Lusso e buona cucina firmati Leonardo del Vecchio. Nel cuore di Milano ha aperto Twiga

Pubblicato il 14 novembre 2025

Lusso e buona cucina firmati Leonardo del Vecchio. Nel cuore di Milano ha aperto Twiga

Durante la Fashion Week di Settembre, ha aperto in Via Turati Twiga Milano, quinto locale del marchio già presente a Monte Carlo, Forte dei Marmi, Baia Beniamin e Porto Cervo. L’apertura segna la nuova fase del brand, ora di proprietà di LMDV Hospitality, il gruppo guidato da Leonardo Maria Del Vecchio.

Il debutto milanese, accompagnato dal dj set di 50 Cent, ha da subito messo in luce l’intenzione di coniugare ristorazione e intrattenimento. Il locale, progettato dall’architetto Stefano Belingardi, occupa gli spazi di un ex night club. Rosso, bordeaux e acciaio dominano l’ambiente, sviluppato su due livelli. Dopo la cena, dalle 21 a mezzanotte, il ristorante si trasforma in club con musica fino all’alba. E la privacy dei clienti è garantita, oltre che da controlli all’ingresso, anche dal divieto di uso della fotocamera!

Il ristorante conta 100 coperti e uno scontrino medio di circa 120 euro. Ai fornelli, lo chef Giovanni Santoro lavora sotto la supervisione dell’executive chef Giorgio Bresciani. La cucina privilegia ingredienti di qualità e piatti di impronta classica, con un menu che alterna richiami internazionali e tradizione milanese. Tra le proposte: sashimi di ventresca con caviale e ponzu, pop corn di calamari e mazzancolle, linguine all’astice, rombo con salsa allo champagne e millefoglie di patate. In carta anche la cotoletta “orecchia di elefante” per due persone e dessert come il gelato alla vaniglia mantecato al momento.

Il Twiga Milano mira a collocarsi nel segmento della ristorazione di alto livello, integrando cena e clubbing in un unico spazio. Una formula che conferma la strategia del gruppo: coniugare lusso, socialità e cucina riconoscibile in chiave contemporanea.

📌 Twiga, Via Turati 29 - Milano

Foto dalla pagina Instagram di Twiga Milano.

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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