In giro per San Giovanni alla ricerca del supplì perfetto
Pubblicato il 25 novembre 2019
Raccontare la storia del supplì è sempre una grande emozione. La tradizione popolare si fonde con la mitologia. Il supplì compare a Roma a cavallo dell’Ottocento e deriva dal francese 'surprise': i soldati francesi, alla vista di questa deliziosa palla di riso con l’inaspettato ripieno di mozzarella, decidono di chiamarlo così. Col passare degli anni inizia a diventare parte integrante dei menu capitolini e oggi è ancora uno dei cibi che rappresentano al meglio la cucina romana. Girando per Roma, se ne trovano di ogni tipo e in zona San Giovanni ci sono diversi locali dove poterli gustare seduti o camminando per strada.

Non è vero che i supplì sono tutti uguali. A La Casa del Supplì a Piazza Re di Roma il supplì è rigorosamente al telefono: quando lo dividi in due, un filo bianco di mozzarella fumante tiene unite le due cornette. Non fare l’errore di chiedere una forchetta, qua comanda la tradizione: il supplì si mangia rigorosamente a mozzichi. Appena entrato non non aspettarti di vedere una distesa di supplì: la pietanza va mangiata calda e va fatta sul momento. Chiedi il tuo supplì e ti verrà dato.
Piazza Re di Roma 20, tel. 06 7049 1409

Pur essendo un alimento popolare, il supplì può essere anche una pietanza gourmet. All’Officina Pizza e Burger il supplì è preparato con riso carnaroli pregiato dell’azienda Tenuta Castello e i chicchi rimangono separati l’uno dall’altro, evitando il pericolo mappazza. Ma non finisce qui: al tatto il supplì non rimane olioso (come spesso accade, purtroppo, passeggiando per Roma) e non sporca il tovagliolo. Per i palati più golosi ci sono due supplì non tradizionali: cacio e pepe e con la ‘nduja. Due prelibatezze da mangiare per strada o da gustare in un locale arredato in stile officina meccanica.
Via Populonia 19, tel. 06 9357 1248

Panatura croccante ma non unta, impasto denso e delicato al punto giusto e ripieno filante. Come la storia insegna. Da Pluto’s Pizza il supplì è storia e viene fatto espresso. Niente impasti surgelati, niente materie prime di seconda scelta. La grande novità di Pluto’s inoltre è la tavola calda: ai supplì puoi affiancare pasta al forno, lasagne, melanzane alla parmigiana e secondi intriganti (arrosto, carni bianche, polli allo spiedo).
Piazza Ragusa 37, tel. 06 702 1450

Da Pizza Chef Roma, a due passi dalla Metro Furio Camillo, il supplì è veramente “gajardo”, sia per la grandezza e sia per il sapore. Quello classico è molto buono (ragù di manzo e fior di latte), quello con baccalà, aglio, olio e peperoncino non è da meno. Le sorprese non finiscono qui: ogni giorno è comunque disponibile un supplì speciale (tipo quello con cicoria e porchetta). Il segreto sta nella la doppia panatura, che impedisce all’olio di fuoriuscire e che rende ogni morso croccante e delicato allo stesso tempo. Mario e Sara utilizzano solo materie eccellenti: le Pacchetelle Rosse e Gialle di Italianavera, i pomodori Inserbo, l’olio extravergine di oliva Flaminio di Trevi, la bufala, la ricotta e i formaggi del Caseificio Ponte di Legno di Amaseno.
Via Clelia 63, tel. 06 875 66046

Divertire, coinvolgere e soddisfare i commensali. Questi gli obiettivi del Ristorante Pepe, che offre tre tipologie di cucina: tradizionale, hamburger gourmet e pizza cotta nel forno a legna. E i supplì? Sono tre e sono pazzeschi. Compaiono nel menu come antipasti e so' boni fracichi: cacio e pepe, amatriciana e gricia. C’è chi ha fatto il bis di supplì e non è riuscito a passare ai primi.
Via Gallia 103-107, tel. 06 7045 4491
Immagini interne provenienti dalle pagine Facebook dei locali
Immagine in alto: Pagina Facebook La Casa del Supplì
scritto da:
Giornalista, addetto stampa, web copywriter, social media manager e sognatore dal 1983. Una vita intera dedicata alla parola e alle sue innumerevoli sfaccettature.