Come sia possibile che uno dei locali più piccoli – in termini di metratura – sia poi di fatto anche uno di quelli più frequentati, amati e assediati dai padovani lo si spiega forse in tre semplici parole: al Barcode, si beve bene. Cavolo, sono cinque parole.
 
Un bar per tutti
 
Sembra uno slogan pubblicitario ma in realtà è l’essenza di Barcode che, con il suo Dorian, nel giro di 8 anni si è preso la responsabilità e il lustro, di dar da bere rendendo felici una moltitudine così variegata di padovani, che difficilmente potrebbe qui oggi essere studiata, analizzata. La verità infatti, è che al “Code” – così viene spesso chiamato dagli affezionati – non si trova solo preparazione, efficienza, un menù fornito, una ampia scelta e un prezzo ben commisurato alla qualità: si trova l’umanità. La simpatia. L’affetto e anche un po’ di sano show, di tanto in tanto e udite udite, questo è pure tutto gratis.
 
Una parete che parla da sola
 


O meglio, che ti farà venire la sete, da sola. Si perché da Barcode il punto non è solo “far da bere”, ma offrirti la possibilità anche di bere ogni giorni una cosa diversa, di provare un nuovo abbinamento, di lasciarti cullare tra sapori diversi e abbinamenti che mai avresti pensato. E come avresti potuto? Abbinare più di 900 etichette diverse, tra cui almeno 200 solo di gin è roba da professionisti, e qui, ci sono.

Il locale, lo dicevamo prima, ha una intera parete ricoperta di bottiglie che illuminate e sempre spolverate, rappresentano un ottimo biglietto da visita per il posto. Qui, qualche coperto completa l’offerta interna che però da il meglio di sé all’esterno: in Piazza dei Signori, sul plateatico adiacente, con circa una quarantina se non di più di posti a sedere. D’inverno poi, funghi riscaldati a volontà.
 
Si, ma cosa si beve?
 


Difficile dirlo, quanto tempo hai? Qui la ricerca e il perfezionamento della tecnica son sempre punto di partenza, mai di arrivo. Non a caso, nonostante il locale sia molto piccolo – e di fatto sia tutto bancone – i ragazzi al loro interno riescono a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza, con rapidità e professionalità; questo che sia un calmo martedì pomeriggio o un super pieno sabato sera. Forse questa infatti, la vera forza del Barcode: sapere offrire il miglior servizio, sempre, a prescindere dal giorno o dal proprietario delle mani che miscelano il tuo cocktail.
Non a caso qui, Dorian ama sempre ripetere che “qui non si beve bene perché c’è Dorian, qui, si beve bene perché siamo al Barcode”.
 
Qualche novità in arrivo:
 


Una nuova carta drink che cambierà nell’offerta ma non nella sua impostazione. Non mancheranno infatti nella nuova drink list targata Barcode (in uscita prestissimo) i grandi classici del locale (primo fra tutti a/c Code), i cocktail tradizionali ma anche i più gettonati (come il Negroni Insolito) o i cocktail pensati dagli stessi barman del locale (come il Negroni a Modo Mio). E poi, perché le novità non sono certo finite qui, con l’arrivo della nuova drik list sarà offerta la possibilità a tutti i clienti di poter gustare le tapas di Frida, direttamente al Barcode: una figata, no?
 
Hai detto Frida?


Sì, se per caso ti è capitato di passare in Piazza dei Signori, qualche civico prima del Barcode, ti sarà forse capitato di incrociare Dorian dietro al bancone. Hai capito bene, dietro ad un altro bancone, non quello del Code. Non temere però, Dorian si è solo “sdoppiato” e anzi, con un socio nonché amico, ha scelto di intraprendere anche questa strada e creare Frida, un tapas bar, ma anche un cocktail bar dove a fondersi sono la sue esperienza nella mixologist e quella del socio, tra i fornelli.
 
L’essenza di Frida:
 


Un tapas bar alla portata di tutti, che rilancia la “solita” proposta dell’aperitivo con cicchetto, in un modo semplice ma al contempo rivoluzionario grazie ad accostamenti particolari, sapori esotici e diciamolo, anche un prezzo totalmente in linea con l’offerta.

Il risultato qui è una tartarina di manzo con rosso d’uovo grattugiato con burrata; una polpetta di pollo con bacon; ma anche una tapas con crudo, cioccolato, guacamole e burrata (una bomba) o l’amatissimo mini burger californiano.

Attenzione: anche qui da Frida, il menù è in totale aggiornamento e uscirà a brevissimo, il tempo dell’arrivo della bella stagione ma nessun problema, i grandi cavalli di battaglia anche qui – come al Barcode – saranno mantenuti.


Foto di Francesca Mazzon @itspeachzone per Barcode

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  • COCKTAIL BAR
IN QUESTO ARTICOLO
  • Barcode

    Via Dante Alighieri 1, Padova (PD)

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