Venezia: tra i locali storici riapre solo Cipriani

Pubblicato il 2 febbraio 2021 alle 11:33

Venezia: tra i locali storici riapre solo Cipriani

Nonostante il passaggio in zona gialla molti locali in città non riaprono

Come riporta ilGattettino.it, il direttore dell'associazione pubblici esercizi di Venezia, Ernesto Pancin, teme che il 20/25% delle aziende siano in difficoltà tali da valutare la chiusura definitiva, soprattutto per l'onerosità degli affitti, oltre alle tasse. 

Basta vedere il caso dei locali storici, simbolo di Venezia e punto di riferimento per intellettuali, artisti un tempo e turisti oggi. Ed è proprio la mancanza di turisti a preoccupare i titolari dei bar storici della città che decidono di non riaprire nonostante il passaggio della città in zona gialla. Tale decisione è presa anche dal Caffè Florian che, come abbiamo ricordato in questo articolo, nel 2020 ha festeggiato i suoi primi 300 anni (e forse anche gli ultimi). 

L'unico bar disposto ad aprire, sempre secondo l'articolo del Gazzettino, è l'Harry's Bar di Arrigo Cipriani in Calle Vallaresso che ha riaperto, più ottimista. Anche se il servizio è dimezzato al solo pranzo e il personale sarà i tre quarti di quello normalmente impiegato, riapre anche per dare un segnale e scongiurare il fallimento e l'eventuale acquisto da parte di aziende straniere di locali simbolo della città e d'Italia intera. 

C'è chi invece ha deciso di riaprire ma dopo aver effettuato l'approvvigionamento e aver organizzato la linea e il personale come il ristorante Do Forni, annuncia che aprirà da martedì o mercoledì. 

Anche sul fronte della pasticceria la preoccupazione è tanta anche se, in generale, si dimostra più ottimismo. Anche se già si sa che l'afflusso di dipendenti che prima affollavano il locale a pranzo non ci sarà, Toni Rosa Salva, dell'omonima pasticceria in Calle Fiubera, decide di aprire dal mattino alla sera, anche per offrire un luogo al caldo dove gustare qualcosa in compagnia. 

Anche Raffaele Alajmo a Venezia decide di aprire solo il locale al Fontego dei Tedeschi. Rimarranno chiusi gli altri suoi ristoranti sparsi in tutta Italia. Nel farlo sottolinea l'importanza della differenziazione fra ristoranti, che "lavorano in assoluta sicurezza" e i locali serali. 

In terraferma gli animi sono più pacati. Ne sono un esempio Gigi Pennello, del Caffè Sconcerto di Favaro che apre rispondendo alle richieste dei suoi affezionati clienti e Giovanni Dal Poz, del Bistrot Gran Central di Via Piave che confida nel rispetto delle regole e spera che la gialla porti presto ad una zona bianca. 

Photo Credits: pagina Facebook Ristorante Do Forni 

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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