Perché il Ristorante Santa Virginia offre un'esperienza culinaria unica?

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La riscoperta delle radici 
- perché il Ristorante Santa Virginia nasce dalla volontà dello chef e titolare Francesco Sciacca di riscoprire quei sapori che hanno accompagnato la sua infanzia, quegli stessi gusti assaporati nei pranzi in famiglia e poi studiati durante il suo percorso professionale
- perché alle fondamenta c'è un legame profondo, quello che solo due fratelli possono avere
- perché alla nascita del locale e al suo successo ha contribuito, e contribuisce tuttora, anche la sorella di Francesco: Virginia
- perché il nome del ristorante è un omaggio alla sorella, soprannominata scherzosamente “santa” in famiglia (nel logo sono evidenti una aureola ed una codina di diavolo)
- perché, oltre all'apporto della sorella, Francesco può contare sullo chef Diego Pecchia che, da suo sous chef nel ristorante La Cantina di Manuela, diventa lo chef del Santa Virginia
- perché ad unirli è un legame molto profondo d'amicizia che li porta ad intendersi con un solo sguardo

La qualità prima di tutto 
- perché sia Francesco che Diego sono due nomi già noti nel panorama della ristorazione italiana, sono simbolo di italianità e garanzia di qualità
- perché, prima di giungere ad aprire il Ristorante Santa Virginia, sia Francesco che Diego hanno portato a termine importanti esperienze formative in ristoranti di spicco, accanto a chef dal calibro internazionale (dallo chef Baldassarre allo chef Bartolini alla chef Paola Budel)
- perché la loro lunga esperienza li ha portati al Santa Virginia consapevoli di tutto il processo che porta alla creazione di un’esperienza culinaria unica: dalla qualità della materia prima, all’esecuzione, al servizio
- perché per rispettare a pieno la stagionalità degli ingredienti, sempre freschissimi e di prima qualità, al Santa Virginia il menù cambia mensilmente, i primi giorni del mese
- perché ogni menù rispecchia la filosofia del locale: la qualità prima di tutto
- perché ci si serve di diversi fornitori per ogni ingrediente, in modo tale da poter scegliere sempre il migliore
 
La cucina mediterranea delle origini con influenze internazionali
- perché la cucina è quella della tradizione italiana mediterranea, con qualche influenza internazionale (francese, spagnola e asiatica per lo più)
- perché la cucina nasce dal connubio delle anime di Francesco e Diego: mediterranea e un po' più sperimentale. Per questo si propone un menù legato alla tradizione ma anche pronto alle nuove sperimentazioni (senza stravolgimenti) come le nuove tecniche di cottura a bassa temperatura e sottovuoto
- perché il menù  è composto da piatti di carne e pesce, ma è anche  attento alle proposte vegetariane
- perché a pranzo si propone lo stesso menù della sera più qualche proposta de giorno: piatti unici invitanti e leggeri per una pausa pranzo gustosa e di classe
- perché al Santa Virginia, sia a pranzo che a cena, la cucina è espressa: la pasta, il pane, i dolci sono tutti fatti in casa
- perché, oltre ai nuovi piatti del menù che cambiano ogni mese, ve ne sono alcuni sempre presenti come gli Spaghetti ai tre pomodori: secchi, datterini e salsa di ramati; il Risotto allo zafferano con sugo di arrosto; il Riso al salto; la Classica cotoletta alla milanese con rucola e pomodorini o la Tartare di filetto di manzo con uovo a bassa temperatura e insalatina di puntarelle all’acciuga
 
Non solo cibo
- perché la carta dei vini è studiata per abbinarsi perfettamente alla proposta culinaria
- perché la carta dei vini è ricca e comprende una settantina di etichette. La maggior parte sono italiane ma ve ne sono anche francesi, argentine e neo-zelandesi
- perché i vini francesi sono importati direttamente da Francesco: i genitori, residenti in Francia, gli fanno scoprire sempre nuove piccole aziende e gli consigliano il meglio
- perché, oltre ai vini da pasto, vi è anche una vasta scelta di vini da dessert: dal Passito di Pantelleria La Nicchia allo Zibibbo Terre di Zagara al Vin Santo Occhio di Pernice La Palazzola; il Picolit Petrussa ed il Barolo Chinato Schiavenza 

L'attenzione ai dettagli, anche negli arredi
- perché per far stare bene bisogna poter accogliere gli ospiti in un ambiente caldo ed accogliente. Consapevole di ciò Virginia, esperta di comunicazione, con importanti esperienze professionali in Dolce&Gabbana e in Ferrari, ha curato il locale negli arredi mettendoci tutte le sue conoscenze e tutta la sua passione
- perché ogni dettaglio è curato minuziosamente: dai colori delle pareti, agli specchi, ai libri d’arte, di cucina e di fotografia
- perché Virginia ha saputo dare vita ad un ambiente piacevole, confortevole e allo stesso tempo raffinato e dall'atmosfera calda
- perché la sera le luci si abbassano e le candele si accendono per rendere il tutto più raccolto, intimo, incantevole
- perché, per la bella stagione, il locale offre un ampio dehors dove poter godere di un pranzo o una cena sotto le stelle 

Un luogo dove tornare
- perché l’attenzione ai dettagli passa anche per il servizio: curato e mai invadente, caloroso o un po’ più distaccato al bisogno
- perché sono già in tanti a ritornare al Santa Virginia perché ci si trova bene: dal buon cibo al servizio, all’ambiente caldo e avvolgente
- perché fra i tanti a tornare vi è anche “Il Maestro” Gualitero Marchesi che, poco dopo l’apertura, nel giro di un mese, è tornato ben tre volte
- perché il Santa Virginia è già il luogo elettivo per i pranzi e le cene di personaggi di spicco del panorama intellettuale milanese e veri e propri vip come Beppe Severgnini che ha attaccato un suo disegno dietro il “suo” posto
- perché il locale è il punto di riferimento anche per la clientela internazionale perché si parlano tre lingue: inglese, francese e spagnolo

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