Le avventure che si possono fare in Lucania questa estate

Pubblicato il 7 luglio 2024

Le avventure che si possono fare in Lucania questa estate

La Lucania non è solo Matera. In virtù di questa regola madre, oggi scopriremo altre mete. In altre parole, ottime idee per delle gite outdoor nel periodo estivo e che possano fungere da valida alternativa alle belle spiagge sabbiose del litorale jonico, perché la Lucania è un’autentica palestra a cielo aperto. Infatti, tra antichi insediamenti arabi, castelli arroccati e paesi fantasma, nei dintorni di Matera c’è tutto quello che possa soddisfare la fame di avventure di un viaggiatore. Ecco, quindi, una piccola guida alla scoperta di alcune delle meraviglie che si trovano ad un’ora di auto da Matera, interessanti e stimolanti sia per passeggiate a piedi, in bike e in mountain bike oppure escursioni a cavallo, parapendio, orienteering.

Gole del Platano a Balvano


Iniziamo dalla provincia di Potenza e, precisamente, da Balvano. Se siete amanti di attività all’aria aperta, questo è il posto che fa per voi. Tra le proposte, consiglio, in particolare, il Ponte Nepalese, inserito all’interno del percorso fluviale “Gole del Platano”. Si tratta di un sentiero attrezzato, caratterizzato da un ponte nepalese, con affaccio panoramico sulla meravigliosa gola del fiume Platano. Il dislivello è di circa 200 metri e il Ponte Tibetano potrà essere attraversato in occasione delle seguenti attività: trekking diurno e serale, “sentiero attrezzato dei minatori”. Oppure, se desiderate qualcosa di più classico, allora è possibile optare anche per un trekking tour direttamente nelle gole del Platano di Balvano. Si scende nel canyon delle Gole, incassato tra pareti rocciose a sviluppo verticale in una gola connotata da un carattere particolarmente selvaggio, un’escursione a ridosso del confine tra Basilicata e Campania.
La foto è tratta dalla pagina facebook di "Basilicata turistica"

Il volo dell’Aquila a San Costantino Albanese


Rimanendo in provincia di Potenza, ecco un suggerimento per gli amanti del brivido ad alta quota. È il Volo dell’Aquila in Basilicata. Si può “volare” in 4 e con tanto di ali! Dovrete solo raggiungere un piccolo borgo sulle pendici del Parco Nazionale del Pollino, San Costantinto Albanese, per provare la fantastica emozione di una caduta in volo con un deltaplano fissato ad un cavo d’acciaio ad una velocità di circa 90 km orari. Sorvolerete i tetti, scendendo verso valle lungo un percorso obliquo di circa un chilometro. Un’esperienza in tutta sicurezza anche per le famiglie con bambini di almeno 10 anni di età, che vorranno condividere un momento di piacere, puro divertimento e sana avventura nel Parco naturalistico più grande d’Europa.
La foto è tratta dalla pagina facebook di "Basilicata turistica"

Pollino Outdoor Park

E non dovrete allontanarvi molto per godere un po’ di aria fresca e di altre attività all’aperto. Pochi chilometri in là oltre San Costantino Albanese, il Pollino Outdoor Park è inserito in un suggestivo bosco di cerri, facilmente raggiungibile. Il parco consiste in una serie di attività fisiche all’aperto, dove ci si diverte in totale sicurezza, passando da un albero all’altro grazie a piattaforme sospese, cavi d’acciaio, ponti tibetani, tirolesi (carrucole), corde e scale, mettendo alla prova l’equilibrio e la concentrazione, insieme a un po’ di esercizio fisico. Tutti i percorsi del parco sono effettuati indossando un equipaggiamento di sicurezza. Il Pollino Outdoor Park vanta 7 percorsi di varia difficoltà, di cui 3 dedicati ai bambini. I percorsi per i ragazzi e gli adulti, invece, sono 4. Perché il divertimento, soprattutto in estate, deve essere alla portata di tutti.  

