Gli ordini (take away e delivery) si fanno chiamando dall'app: la risposta di TheFork alla chiusura

Pubblicato il 7 novembre 2020

Gli ordini (take away e delivery) si fanno chiamando dall'app: la risposta di TheFork alla chiusura

Il nuovo servizio di TheFork risponde ad una domanda sempre più massiccia di asporto e delivery

È recente la comunicazione di TheFork Italia che annuncia di attivare la possibilità di scoprire e contattare i ristoranti che effettuano delivery e take-away direttamente sull'app e sul suo sito. 

L'app, ormai leader per la prenotazione online dei ristoranti a livello globale, si impegna a garantire il servizio per tutto il periodo di chiusura dei ristoranti.

Si può chiamare il ristorante direttamente dall'app

Dall'app e sul suo sito si avrà la possibilità di chiamare direttamente il ristorante per ordinare cibo a domicilio o da asporto. A occuparsi della logistica (ordine e consegna) saranno direttamente i ristoratori ma, tramite TheFork, i clienti potranno facilmente scoprire e contattare telefonicamente chi offre questa possibilità, grazie ad apposite campagne di marketing e selezioni. I recapiti dei ristoranti saranno inseriti nelle pagine di coloro che ne faranno richiesta. Questi servizi saranno disponibili in tutta Italia. Inoltre resta disponibile la prenotazione per i servizi garantiti nelle zone gialle. 

Delivery: una valida alternativa per il periodo di chiusura 

Una ricerca di TheFork condotta su quasi 6.000 utenti distribuiti su tutto il territorio nazionale evidenzia che il delivery sarà una valida alternativa durante questo periodo di chiusura del servizio al tavolo. Si rileva che il 40% dei rispondenti stima che utilizzerà più di quanto fatto finora la consegna a domicilio. Quando si tratta di ordinare a casa la preferenza va sulla pizza (53%), seguita da cucina giapponese (13,2%), hamburger (9%), cucina cinese (3,7%) e poké (1,8%).

Le abitudini che cambiano 

L’assenza e la limitazione di servizi al tavolo, può tuttavia diventare un’occasione per scoprire anche a casa piatti tipici della tradizione locale, che vengono solitamente preferiti al ristorante. 

Cala invece il desiderio di cucinare in controtendenza rispetto a quanto si era verificato in primavera. Il 47% degli intervistati approfitterà della situazione per mangiare sano mentre solo il 22% si lancerà nella preparazione di pizza, pane e altri lievitati. Inoltre il 13% dei rispondenti si cimenterà in dolci fatti in casa, ma solo l’0,32% azzarderà panettoni e pandori. 

Quasi l’80% dei rispondenti al questionario, alla domanda "come pensi di impiegare il tuo tempo libero nel corso delle serate domestiche?" ha risposto "leggendo un bel libro" oppure "guardando film e serie TV". Il 10% circa si prenderà del tempo per se stesso e per sentire i suoi cari. Solo il 5% ne approfitterà per fare dei lavori domestici e meno del 3% per dormire un po’ di più.

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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