Caffè Fernanda. Il nome? Un omaggio a Fernanda Wittgens, la direttrice che riaprì il museo nel 1950. Un inno al design che rispetta perfettamente l’ambiente storico. Spicca un bancone sormontato da un grande dipinto, che gli amanti dell’arte sapranno riconoscere sicuramente, ma ci sono anche tante altre opere sparse sulle pareti, per sottolineare l’anima assolutamente artistica del posto. Si può ordinare un caffè oppure fermarsi per un pranzo, con la cucina del bistrot che è affidata allo chef Marco Valneri. Ci si può fermare al Caffè anche senza visitare il museo. Ma vale la pena concedersi anche una visita alla Pinacoteca per rendere l’esperienza artistica assolutamente totalizzante.
Caffè Fernanda - via Brera 28, Milano - tel. 0272263264

Alle Gallerie d’Italia (in Duomo)

Ci spostiamo in Piazza della Scala, alle Gallerie d’Italia. Ogni prima domenica del mese l’ingresso al museo è gratuito. Meriterebbe una visita anche il giardino della Casa del Manzoni, aperto nel 2015, per fare una passeggiata tra i tigli e le magnolie che in questi primi giorni di primavera regalano una seppur breve splendida fioritura. All’interno delle Gallerie d’Italia c’è Vòce Aimo e Nadia, il terzo indirizzo milanese di Aimo e Nadia Moroni, binomio che non necessita certo di presentazioni nella ristorazione meneghina. Caffetteria e bistrot per un pranzo dopo la visita al museo, ma il ristorante propone anche un menù ricercato, che esalta la cucina italiana, con spaghettoni Gerardo di Nola, riduzione di crostacei e gamberi “viola” marinati alla maggiorana, per proseguire con un secondo di pese, pescato del giorno con bietole all’olio, riduzione di miele con aceto di vino bianco e salsa all’aneto.
Vòce di Aimo e Nadia - Piazza della Scala 6, Milano - tel. 0240701935

A Palazzo Reale

Restiamo in Duomo e ci spostiamo al Palazzo Reale. Uno dei miei preferiti a Milano perché ospita sempre mostre di livello internazionale, in questo momento è in corso una rassegna sull’Art Decò, ma c’è anche la mostra gratuita Pastorale dell’artista Nico Vascellari, una personale che raggruppa opere recenti e inedite nella Sala delle Cariatidi. Poi c’è anche la parte storica che non smette di affascinarmi. Da sempre simbolo dei regnanti, il Palazzo Reale toccò il massimo splendore durante il periodo asburgico, con gli interventi di ristrutturazione di Giuseppe Piermarini, lo stesso che costruì anche il Teatro alla Scala. Dopo un viaggio in mezzo a tanta cultura e arte, ci si può riposare per degustare un buon tè, ma anche per un pranzo, al Giacomo Caffè. I piatti sono quelli del vicino Giacomo Arengario, in una location che esalta il classico stile novecentesco che unisce il caffè al Palazzo Reale.
Giacomo Caffè - Piazza del Duomo 12, Milano - tel. 0289096698

All’Hangar Bicocca

Chiudiamo il giro dei caffè artistici all’Hangar Bicocca. Qui il mood è molto contemporaneo, tipicamente post industriale, celebre l’opera permanente “I Sette Palazzi Celesti” dell’artista tedesco Anselm Kiefer, che è diventata una sorta di simbolo della Fondazione Pirelli Hangar Bicocca. Dal 2017, accanto c’è lo Iuta Bistrot, che ha sostituito il precedente Dopolavoro Bicocca. L’ambiente è elegante ma informale, niente di troppo sofisticato. Per pranzo ottimi i panini gourmet oppure una selezione di bowl. Il menù cambia ogni giorno, privilegiando la stagionalistà delle materie prime. Ricercata anche la proposta di cocktail, che diventano i protagonisti all’ora dell’aperitivo, sapientemente miscelati con creatività. La domenica si più anche prenotare un brunch.
Iuta Bistrot - Via Chiese 2, Milano - tel. 026431111

Foto di copertina dalla pagina Fb di Cafffè Fernanda Milano

  • APERITIVI MEMORABILI
  • TENDENZE FOODIES

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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