I 4 migliori ristoranti etnici di Mestre, anche per chi è vegetariano

Pubblicato il 21 maggio 2016

I 4 migliori ristoranti etnici di Mestre, anche per chi è vegetariano

Da qualche mese sono diventata vegetariana. Non proprio vegetariana, diciamo che preferisco non mangiare troppa carne; forse anche io sono succube delle mode del momento, forse invece è giusto così, non lo so.

Una delle cose che mi chiedono spesso quando dico che da un anno non mangio carne è:"Ma come fai a non avere sempre l'impressione di mangiare la stessa cosa?". Una delle risposte che ho trovato in questi mesi è la cucina etnica. la maggior parte delle cucine etniche, almeno per come le intendiamo noi, viene da paesi molto caldi e abbastanza poveri, che sono due necessità sufficienti per cominciare ad amare la cucina vegetariana.

Per uno tzatziki e una pita

Una delle gioie della vita del vegetariano sono le salse. Una di quelle che ti fanno svoltare la giornata è lo tzatziki, fatto con lo yogurt denso, il cetriolo a pezzetti e una punta d'aglio fresco. Si mangia come un "tocio", con pezzi di pane alla piastra tipico greco, detto pita. Altre specialità sono il saganaki (formaggio fritto), la feta e pomodori al forno, i dolmades, involtini di riso in foglia di vite.
A Mestre il ristorante greco si chiama Angolo Greco, sta in Via Verdi, propone tutti ingredienti che arrivano freschi due volte a settimana dalla Grecia e, per volere della globalizzazione, è gestito da due amiche rumene, che hanno abitato per 12 anni in Grecia e hanno imparato a cucinare come si deve.

Per un hummus come si deve

Sempre in tema salse, l'altra prerogativa della vita vegetariana è l'hummus, la crema di ceci speziata tipica del medio oriente. Da Mestre si mangia da Fairouz, piccola bottega di Via Olivi con cucina a vista, pochissimi coperti e tantissime cene a tema. Invitanti anche i falafel, il bulgour, e la crema di melanzane.

Toglietemi tutto ma non l'indiano

La cucina indiana è perfetta: prevede uan serie di stufati di verdure (tante), formaggio e legumi impastate con quella meraviglia della natura che è il curry. Si mangia con naan (focacce di pasta di pane simili a piadine, farcite con aglio, verdure e formaggio) o con chapati, focacce con aggiunta di farina di ceci. Da non perdere il daal di lenticchie, una cremina deliziosa, e pakora e samosha a volontà
A Mestre io vado da Baishakhi in Via Piave, una rosticceria con qualche tavolo per consumare in loco, che fa cucina dell'India del Nord che mi pare particolarmente azzeccata e mai troppo piccante. Il pane viene fatto fresco al momento.

Per ramen & dumpling

Si dice che sia la migliore del mondo ma io non sono tanto d'accordo. Comunque, anche la cucina cinese, che sta tornando di gran moda dopo il delirio sushi che ci ha coinvolti tutti, offre una serie di opzioni interessanti anche se non si mangia carne. Gli spaghetti di soia o di riso saltati nel wok con le verdure, gli involtini primavera, il tofu alla piastra e le verdure in agrodolce sono tra i piatti consigliati del Ristorante Orientale sempre in Via Piave (si sa, è una via piuttosto etnica), da molti considerato il migliore della città.

La foto di copertina è tratta dalla pagina Facebook del ristorante Fairouz
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scritto da:

Rossella Neri

Filologa, ma sto tentando di smettere con una terapia d'urto a base di ristoranti. Per passione cucino, scrivo ricette, (in)seguo gli chef e cerco ristoranti capaci di tenere testa alla mia indole ipercritica da signorina Rottermeier.

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