L’Anello dei Parchi Lucani


Se siete amanti, invece, del cicloturismo, sappiate che la Basilicata ha ciò che vi occorre. Mi riferisco, in particolare, ad un percorso cicloturistico ad anello, in 15 tappe, che parte da Maratea, sulla costa tirrenica della Basilicata, per poi fare ritorno dopo aver attraversato le Aree Protette della regione, affrontando circa 718 km e 13190 m di dislivello: un viaggio per cicloturisti allenati ma che chiunque può affrontare con i suoi tempi. Ma vediamolo con qualche dettaglio in più… Raggiunto il Lago Sirino, nel prologo da Maratea, il tracciato muove verso il Parco Nazionale del Pollino, toccando la quota più alta dell’intero percorso a 1445 m. Si procede, poi, a sud-est, in direzione del versante jonico, per poi approdare a Matera, la Città dei Sassi Patrimonio dell’Umanità. Dal Parco della Murgia si spinge verso il Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane e, da qui, risale in direzione nord verso Venosa, Melfi e il Parco del Vulture per poi ridiscendere nel Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, alle porte di Maratea. Il percorso, quindi, attraversa paesaggi naturali di rara bellezza e, nello stesso tempo, incontra città e borghi storici, con musei, monumenti, attrattori di vario genere.
Foto tratta dalla pagina facebook "Maratea Welcome"

Un po’ di storia


Il Vulture è pieno di bellezze straordinarie. In particolare, i castelli di Federico II, le fortezze che dominano le colline verdi, dove si produce anche il famoso vino Aglianico lucano. Venosa si trova ad un’ora, circa, da Matera e può essere considerata come una sorta di base logistica, perfetta per visitare anche i paesi e i luoghi circostanti come Melfi e i famosi laghi di Monticchio. E, anche qui, c’è del mistero. Infatti, Venosa conserva dell’autentica magia, con l’Incompiuta, un’antichissima chiesa in cui sarà possibile scovare alcuni misteriosi simboli che riconducono al fascino dei cavalieri templari. Il castello di Federico II di Svevia, invece, a Melfi, è una meraviglia che riporta ai tempi del Regno di Sicilia. Non fatevi sfuggire, quindi, l’opportunità di percorrere le strade del centro storico per scoprire quello che, un tempo, fu uno dei più importanti centri culturali dell’Italia Meridionale. E, poi, raggiungete i già menzionati laghi di Monticchio, per un picnic romantico, dove, un tempo, c’era un vulcano e, adesso, fanno la loro splendida figura due bacini d’acqua che riflettono la meravigliosa flora circostante.
La foto è tratta dalla pagina facebook di "Viaggio Italiano"

Dalle Dolomiti ai Calanchi


Ad Aliano c’è una piccola terrazza che si sporge sui calanchi, stretta e lunga, e, se ci si affaccia, gli occhi rimanderanno la visione di un burrone profondo chiamato “la Fossa del Bersagliere”. In effetti, la leggenda che si nasconde dietro a questo nome non è tra le più allegre. Racconta, infatti, la storia di un soldato piemontese che fu, prima, ben accolto dagli alianesi per poi, una volta scoperto ad importunare le giovani signore del posto, essere, letteralmente, gettato nel burrone. Un paese misterioso, quindi, legato a storie e leggende, al punto che le case venivano costruite in modo da rassomigliare a volti umani, affinché avessero una funzione apotropaica. Difatti, delle tradizioni pagane legate alla cultura contadina del posto, se ne parla nel famoso “Cristo si è fermato ad Eboli” e, ad Aliano, potrete immergervi, a tutto tondo, nella vita quotidiana di Carlo levi, visitando il parco letterario a lui dedicato. Non solo, il Parco dei Calanchi di Aliano, invece, è più adatto agli amanti dell’escursionismo, un paesaggio selvaggio e straordinario, in cui ci si perde con la mente e con il cuore… In tutti i sensi.
La foto è tratta dalla pagina facebook "Basilicata Turistica"


La foto di copertina è tratta dalla pagina facebook "Basilicata Turistica"

 

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scritto da:

Paola Montemurro

Sono un po' nerd e un po' romantica. Se in una discussione vengono fuori i nomi di Darth Vader e Jane Austen, torno a casa appagata. La scrittura è il mio pane quotidiano e i fogli bianchi sono tutto ciò che chiedo per sorridere ed essere felice.

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