Dove comprare i più succulenti primi piatti da asporto di Napoli e provincia

Pubblicato il 28 gennaio 2016

Dove comprare i più succulenti primi piatti da asporto di Napoli e provincia

Di solito, se a pranzo o a cena non mangio un bel piatto di pasta mi sento svenire!

E poi quanto è bello, e una gita o in pausa dal lavoro, è sempre apprezzabile avere un locale fidato dove acquistare una bella porzione di pasta da mangiare al volo. Per questo ho creato la classifica dei miei primi tre locali per la pasta, dove si mangia con poca spesa e si è sempre felici.

Per gli occhi di Lupo con speck



Questo pub, offre a pranzo tanti primi piatti golosi con un prezzo che va dai 3,50 ai 4 euro; si va dalle portate più semplici e tradizionali, come la pasta e patate, i tubettoni con fagioli, gli gnocchi alla sorrentina, il riso all’insalata, gli ziti al ragù, alle portate più originali, come gli occhi di lupo con speck, caprino e rucola, i rigatoni alla norcina, e le penne all’ischitana.
(Bencott: Via Cistenrna dell'Olio -  Napoli)

Per i ravioli capresi



Questa rosticceria si trova a Capri, dove si sa che mangiare può costare davvero molto, e Capri Pasta rappresenta un’ottima scelta per chi vuole visitare l’isola e assaggiarne le sue bontà senza spendere un capitale. Qui si possono gustare dei deliziosi ravioli capresi al sugo, e tanti altri primi piatti deliziosi da portare in spiaggia con te; il tutto a pochi passi dalla piazzetta!
(Capri Pasta: Via Roberto Canale Parroco, 12 - Capri)

Per li scialatielli melanzane e provola



Questo piccolo locale a Vico Equense, offre tante portate a prezzi davvero vantaggiosi. Dopo una bella mattinata di mare mi è capitato spesso di venire qui per mangiare una ricca porzione di pasta per soli 3,50 euro; la mia passione sono gli scialatielli melanzane e provola, una vera delizia, abbondante ed economica
(da Tonino: Via Gaetano filangeri - Vico (NA))

Foto di copertina: Alpha di Flickr CC

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scritto da:

Chiara Cimini

"Il tesserino da giornalista pubblicista, i film nei cinema semivuoti, i cibi molto conditi, gli anni ’80, la birra belga, i pittori dell’ottocento, le serie tv, i viaggi e la voglia di scrivere per vivere e vivere per scrivere."

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