Ti spiego perché questi 5 locali hanno fatto (e stanno facendo) la storia di Roma: dal pub alla trattoria tipica

Pubblicato il 20 febbraio 2019

Ti spiego perché questi 5 locali hanno fatto (e stanno facendo) la storia di Roma: dal pub alla trattoria tipica

Rivivere il trascorso di un quartiere (e di una città) anche attraverso i suoi indirizzi più iconici: dai ristoranti alle trattorie, dai pub alle pizzerie, questi sono 5 locali che hanno fatto, letteralmente, la storia di Roma

Quanto sono belle le nuove aperture? Secondo me, almeno tanto quanto quei locali che sono da considerare storici, quelli dove vai sapendo di sentirti a casa; quelli che ormai sono parte di te e delle tue serate più memorabili. Alcune trattorie, proprio come alcune pizzerie e ristoranti, esistono da sempre, spesso tramandate di generazione in generazione. Molte hanno mantenuto, negli anni, la loro propria identità, diventando dei veri e propri cult della ristorazione. Voglio farti qualche esempio concreto: questi sono 5 locali a Roma che hanno davvero segnato un'era.

Per chi ama Roma e i suoi sapori

Era il 1967 quando il signor Gioacchino aprì la Taverna Cestia nei pressi di Porta San Paolo; oggi a guidare le redini di questo strepitoso ristorante romano c'è Valerio che, con bravura e determinazione, continua la tradizione di famiglia seguendo pedissequamente i consigli del nonno. Nel menu trionfano tutti i piatti tipici della Roma di una volta, a partire dagli antipasti con i classici fiori di zucca, il baccalà pastellato e i carciofi alla giudia. I primi e i secondi non sono certo da meno, tra cui spiccano un'Amatriciana eccezionale, il quinto quarto e un abbacchio da leccarsi i baffi (oltre che le dita).

Un sogno chiamato Irlanda

Se oggi ti sembra scontato andare in un pub il sabato sera, devi sapere che fino a qualche decennio fa non lo era per niente. Il motivo? Semplice, perché non ce n'erano proprio. Il primo irish pub di Roma - aperto, come spesso accade per le novità, nel frizzante rione Monti - risale al 1976, quando l'Irlanda era un sogno da ammirare in cartolina. Oggi come allora il Fiddler’s Elbow è uno spaccato di vita irlandese, il primo in Italia ad aver servito la Guinness alla spina, assoluta protagonista della scena insieme a panini, hamburgers, patatine e tutta una serie di eventi musicali con artisti provenienti da Roma e da tutto il mondo.  

Ti siedi e sei felice

Difficile non sorridere davanti a un piatto di tonnarelli cacio e pepe di Felice a Testaccio. In questa trattoria storica, inaugurata nientepopodimeno che nel 1936, rivivono tutto il gusto e il sapore del tempo che fu (sebbene la location sia stata rimodernata di recente). Un ristorante popolare? Una trattoria gourmet? Felice a Testaccio è più una famiglia che ti accoglie, uno spazio confortevole in cui rilassarsi e un luogo in cui concedersi un'esperienza culinaria genuina e appagante.

Ritorno al passato

Se c'è una pizzeria che a Roma incarna proprio l'emblema della tipicità e della storicità quella è la Pizzeria Ai Marmi a Trastevere. Allora, c'è da fare una premessa: il locale non brilla certo per la sua bellezza ma a chi importa del design quando puoi mangiare una pizza romana fatta a regola d'arte? Sottile, croccante, talmente leggera che se ne ordini due difficilmente resteranno nel piatto. In più i fritti (in particolare i supplì) sono famosi in tutta la città, in assoluto tra i migliori mai provati. 

La culla degli antichi sapori

Sul Lungotevere Testaccio, al civico 7, Lo Scopettaro è una delle più famose e apprezzate trattorie della Capiale. E non da un anno, cinque, dieci. Qui si spadella da più di ottant'anni. In menu fioccano le proposte tradizionali (non mancano all'appello carbonara, gricia, cacio e pepe e i secondi tipici), belle abbondanti e condite a prova di romanaccio doc. Un consiglio? Non andare via senza aver ripulito i piatti con una più che doverosa scarpetta. 

Foto di copertina: pagina Facebook Lo Scopettaro
Foto credits: Facebook

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scritto da:

Irene De Rossi

Sono una giornalista nata e cresciuta a Roma, città che, da brava romana, amo incondizionatamente senza se e senza ma. Una laurea, un master e due vere grandi passioni: l'arte contemporanea e il cibo in (quasi) ogni sua forma e consistenza. Adoro andare a caccia di novità e diffido da chiunque non apprezzi il vino, il sushi e il cioccolato.

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