La mia serata alla Gineria di Mirano: Il regno per gli amanti del Gin

Pubblicato il 21 febbraio 2019

La mia serata alla Gineria di Mirano: Il regno per gli amanti del Gin

Cerchi un locale con atmosfera, buon cibo e grandi drink? La Gineria a Mirano allora è quello che fa per te.


Già dal nome capiamo che qui si parla di Gin, la bevanda alcolica distillata che trae il suo sapore dalle bacche di ginepro. 
Ma qui non si beve solo Gin: qui si pratica la "ginstronomy", il mestiere di abbinare il cibo con il gin, esplorando e abbinando i complessi botanici dello spirito con i piatti della tradizione veneta.


 Il gin non è la bevanda più semplice da abbinare al cibo, ma Diego Cesarato e il suo staff ci provano, con grande successo. D'altronde la maggior parte dei prodotti botanici usati nel gin è in realtà abbastanza complementare a molti piatti. 

Diego, giovanissimo, 31 anni, ha aperto La Gineria a Mirano nell’Aprile 2015 e successivamente anche La Gineria Padova e La Gineria Gourmet. A breve, un altro progetto qui nel Veneto e forse anche all’estero.
Ci sono andata durante una serata infrasettimanale e il locale era pieno.


Non è molto grande, ma l’ambiente è caldo e accogliente: bottiglie di gin in ogni angolo, luci molto soffuse, stile brasserie parigina.  
Ho preso posto a un tavolino all’angolo, circondata da enormi cuscini – proprio come a casa.
Una veloce occhiata al menu, principalmente di carne: per ogni piatto, c’è un tipo di gin preciso abbinato.
 


Non sono una persona da Gin & Tonic, per cui decido di provare alcuni piatti, ma di lasciare la scelta del drink allo staff, che ovviamente ne sa molto più di me, molto incuriosita di vedere cosa arriverà.
 
Qui sono disponibili 804 etichette di gin, di cui più di 100 italiane, molti altri distillati e un centinaio di vini. La scelta è davvero difficile.
 


Parto con un antipasto: Petto d’oca con spinacine, valeriana e cipolline borettane fatte in casa, decorato con glassa di aceto balsamico e miele.
Tutti gli ingredienti usati sono a km 0: la carne arriva da un piccolo fornitore della zona, con un suo allevamento e macelleria. Tutte le verdure arrivano da produttori locali – d’altronde siamo nella terraferma del veneziano, ricca di piccoli agricoltori.
 
La Gineria vanta una serie di gin di propria lavorazione: partendo da una base di London Dry, tramite fusione, macerazione e cottura, si aggiungono vari ingredienti, creando cosi Gin dai gusti molto particolari. Tutte le selezioni sono fatte da Diego in persona.


Per antipasto arriva uno dei loro “signature drink”: il Ginetto con rabarbaro e zenzero. Abbinamento, a mia sorpresa, perfetto. Lo zenzero, con il suo sapore molto rinfrescante, pungente e quasi piccante si sposa perfettamente al grasso del petto d’oca.

 
Arrivano poi gli Gnocchi di patate di Rotzo con un ragù di faraona nostrana e scaglie di scamorza affumicata. Le patate rosse di montagna sono perfette per fare gli gnocchi, essendo molto farinose. Sergio, il barman, decide di abbinarci un altro Ginetto, infuso con fiori di sambuco e orchidea. Mi spiega che non viene usata un’essenza di orchidea, ma il fiore stesso, che è macerato per estrarre gli aromi essenziali. Ha optato per questo drink, come un accompagnamento al piatto, non come contrasto: la faraona è delicata e richiede un sapore morbido e floreale.

 
Gli abbinamenti sono davvero innovativi: il mondo del gin è incredibilmente vasto e offre grandi possibilità.

 
La Guancetta di manzo arriva con una cialda di pane fatta al forno e una riduzione di Valpolicella, carciofi cotti al forno, decorato con una salsa di spinacine. Presentazione stupenda: carne morbidissima, cotta perfettamente.
 
Qui non solo il gin è buono: i piatti finora sono eccellenti.
 
Arriva il terzo gin della serata, quello che La Gineria definisce un “chinotto alcolico”: infuso con genziana, cannella e buccia d’arancia, che dona la parte agrumata al drink, senza il retrogusto amaro del chinotto e che si sposa ad hoc con la carne brasata.


 Qui mi arrendo e ammetto: mi piace il gin - o perlomeno, adoro come viene servito qui.


Arriva il dolce: una sfoglia fatta in casa con crema pasticceria e salsa di lamponi e scaglie cioccolato.  Delicata e ben equilibrata. Accompagnata da uno dei primi drink creati da La Gineria: il Ginetto con passion fruit, servito per ultimo, essendo molto morbido. Molto dolce, ma non stucchevole. 


Che tu sia amante del gin o no, la Gineria è il posto adatto per sperimentare nuovi abbinamenti, con piatti di qualità e drink innovativi.
 
Non so te, ma io sono definitivamente convertita alla "ginstronomy" e non vedo l’ora di provare il Ginetto con il basilico e il limone quando arriva l'estate.

Foto scattate dall'autrice.

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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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