“Il palato dei milanesi ha bisogno di essere educato ai sapori siciliani”. Tommaso e Antonio, I Compari Sicily for Life, ci spiegano in che modo la qualità a tavola migliorerà il mondo.

Nessuno si offenderà, ma in molti a Milano proprio non riusciamo a immaginare una granita a colazione. La maggior parte di noi ha in mente solo la versione nordica di granita: un po’ di ghiaccio e via. Poi basta passare a conoscere Tommaso Cannata e Antonio Longhi, I Compari Sicily for Life, e ci si apre un mondo. Quello della qualità siciliana e della vera granita. “Come ti sembra?”. Farai fatica a rispondere se non conosci ancora le granite siciliane. Questo è un delizioso connubio di gelsi siciliani, panna con la densità giusta e l’alchimia perfetta di dolce. “Usiamo zucchero d’uva per preservare il gusto e non sporcare il colore della granita”, spiega Tommaso. 

I milanesi vanno educati ai sapori siciliani perché non hanno il palato”, dice scherzando Antonio. E, come detto, nessuno si offenderà perché ha proprio ragione. Ci troviamo nel dehors in Corso Indipendenza, angolo Ciro Menotti. “Quest’estate sfrutteremo anche lo spazio da 105 metri quadrati nel giardino di fronte che potrà ospitare più di cento posti a sedere”, spiegano i due soci. Milano riparte e si prepara a recuperare quest’estate tutto il tempo che il maledetto virus ci ha portato via. Ecco, allora, dove eravamo rimasti?

I Compari Sicily for Life è un progetto più che un locale. L’idea nasce dall’incontro tra Tommaso Cannata, 57 anni, due figli, patron della messinese Boutique del Pane, socio fondatore di Simenza - associazione che raccoglie tutto il mondo del bio siciliano - e Antonio Longhi, classe 1964, due figli, un passato da imprenditore nel campo siderurgico e una moglie messinese. Ecco il trait d'union: la moglie di Tommaso è amica di quella di Antonio, i due soci si conoscono ed eccoci a I Compari Sicily for Life.

La qualità prima di tutto. L’idea è quella di unire il meglio della produzione agroalimentare siciliana con l’incessante ricerca della qualità. E il risultato è sotto gli occhi, anzi i denti di tutti. Il pane è senza dubbio il miglior biglietto da visita, ma qui si possono scoprire i sapori made in Sicily davvero autentici, come quello dell’arancinu, della cassata, del cannolo. I due soci hanno competenze che si incastrano perfettamente.

Qual è il miglior pregio del tuo socio?

Antonio: “Sicuramente Tommaso è un grande lavoratore, con un’esperienza che arriva dal lavoro di generazioni e non si stanca mai di cercare la qualità”.

Tommaso: “Apprezzo l’onestà e l’abnegazione del mio socio, instancabile quando si tratta di lavorare. Dopo le precedenti esperienze, mi ero ripromesso: mai ancora in società. Ma con Antonio ho cambiato idea”.

Tutto bene, ma ci sarà anche qualche difetto. Qual è il più grande?

A: “Lui è fin troppo puntiglioso, cerca così tanto la qualità che alle volte è eccessivamente scrupoloso”.

T: “È milanese!”. Stop.

A metà giugno la Lombardia dovrebbe tornare in zona bianca. Vuol dire basta coprifuoco e più libertà. È tempo di lasciare il peggio alle spalle e guardare al futuro con ottimismo.

E a proposito di futuro, quali sono i progetti in cantiere?

A: “L’idea è quella di aprire un laboratorio per controllare meglio i costi, per garantire la qualità di tutti i ristoranti che vogliamo seguire”.

T: “Entro due anni contiamo di aver avviato altri tre locali, in grado di offrire una proposta street food di qualità”.

C’è più di un modo per definire la qualità. Quella de I Compari è più facile da assaggiare che da raccontare. Dalla colazione, fino all’aperitivo.

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