La pizza non si può spiegare: o si fa o si mangia. E assaporare una buona pizza, realizzata con ingredienti genuini, conditi con passione, ci riappacifica con il mondo. Un vero comfort food, che però va preparato ad arte.
Riccardo il “fuoco sacro” della pizza ce l’ha dentro e nella sua Italì, la pizzeria a Pescantina che gestisce con impegno e passione con la compagna Sara, ogni giorno si dedica a impasti reaizzati esclusivamente con farine semiintegrali biologiche e a media e lunga maturazione e con materia prima di prima qualità, che di certo non manca in Italia e nel territorio veronese in particolare. Lo studio dietro a ogni sua pizza, un’esplosione di gusto e di cromatismi, rende il suo locale unico per tipologia di proposte, con basi realizzate dopo lunghe sperimentazioni per trovare la perfetta alchimia. Si va dalle classiche alla pala, alle veraci contemporanee.


 
Mamma mia
L’impasto della pizza alla pala è realizzato con una farina di forza e una lievitazione mista – durante la lavorazione vengono utilizzati sia il lievito madre che il lievito di birra –. Il risultato è una delizia per il palato: l’esterno croccate nasconde un interno morbido. La doppia cottura è il merito di questo tipo di impasto. La pizza alla pala, presentata sempre tagliata in quattro – anche per essere condivisa con gli altri commensali – può essere guarnita  con gli ingredienti preferiti ma da provare è la Mamma mia. Creata un paio di anni fa proprio in occasione della festa della mamma, questa pizza alla pala conquista per la porchetta toscana, le olive taggiasche liguri, il basilico e la cipolla rossa caramellata, una nota dolce in contrasto che bilancia la sapidità della carne. Completano la morbidezza e il sapore vellutato, non invadente, della mozzarella di bufala campana. Tutti gli ingredienti vengono serviti in uscita, dopo che la base è stata cotta.
 


La partenopea
Un’idea tutta di Riccardo, la pizza verace contemporanea è una rivisitazione della pizza verace: come la celebre napoletana si presenta con il cornicione alto e una base sottile, ma la sua maturazione, mista con lievito di birra e madre, invece delle classiche 24 ore si protrae fino a 3-4 giorni.
La partenopea, in omaggio proprio alla città borbonica, ha una salsa di pomodoro rossa arricchita di sale, olio pepe, basilico e origano e burrata in cottura. In uscita acciughe di Cetara, cremose che si sciolgono in bocca, e pomodorini confit. Il tutto completato dal profumo delle foglie di cappero.

 
Zucchini
L’impasto della pizza verace contemporanea viene arricchito da una crema di zucchine di produzione propria e da mozzarella di bufala. Quando esce dal forno, questa delizia dal sapore delicato viene “rinforzata” con pomodorini secchi e prosciutto cotto di alta qualità tagliato sottile.
 


Tivoli
Questa invitante preparazione, con impasto della pizza verace contemporanea, in cottura viene arricchita dalla salsa di pomodoro, carciofi sottolio alla romana – tagliati in quattro e conditi con prezzemolo e pane grattugiato – e mozzarella di bufala. Un omaggio al Lazio.


Arranciami
Niente salsa di pomodoro per questa verace contemporanea in forno solo con mozzarella di bufala.
La sorpresa arriva sul piatto: in un perfetto mix agrodolce lo speck dell’Alto Adige e la rucola si sposano con l’Asiago stagionato e una deliziosa marmellata d’arance homemade aromatizzata al rosmarino.


 

  • RECENSIONE
IN QUESTO ARTICOLO
  • Italì

    Via Ponte 150, Pescantina (VR)

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