Carnivori fuoriporta: dove mangiare bene la carne ai Castelli Romani

Pubblicato il 6 maggio 2019

Carnivori fuoriporta: dove mangiare bene la carne ai Castelli Romani

Bisogna accumulare ferro, il volto è troppo pallido! Dove andare? Ovviamente ai Castelli Romani a divorare la migliore carne del Lazio. Nel giro di pochi chilometri qui si trova la carne più genuina possibile, cucinata a regola d’arte, senza se e senza ma. Ma non aspettarti solo la classica grigliata mista, anche i castelli si stanno evolvendo proponendo abbinamenti e cotture sempre più coraggiose.

A un metro dalla vigna


E’ il ristorante ideale per tutte le occasioni, dall’aperitivo alla pizzata con gli amici passando per il pranzo di famiglia della Domenica. Di chi sto parlando? Di Stazione Mole, un locale incantevole immerso in una meravigliosa vigna posta ai piedi dei Castelli Romani, a Santa Maria delle Mole vicino a Marino. Qui si utilizzano solo prodotti e materie prime rigorosamente a km 0, dai salumi ai formaggi, passando per pasta fatta in casa e sopratutto fantastica carne alla griglia. Tantissime sono infatti le proposte di carne nel menù, con bistecche e tagli particolari come la Tomahawk. Gustose e golose anche le “spade”, nient’altro che grandi spiedi di carne, proposta in vari tagli e ricette e poi burger e pulled pork.

La carne gourmet


A Frascati il giovane ed intraprendete Alberto Mereu propone una cucina personale ed estrosa che esalta gli ingredienti del territorio. Nel suo ristorante, F’Orme, la carne merita una menziona a parte. In una terra così ancorata alla tradizione come quella dei castelli, lo chef sperimenta con successo elaborate cotture per manzi, conigli e polli ruspanti. Ottima per iniziare è la tartara di manzo con crema di uovo e peperone crusco o il tiepido di bollito con guancia di manzo, lingua di vitello e galletto in salsa verde e verdure croccanti ma il vero gioiello del menù è la terrina d’agnello alla cacciatora con melanzane marinate alla menta, emblema di un territorio votato all’innovazione. Oltre alla carne, in questo ristorante troverai fantastiche pietanze di mare e un caldo e sfizioso cestino del pane fatto in casa.
F'Orme - via Michelangelo Gaetani, 8, - Frascati (RM)

Il quinto quarto nobile


A Monte Porzio Catone c’è un’osteria a gestione familiare che non puoi lasciarti scappare. Il suo nome è Hosteria Amedeo. Nascosta fra le vigne e le colline verdeggianti dei Castelli, questo luogo è magico e per location e per offerta gastronomica. Le sale interne sono calde e tradizionali mentre l’esterno è fresco e romantico perché avvolto dalle edere e le piante che circondano il pergolato. Qui devi assolutamente provare la carne, e non solo quella cotta alla brace. In menù infatti ogni mese si alternano accattivanti pietanze a base di quinto quarto, dal cuore di manzo alle animelle passando per le più tradizionali trippa e coratella. Ottimo anche il rollè di coniglio. Il tutto viene cucinato con tecniche avanzate ed abbinato a contorni non scontati, rigorosamente di stagione.

La storia dentro un hotel


Emblema della ristorazione dei Castelli è senza dubbio Cacciani, ristorante a gestione familiare nel cuore di Frascati. Qui all’interno di un albergo, troverai una cucina tradizionale alleggerita nel gusto e nell’aspetto. Oltre alla famosa cacio e pepe e ai carciofi, qui puoi assaggiare ottime preparazioni carnivore. Impossibile non ordinare la porchetta servita nella focaccia calda fatta in casa, o il filetto di maialino in crosta di nocciole. Merita una menzione a parte il pollo alla diavola biscottato di Nonno Leopoldo, il sogno di ogni amante di questo volatile perché tenero e croccante allo stesso tempo. E poi c’è la cacciatora, la scottadito di abbacchio e la tagliata di manzo. Il tutto da gustare sulla terrazza panoramica che affaccia su uno dei panorami più belli dell’hinterland romano.

Tivoli contemporanea


A Tivoli c’è un giovane chef che sta facendo parlare molto di sé. Il suo nome è Simone Mancini e, al ristorante la Fornarina, sta cambiando la storia di una città ingiustamente dimenticata. Qui, infatti, propone pietanze insolite, estrose che cambiano assieme molti ingredienti sia di mare sia di terra. La carne che propone al cliente non è la classica romana, tutt’altro. Tra i secondi più apprezzati c’è l’anatra scottata profumata alla liquirizia con porri e zucca, un piatto di grande scuola ottimo nelle cotture e nei dosaggi. Molto sfiziose sono anche le polpette di bollito all a picchiapò che lui ha ribattezzato “rocher”.

La storia moderna


Molti se innamorano per i cannelloni, molti per l’amatriciana profumata alla mentuccia romana, molti per la carne. Di chi parlo? Del ristorante Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano, meta gourmet per appassionati romani e non solo. Qui lo chef e patron Giovanni Milana propone piatti apparentemente semplici che esplodono in bocca per gusto e memoria. Tra le proposte di carne, imbattibili sono i fegatelli di maiale avvolti nella rete di maiale con mosto di fichi, tra i migliori della regione. E poi c’è il burger di abbacchio servito con pane integrale, pecorino e carciofi croccanti e ancora la variazione di abbacchio con cotolette, coratella e filetto dello stesso.

Foto di copertina dalla pagina facebook di Stazione Mole

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  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

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