​Ritorna a Mestre Candiani Groove, tra radici e sperimentazioni

Pubblicato il 30 settembre 2025

​Ritorna a Mestre Candiani Groove, tra radici e sperimentazioni

A Mestre il Centro Candiani riapre le porte a Candiani Groove, rassegna che negli anni si è ritagliata uno spazio decisamente meritato, mostrando la musica come terreno di passaggi e contaminazioni. Dal 5 ottobre al 30 novembre, cinque appuntamenti spostano il baricentro del pubblico dalla laguna a geografie lontane.

Si parte il 5 ottobre con i Danûk, ensemble curdo che lavora sul repertorio tradizionale senza musealizzarlo. Strumenti popolari si mescolano a chitarra e basso, i canti si trasformano in materiale vivo, capace di raccontare un presente segnato da frontiere mobili.

Il 19 ottobre arrivano le Zawose Queens, eredi della tradizione Gogo della Tanzania. Cantano in Kigogo, accompagnate da percussioni e inserti elettronici: una combinazione che racconta la continuità di un patrimonio musicale in un contesto che spinge verso nuove identità femminili.

Il 7 novembre è la volta di Nica’s Dream, spettacolo ibrido che porta sul palco il volto meno raccontato della New York jazz degli anni ’50. La baronessa Pannonica de Koenigswarter, mecenate e presenza costante dietro i musicisti, rivive tra voce narrante, tromba e Polaroid animate da intelligenza artificiale.


Con Vanessa Moreno e Salomão Soares (16 novembre) la scena si sposta in Brasile: piano e voce che rielaborano canzoni popolari con leggerezza e candore studiati.

Chiude Four On Six il 30 novembre, quintetto che tiene insieme swing, jazz e manouche con una solidità da strada più che da laboratorio accademico.

Non solo una serie di concerti, ma un'occasione di scoperta e confronto con realtà ben lontane dalle nostre, che sono ugualmente capaci di parlarci in profondità.

Per il programma completo, prezzi e biglietti, vedi il sito di Veneto Jazz.

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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