Tutti i motivi per andare a cena da Suber

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A volte i sogni prendono forma, a volte i locali sono belli a 360 gradi: dall'idea alla realizzazione. E' il caso del ristorante Suber in Via Garibaldi, gestione fortunata di un locale storico mestrino, che ne ha viste tante. Ora alla guida c'è Nicola, giovane chef che sa il fatto suo e che, finalmente, dopo 10 anni di gavetta, ha dato forma al suo sogno.

La cucina gourmet ma solare: Il ristorante propone essenzialmente pesce (la carne è solo su ordinazione), e i piatti sono curati nel minimo dettaglio. La presentazione è magistrale, ma soprattutto è sempre colorata, le porzioni sono abbondanti e i piatti sembrano venirti incontro e non starsene impettiti nella loro algida bellezza. La piovra scottata, con maionese di salicornia, patate viola, pomodorini confit ed erbette fresche è lì a dimostrare che il connubio tra il mangiar bene, anzi benissimo, e non prendersi troppo sul serio è possibile, ed è concepibile per i caratteri solari come Nicola.

Cosa si mangia: il menu cambia spessissimo, molto più che ad ogni stagione, perché a Nicola piace sperimentare e non vuole mai annoiarsi di preparare un piatto, in quel caso infatti è sicuro che anche il suo cliente si annoierebbe. e' particolarmente fiero dei suoi risotti di pesce, uniti a verdure di stagione, quello autunnale ad esempio ha la zucca, le seppie tostate e la polvere di caffè. Tra i primi anche la carbonara di ricciola non delude mai, e gli gnocchi di patate la basilico con stracciatella di ricotta, ragù di dentice e pomodoro profumato alle cozze.

Il gran crudo: c'è però il gran crudo che dà sempre le sue soddisfazioni con scampi, gamberi rossi, l'involtino di capasanta all'alga nori con la bisque fatta in casa, e poi un carpaccio delg iorno, una tartare del giorno, le canoce e le cappelunge. a volte, in stafione, anche le ostriche e i tartufi. Il tutto accompagnato da maionese alla salicornia fatta in casa.

La proposta vegetariana e vegana: il menu è composto di 2 proposte veggie & veg tra i primi, 2 tra i secondi e due tra i dolci, rendendo così possibile comporre un menu vegetariano e vegano completo. inoltre, ovviamente, tenendo fede al suo spirito, non aspettatvi un hamburgerino vegetale ma cose come i nuggets di tofu fatto in casa alla curcuma, o i noodles al pesto vegano con ragù di tofu.

Cosa si beve: una decina di etichette di rossi, e un'altra decina di etichette tra prosecco e Franciacorta (ma il consiglio dello chef è il Col Vettorazzo). Ci sono anche 5 birre in bottiglia, anche artigianali